Valve sotto accusa per tenere i prezzi dei giochi alti su Steam

Valve è finita sotto accusa perché pare che gli sviluppatori che pubblicano su Steam devono mantenere lo stesso prezzo su tutte le piattaforme PC su cui poi pubblicano lo stesso gioco.

La causa è stata individuata da The Hollywood Reporter e fatta dall’avvocato Vorys Sater di Ohio, ed egli cita che la clausola “Most Favored Nations” presente nel contratto di pubblicazione di Steam imponga agli sviluppatori di accettare che il prezzo dei giochi pubblicati sulla propria piattaforma abbiano lo stesso prezzo su tutte le altre piattaforme su cui vengono vendute, impedendo dunque a store come Epic Games Store, itch.io, GOG, Microsoft Store, di fare vera concorrenza.

L’avvocato continua dicendo che tale condizione crea una sorta di barriera artificiale per le nuove piattaforme. Una nuova piattaforma infatti dovrebbe poter vendere un prodotto a un prezzo inferiore per poter fare concorrenza con un colosso come Steam, ma questa clausola impedisce proprio questa evenienza.

Lo scopo della causa è proprio quella di distruggere il mercato di Steam in quanto ha una posizione dominante per poter rendere più equo il mercato PC per gli sviluppatori e per i giocatori.

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