Un edificio di tre piani a Chiang Mai, in Thailandia, è andato a fuoco il 3 dicembre per una sospetta mining farm di criptomonete. CityNews ha riportato che 72 server sono stati distrutti nell’incendio, e la polizia ha stimato che i danni ammontano a 2 milioni di Bhat (circa 52.000€). Fortunatamente non c’è nessun ferito, in quanto nell’edificio al tempo dell’incendio non c’era nessuno.
Le uniche vittime, se così si può dire, sono state le schede grafiche usate per presumibilmente minare, che sono andate completamente distrutte. Dato che i prezzi delle schede video sono aumentati a dismisura in questi ultimi mesi a causa dei problemi di reperibilità dei semiconduttori, questa strage di GPU rappresenta un vero e proprio colpo al cuore.
La ragione dietro l’incendio non è ancora noto, ma considerato che minare criptomonete è un’attività che richiede ingenti quantità di energia elettrica (tant’è che la Svezia vorrebbe che l’Europa bandisca quelle più energivore), è probabile che l’impianto elettrico dell’edificio non fosse esattamente predisposto per alimentare 72 server tutti insieme.