Per molti utenti, il PC è la soluzione ideale per giocare offrendo versatilità, prestazioni al top e tante opportunità per personalizzare la propria configurazione in rapporto alle proprie necessità e, soprattutto, al proprio budget. L’aspetto economico del gaming su PC è centrale. Spesso, infatti, ci si chiede quanto costa un PC da gioco andando però a tralasciare un elemento molto importante. Un PC da gioco può adattarsi al budget fissato dall’utente.
È possibile realizzare una configurazione molto economica, scendendo a qualche compromesso sulle performance, oppure aprire il portafoglio e puntare su di un PC “high-end” in grado di offrire tante soddisfazioni con tutti i giochi disponibili sul mercato. È una questione di scelte legate ad una precisa valutazione dei costi e degli obiettivi. Un PC da gioco può costare alcune centinaia di euro oppure superare, ampiamente, i 1.000 euro.
Vediamo, quindi, quanto costa un PC da gioco e tutto quello che c’è da sapere sui costi da sostenere per creare la propria configurazione in base al budget disponibile ed al livello qualitativo che si desidera raggiungere.
Quanto costa un PC da gioco: una risposta breve
Prima di analizzare nel dettaglio la questione, andiamo direttamente al punto, con una risposta breve alla domanda iniziale. Un PC da gioco di fascia alta costa più di 1.000 euro in quanto una configurazione di questo tipo non può scendere a compromessi. Il giusto quantitativo di memoria RAM e di spazio d’archiviazione SSD, un ottimo sistema di raffreddamento, una scheda madre completa, un case ed un alimentatore di fascia alta sono elementi essenziali per un PC da gaming completo.
Già questi componenti comportano una spesa complessiva di centinaia di euro. C’è poi la necessità di puntare su di un processore di fascia alta. Per giocare, naturalmente, serve una scheda video e, mai come di questi tempi, l’acquisto di tale componente comporta una spesa davvero significativa che porterà via buona parte del budget disponibile.
Un esempio di configurazione PC:
Processore: | AMD Ryzen 5 7600X o Intel Core i5-14400 |
Scheda Madre: | MSI B650 Gaming Plus WIFI |
Dissipatore: | Thermalright Assassin Spirit 120 EVO |
Scheda Video: | GeForce RTX 4060 Ti o Radeon RX 7600 XT |
RAM: | Kingston FURY Beast DDR5 16GB |
SSD: | Lexar NM710 SSD 1TB |
Alimentatore: | Itek GF650 EVO – 650W |
Case: | Antec NX260 |
Un buon PC da gaming, in grado di offrire ottime performance a 1080p, può costare molto meno di una soluzione High-End, rientrando in un budget di 1.000 euro. Con qualche compromesso (da valutare con attenzione) è possibile scendere anche al di sotto di tale soglia e poter contare ugualmente su di un PC completo e performante il giusto.
Quanto costa un PC da gioco: l’importanza del budget a disposizione
Andiamo ora ad analizzare la questione più nel dettaglio. Il primo passo per capire quanto costa un PC da gioco passa per la scelta del budget. Come già chiarito nella premessa, è evidente che è il budget che definisce il costo effettivo del PC da gaming e non viceversa.
In rapporto alla propria possibilità di spesa sarà possibile andare a definire il costo effettivo della configurazione, andando a considerare alcuni costi “fissi” ed altri, invece, strettamente variabili al livello prestazionale a cui si aspira.
Una volta fissato il budget, quindi, è possibile andare a definire le varie componenti del PC con l’obiettivo di cercare il giusto equilibro tra spesa e prestazioni, evitando i “colli di bottiglia”, ovvero quei componenti troppo sottodimensionati rispetto al resto della configurazione che rischiano di pregiudicare le performance di tutto il sistema.
Conviene un PC preassemblato o è meglio un PC custom?
Un altro passaggio fondamentale per rispondere alla domanda “quanto costa un PC?” è rappresentato dall’eterno confronto tra i PC preassemblati e i PC “custom”, ovvero i PC costruiti pezzo per pezzo direttamente dall’utente. Il confronto tra PC preassemblati e PC custom va avanti da anni con entrambe le soluzioni che possono contare su vantaggi e svantaggi.
In linea di massima, un PC custom offre maggiore flessibilità, con la possibilità per l’utente di scegliere uno ad uno i singoli componenti della propria configurazione. Quest’opportunità si traduce, generalmente, in un rapporto qualità/prezzo superiore per i PC custom rispetto ai preassemblati che spesso includono componenti di scarsa qualità.
