AMD e Intel: Cose offre il mercato?

Nel panorama attuale dei microprocessori desktop, due aziende si dividono la torta delle vendite. Intel e AMD sono due aziende conosciutissime quando si parla processori. Negli anni entrambe si sono ritagliate una fetta del mercato proponendo ai consumatori diverse soluzioni, inondando letteralmente i negozi di CPU per ogni esigenza. Ma è realmente possibile stabilire quale tra le due aziende produca la CPU migliore? Intel vs AMD una sfida lunga decenni.

Due cenni di storia delle due aziende

Dopo che all’inizio degli anni 2000, furono messi in circolazione i primi processori multi core, AMD dopo un primo periodo di vendite buone cominciò ad accumulare un ritardo tecnologico nei confronti della rivale Intel, il quale durò fino a qualche anno fa. Tra le cause più importanti di questo ritardo vi furono un calo di vendite dei propri processori dovute alle prestazioni inferiori rispetto alla concorrenza. Il problema principale delle CPU marchiate AMD era l’eccessivo calore prodotto in fase di utilizzo che in contesti di forte carico di lavoro non permetteva di spingere entro certi limiti le prestazioni dei microprocessori. Fortunatamente dopo anni di assenza nel mercato top di gamma, anche AMD è riuscita a riconquistare un posto tra i pesi massimi della categoria grazie ai nuovi processori della serie Ryzen.
Di seguito vi illustreremo pregi e differenze delle soluzioni proposte dalle 2 aziende.

Tecnologie implementate nelle CPU Intel

intel 13 gen lineupo

Quando si analizza un processore è bene tenere a mente che esistono sia diverse serie, suddivise in base prestazioni, sia diverse tecnologie implementate nei chip.
Per quanto riguarda il segmento Intel, l’azienda presenta sul mercato essenzialmente quattro serie di processori, la serie Core i3, quella i5, i7 e la serie i9.

Allo stato attuale delle cose tutti i processori più recenti marchiati Intel presentano un numero di core compreso tra i 4 e i 24 core. Tenere a mente il numero dei core è essenziale in quanto un processore che ha più core “fisici” permette di svolgere più lavori contemporaneamente con un carico minore sulla CPU, poi dipende molto anche dalle attività che un’utente andrà a fare.

Ogni core ha poi una propria frequenza di clock. Tale frequenza è un parametro ugualmente essenziale alla quantità dei core presenti sul processore, questo perché una frequenza maggiore, permette un numero di operazioni eseguibile maggiori nello stesso intervallo di tempo, rispetto alla stessa CPU che abbia frequenze minori. Tuttavia è utile sottolineare che più salgono le frequenze, maggiore sarà il calore prodotto dal processore. Per aumentare le prestazioni di un processore oltre agli aumenti di frequenza e di core sono state brevettate altre tecnologie parallele. Il nome commerciale usato in casa Intel è Hyperthreading. Con tale nome si intende una particolare tecnologia capace di far processare al core del processore più di una istruzione alla volta. Come benefici derivanti dalla sua applicazione si hanno un incremento delle prestazioni generali, in quanto il processore elaborerà più informazioni nello stesso momento mantenendo l’efficienza ed evitando che il computer rallenti.

Infine tra le tecnologie più interessanti implementate sui chip Intel va menzionato il Turbo Boost. Tale tecnologia permette di innalzare temporaneamente la frequenza massima nominale del processore per far fronte ad un carico di lavoro più massiccio.

Anche l’ultima generazione di processori Raptor Lake di 13° generazione, Intel utilizza una configurazione ibrida costituita da core ad alte prestazioni e core pensati per massimizzare l’efficienza energetica.

Tecnologie implementate nelle CPU AMD

AMD RYZEN 7000 specifiche

Fino ad ora vi abbiamo parlato di quelle che sono le caratteristiche principali dei processori marchiati Intel. Anche AMD dalla sua parte ha una serie di caratteristiche proprietarie nate per colmare il gap tecnologico con il competitor diretto e che con la recente architettura Zen hanno raggiunto un livello ineguagliato per l’azienda e non solo.

I processori più recenti targati AMD e facente parte della famiglia Ryzen, hanno un numero di core fisici compresi tra i 4 e i 16 core. Un quantitativo di core inferiore rispetto la concorrenza ma grazie all’architettura più avanzate e frequenze/cache maggiori restano molto competitivi in tutti gli ambiti, dal gaming (in passato il tallone d’achille) al rendering.

Similmente a quanto visto con Hyperthreading di Intel, anche AMD ha sviluppato una tecnologia simile. Il nome commerciale in questo caso è SMT, acronimo che sta per Simultaneous Multi Threading. In maniera del tutto uguale all’Hyperthreading di Intel anche SMT permette alla CPU di svolgere più istruzioni contemporaneamente senza perdere prestazioni. Per quanto riguarda le frequenze anche in casa AMD è presente una tecnologia che innalza le frequenze massime per far fronte a carichi di lavoro maggiori. Il nome commerciale in questo caso è Precision Boost.

Infine menzione d’onore va alla tecnologia XFR, acronimo di Extended Frequency Range. Tale tecnologia è stata elaborata per andare incontro alle esigenze di quegli utenti chiamati overclocker. Il punto forte di XFR è quello di adattare frequenza e voltaggio della CPU adattandosi però al sistema di dissipazione montato. Questa tecnologia aumenta le frequenze sempre al massimo e senza un intervento manuale da parte dell’utente.

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Chi vince, AMD o Intel?


Tirare le conclusioni su un possibile vincitore “assoluto” è compito assai arduo. Infatti allo stato attuale del mercato non è possibile trovare un processore oggettivamente migliore e che sia tale in ogni contesto. Proprio in virtù di ciò è sempre utile fare una considerazione di massima sulle proprie esigenze e sul proprio contesto d’uso prima di effettuare l’acquisto di un nuovo processore.

AMD offre con l’ultima generazione un’architettura più evoluta con una piattaforma più duratura, insieme a frequenze di clock estremamente elevate e consumi contenuti. Intel con l’ultima generazione di processori si è presa la corona della proposta più vantaggiosa in termini di costi, infatti la piattaforma Intel costa meno anche se è destinata ad essere surclassata dalla prossima generazione.

Quindi per noi entrambe le soluzioni sono valide, non solo nelle attività di tutti i giorni ma anche in gaming e molti altri applicativi. In generale ognuna ha i suoi pregi e difetto, per noi si quagliano e non c’è un vero vincitore.

Laddove cercaste un consiglio su quale processore possa essere migliore per il vostro utilizzo vi invitiamo a leggere la nostra guida all’acquisto per sapere sapere nel dettaglio specifiche dei vari modelli!

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6 Commenti

  1. io mi trovo perfettamente col mio I5-8400

      1. Io ho un intel i5 7600k e per il gaming mi trovo benen anzi molto bene ma non riesco a fare anche streaming con i giochi di ultima generazione esempio call of duty warzone

        1. Matteo Carrara ha detto:

          normale è un CPU che ha i suoi anni, basta che poi tu riesca a giocare 🙂

    1. Matteo Carrara ha detto:

      rimarrà comunque nella storia, peccato non fosse all’altezza delle aspettative

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