I migliori stealth di sempre su PC

Torna il nostro appuntamento con le top 10 per genere relative ai migliori giochi su PC. Stavolta ci occupiamo degli stealth, tipologia un tempo molto in voga ma adesso decisamente meno rilevante a causa della deriva action/open world che sta investendo il settore. Al di fuori dei vecchi classici e di qualche sporadica nuova uscita, sembra non esser rimasto spazio per i puristi, per gli amanti dell’azione tattica e furtiva in prima o terza persona. La classifica di oggi dimostra proprio questo: lo stealth non va di moda. Ma dal momento che non ci interessano le mode, procediamo elencando i titoli da recuperare a tutti i costi se amate il genere.

Alien: Isolation

Alien: Isolation - Recensione 2
Praticamente il simbolo del gioco, l’Alieno che striscia nei condotti.

Strano ma riuscitissimo mix tra survival horror e stealth, Alien Isolation omaggia prima d’ogni altra cosa l’opera di Ridley Scott e le atmosfere dei film sci-fi degli anni ’70. La lunga attesa dei fan ha pagato bene, giacché Creative Assembly è riuscita a creare un gioco eccellente dal punto di vista della tensione che comunica in modo anche abbastanza eloquente pur non battendo ciglio e lasciando al giocatore il compito di districarsi attraverso i suoi lunghi corridoi irti di pericoli mortali.

Su tutti l’alieno, un predatore spietato dai sensi acutissimi il cui unico obiettivo è stanare la protagonista in un pauroso gioco del nascondino che si protrae per oltre 25 ore. Se cercate uno stealth ispirato dove l’agitazione si taglia a fette, Alien Isolation fa sicuramente al caso vostro.

Mark of the Ninja

Mark of the Ninja è uno di quei giochi indie che verrà ricordato nel corso degli anni. Esente da veri e propri difetti, il titolo di Klei Entertainment offre una sfida davvero impegnativa ai livelli di difficoltà maggiori proponendo sezioni furtive ingegnose da interpretare in svariati modi, a seconda del proprio stile.

Altro grande pregio del titolo risiede nella sua interfaccia pulitissima e nel feedback maniacalmente preciso restituito da ogni singola azione eseguibile in game. Un gran bello stealth, non c’è che dire. Non a caso lo avevamo già lodato inserendolo nella classifica dei migliori platform.

Dishonored 2

Ancora meglio del predecessore, Dishonored 2 incoraggia l’utente ad essere intraprendente e muoversi di continuo utilizzando una pletora di poteri speciali a disposizione per sgattaiolare via inosservato o provocare carneficine inaudite, naturalmente nell’ombra.

Nei panni della figlia di Corvo Attano, Emily, dovremo farci strada lungo strettoie, tetti, vicoli e ponti in un mondo a metà tra il vittoriano e il cyberpunk nel quale non mancheranno gli elementi horror e soprannaturali di grande impatto. Se avete apprezzato il primo, questo secondo capitolo non vi deluderà affatto.

Chronicles of Riddick: Escape from Butcher Bay

Anche qui, come in Alien, la licenza è stata sfruttata nel migliore dei modi. Il setting di Prison Break sprizza personalità da tutti i pori, allo stesso modo di un gameplay orchestrato sapientemente che alterna fasi brawling in prima persona a stealth duro e puro. Butcher Bay viene ormai venduto in versione rimasterizzata all’interno di Assault on Dark Athena, sequel non altrettanto brillante ma comunque di buon livello. Se avete intenzione di recuperarlo vi consigliamo l’acquisto del pacchetto completo, sceso vista l’età ad un prezzo più che abbordabile.

No One Lives Forever 2: A Spy in H.A.R.M.S Way

In pochi conoscono questa piccola perla di Monolith, sviluppatore che certo non ha bisogno di presentazioni. Si tratta di un action stealth in terza persona dai toni “bondiani” (i riferimenti a 007 sono numerosi) con l’aggiunta della comicità del miglior Austin Powers, una protagonista tutta pepe e una storia oltremodo intrigante.

A differenza del predecessore il focus sulle meccaniche stealth è più oculato e i gadget fuori di testa in dotazione al giocatore godono di un grado di peculiarità estremo. Inoltre i livelli sono abbastanza aperti e la varietà negli approcci possibili lascia soddisfatti. Per un tuffo negli anni d’oro della cinematografia spionistica in versione videoludica, No One Lives Forever 2 è assolutamente perfetto.

Invisible, Inc

Klei fa il bis ed il motivo è piuttosto semplice: Invisibile, Inc unisce in maniera spettacolare stealth e strategia a turni. Lo fa dando al giocatore tutte le informazioni e gli strumenti possibili per pianificare in anticipo le proprie mosse e quelle avversarie in un turbinio di divertimento e tensione che hanno dello scacchistico.