C’è da sottolineare, però, che assemblare un PC non è semplicissimo. Per gli utenti alle prime armi, o anche solo per chi non vuole scocciature e preferisce una soluzione già pronta, la scelta di un PC preassemblato potrebbe essere più conveniente.
Bisogna poi considerare la questione delle schede video. In un periodo in cui trovare una GPU al giusto prezzo è molto difficile, può convenire puntare su di un preassemblato. Per i produttori, infatti, accedere alle schede video è molto più semplice. Per il consumatore finale, invece, trovare una scheda grafica in un periodo di scarsa disponibilità può risultare un’impresa quasi impossibile.
Assemblare un PC da gioco: il budget componente per componente
La maggior parte dei PC da gaming assemblati direttamente dagli utenti sono da considerare delle build “budget”, in quanto nascono con l’idea di dover rispettare un certo budget. L’utente ha modo di scegliere uno ad uno i componenti, in modo da creare una configurazione equilibrata ed in linea con le proprie esigenze, magari mettendo in conto futuri upgrade che andranno a migliorare le prestazioni nel corso degli anni.
Per le configurazioni di fascia alta, invece, spesso il budget è molto meno stringente e ci sono maggiori margini di manovra. In questo caso, i componenti vengono scelti principalmente in base alle specifiche ed alle prestazioni e, solo successivamente, in base al prezzo effettivo d’acquisto. Andiamo a vedere, componente per componente, quali sono i costi da tenere in considerazione per dar vita ad un PC da gaming.
Scheda madre
La base di partenza di un PC da gaming è la scheda madre. Si tratta di un componente chiave che troppo spesso viene posto in secondo piano ma che, invece, ha un ruolo centrale. Una buona scheda madre per un PC da gaming dovrebbe presentare uno slot per installare un SSD M2 ed una buona dotazione di porte per collegare tutti gli accessori necessari per il gioco oltre ad un’essenziale slot PCIe per la scheda video.
Il formato mATX garantisce, solitamente, un certo risparmio, in quanto più piccolo e con meno porte, rispetto a quello ATX. Per le configurazioni più complete potrebbe essere utile puntare su di una scheda madre con una dotazione di porte più ricca, con la possibilità ad esempio di poter contare sul supporto USB-C oppure su chip dedicati per il Wi-Fi e il Bluetooth che possono sempre tornare utili.
Una scheda madre per un PC da gaming di buon livello può costare tra gli 80 e 100 euro. Una scheda più completa, invece, può costare anche il doppio.
CPU
La CPU è un componente essenziale di un PC e va ad influenzare, in modo significativo, le performance in gioco, in particolare per alcuni titoli che richiedono un processore in grado di offrire una potenza di calcolo superiore alla media.
Una configurazione budget può orientarsi su di un processore da 150-200 euro (attenzione però, le soluzioni con CPU Quad-Core iniziano ad essere limitate per il gaming attuale, meglio puntare su soluzioni con almeno 6 core per una maggiore longevità).
Per i PC da gaming di fascia alta, invece, i prezzi salgono ed è necessario mettere in conto una spesa di almeno 300 euro (ma per le CPU top di gamma si sale ancora). Un processore di fascia bassa può diventare facilmente un collo di bottiglia per una configurazione ed è, quindi, importante scegliere il modello giusto in relazione al proprio budget.
La temperatura della CPU va tenuta sotto controllo con un apposito sistema di raffreddamento. Molti processori hanno già un cooler incluso in confezione che può rappresentare una buona soluzione per le configurazioni budget, eliminando la necessità di acquistare un altro componente.
Per il massimo delle performance, però, è necessario aggiungere un sistema di raffreddamento esterno che può essere ad aria o a liquido. Entrambe le soluzioni comportano una spesa aggiuntiva che permetterà, però, di abbassare notevolmente le temperature di esercizio del sistema.
Scheda video
Fino a qualche anno fa, il mercato delle schede video presentava una struttura analoga a quello delle CPU. Con una spesa di 200 euro si poteva acquistare una scheda video adatta ad una buona configurazione budget mentre aumentando il budget era possibile scegliere una scheda in grado di gestire, al meglio, le risoluzioni oltre al 1080P ed i giochi più prestanti.
Oggi, invece, il settore delle schede video è fortemente condizionato da fattori esterni ed i costi tendono ad essere molto più elevati rispetto al passato. Per trovare una buona scheda è necessario puntare sul mercato dell’usato oppure spulciare le offerte degli store online o ancora tentare l’acquisto diretto dal sito del produttore.
Chi punta ad una configurazione con budget contenuto, invece, potrebbe valutare la possibilità di optare per una delle recenti APU di AMD (ad esempio Ryzen 5000G) che uniscono una buona CPU ad una GPU integrata in grado di offrire buone performance per una configurazione “entry level”. In futuro, quando le cose saranno tornate alla normalità, sarà possibile effettuare un upgrade.
RAM e storage
La scelta del giusto quantitativo di memoria RAM e di spazio di archiviazione è un passaggio fondamentale per individuare la propria configurazione ideale e capire quanto costa un PC da gaming. Partiamo dalla RAM. Scegliere una soluzione con 8 GB di memoria RAM, inizia ad essere una scelta troppo conservativa.
Un kit da 16 GB di RAM costa intorno agli 80 euro ed è la scelta giusta per una configurazione equilibrata ed in grado di garantire una buona longevità. Per le configurazioni più complete, invece, il passaggio ai 32 GB di RAM è quasi necessario e non comporta una spesa eccessiva.
Passiamo allo spazio d’archiviazione. Considerando le differenze prestazionali tra le due soluzioni, diventa sempre più importante puntare su di una memoria SSD in cui installare il sistema operativo e tutte le principali applicazioni del proprio PC.
In particolare, conviene utilizzare lo slot M2 della scheda madre per installare una buona memoria SSD (con un costo di 50-100 euro per 500 GB). Per installare i giochi, oramai sempre più “pesanti”, è necessario puntare su di un disco secondario.
Anche in questo caso, la scelta giusta è rappresentata da un SSD (di tipo SATA) in grado di offrire prestazioni nettamente superiori agli hard disk meccanici. Una memoria SSD da 1 TB ha un costo inferiore ai 100 euro.
Per le configurazioni di fascia alta, dove i limiti di budget incidono di meno, è possibile aggiungere ulteriori memorie o puntare su SSD ancora più capienti. Il prezzo complessivo salirà ma sarà possibile installare buona parte della propria libreria di giochi senza troppi compromessi.
Alimentatore
L’alimentatore è un componente spesso trascurato di un PC da gioco nonostante il suo ruolo sia fondamentale. Nella scelta di un alimentatore è necessario valutare bene il livello di potenza totale di cui ha bisogno il proprio PC.
In generale, una configurazione equilibrata potrà cavarsela con un alimentatore da 500 W. Per le soluzioni di fascia alta, con scheda video top e processore con consumi elevati (magari anche con l’overclock in gioco) bisognerà salire di livello e puntare su un “wattaggio” superiore.
È importante che l’alimentatore possa contare su di una certificazione che garantisca che il suo funzionamento reale è in linea con quanto dichiarato dal produttore. Conviene fare riferimento alle soluzioni con certificazione Gold 80+ che garantiscono le ottime prestazioni dell’alimentatore.
La spesa sarà tra i 50 ed i 100 euro con questa soglia che potrebbe essere superata nel caso in cui la potenza richiesta debba essere molto elevata (800 W e oltre).
Mouse, tastiera e controller
Per giocare servono le periferiche giuste. Puntare su mouse e tastiera molto economici alla lunga può creare più svantaggi che vantaggi. Discorso simile per il controller (per chi preferisce giocare con quest’accessorio). Sul mercato ci sono soluzioni di tutti i tipi. Possono bastare poche decine di euro per mouse, tastiera e pad ma il massimo delle prestazioni è necessario mettere in conto una spesa superiore ai 100 euro.
In questo caso, non c’è un vero effetto sulle prestazioni ma i modelli scelti andranno comunque ad influenzare l’esperienza di gioco. Si tratta di una scelta molto personale (ed in parte legata al budget residuo dopo l’acquisto del PC). In ogni caso, le periferiche per giocare potranno essere facilmente rimpiazzate anche successivamente.
Monitor
La scelta del monitor va fatta tenendo in considerazione vari fattori oltre che le prestazioni del proprio PC da gioco. Scegliendo un PC pensato per giocare a 1080p, infatti, puntare su di un monitor 4K potrebbe essere una spesa inutile (a meno di non utilizzarlo per altri scopi). In linea di massima, un monitor Full HD a 144 Hz costa intorno ai 150-200 euro (con diagonale tra 24 e 27 pollici).
Per le soluzioni con refresh rate più elevato sarà necessario spendere qualcosa in più. Per le configurazioni di fascia alta, in grado di reggere il 4K senza troppi problemi, c’è solo l’imbarazzo della scelta. Il mercato dei monitor propone tantissime soluzioni di ottima qualità che attendono solo di essere acquistate.