Molto più profondo e difficile di Mark of the Ninja, Invisible, Inc si piega potenzialmente a qualsiasi stile di gioco esistente, con le sue mille opzioni, slider e i livelli procedurali customizzabili a piacere. Prendetelo seriamente in considerazione se gli strategici sono nelle vostre corde e vi va di sperimentare.

Metal Gear Solid V: The Phantom Pain

A Hideo Kojima game. Nonostante i problemi con Konami, la magia del game director nipponico più amato in occidente è forte e visibile in The Phantom Pain. Ben lungi dall’essere il solito open world generico come piace a Ubisoft, il quinto e probabilmente ultimo vero episodio della saga storica di Metal Gear sfrutta la componente sandbox a suo vantaggio dando al giocatore spazio, tempo e mezzi in abbondanza per portare a termine missioni dal grado di complessità anche elevato e su larga scala, ponendo l’accento come mai prima d’ora sul gameplay a scapito delle non più onnipresenti cutscene.

Un titolo enorme, una kojimata strabordante di ambizione, uno stealth purissimo e dal background memorabile. Neanche a dirlo, un acquisto obbligato per gli amanti della furtività e, in generale, del game design di qualità.

Splinter Cell: Chaos Theory

La prima volta che giocammo a Chaos Theory, acquistato in bundle con la rivista Giochi per il mio computer, rimanemmo esterrefatti dalla profondità meccanica del titolo e dal notevole comparto tecnico. Passati 12 anni, l’avventura più avvincente di Sam Fisher continua a deliziare i veterani dello stealth.

All’epoca andava molto forte anche il multiplayer, componente tanto inusuale in un gioco del genere quanto ben implementata dalla vecchia Ubisoft, di cui sentiamo parecchio la mancanza. Perché? Perché Chaos Theory rispettava appieno il franchise di appartenenza e il suo creatore, lo scomparso Tom Clancy. Di stealth intricati e difficili da padroneggiare come questo se ne trovano pochi e questi ultimi si contano sulle dita di una mano.

Hitman: Blood Money

HITMAN dal vivo - Io-Interactive e Realm Pictures creano una realistica esperienza di vita in compagnia dell’Agente 47

Blood Money è ricordato dagli appassionati come il miglior capitolo della serie per diversi motivi. Innanzitutto la complessità e il realismo degli ambienti, un pezzo fondamentale nel puzzle di uno stealth game non lineare.

In secondo luogo le varianti comportamentali degli obiettivi da assassinare e degli NPC, sempre in movimento ed estremamente attenti alla minima interferenza nella loro routine da parte del giocatore. Ciò fa in modo che completare una missione, in Blood Money, richieda una pianificazione e un’esecuzione impeccabile, così da passare inosservati ed ottenere il punteggio massimo. Sebbene l’ultimo Hitman sia comunque all’altezza della reputazione di IO Interactive, Blood Money rimane tutt’ora insuperabile rispetto ai suoi punti di forza.

Thief: The Metal Age

Per alcuni le posizioni precedenti potrebbero essere discutibili ma sul primato di The Metal Age c’è poco da sindacare. Sequel dell’altrettanto meraviglioso The Dark Project, il capolavoro di IO è lo stealth meglio riuscito di sempre e si mantiene dopo quasi 20 anni saldamente in cima al podio grazie al level design magistrale, alla varietà degli obiettivi, al setting straordinario e al gameplay in pratica privo di pecche.

Finora nessuno è riuscito nell’ardua impresa di scalzare il re dal trono e probabilmente, visto l’andazzo, bisogna aspettarsi che vi rimanga ancora a lungo. Immortale, intramontabile, esemplare: Thief, il padre degli stealth, dovrebbe trovarsi nella libreria di qualsiasi giocatore, fan o meno dei giochi appartenenti a questo genere.

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1 commento su “I migliori stealth di sempre su PC”

  1. NOLF è stato da sempre il mio gioco preferito! Pensate che era in competizione con Hitman 2! Peccato che non continuò più, ma non perché il gioco non fosse all’altezza col mercato, anzi (considerate che il primo capitolo ha avuto un GOTY) ma fu a causa del passaggio di diritti del gioco da un’azienda all’altra! ancora non si è più capito chi detiene i diritti e quelli di NightDive Studio non hanno potuto fare la remastered per STEAM! Che ODIO! Supportiamo NOLF, ragazzi! Ne vale la pena, davvero!
    E soprattutto, doppiaggio italiano su tutti i titoli di Hitman su STEAM!!!!

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