Star Citizen è finita nel mirino dell’autorità degli standard pubblicitari del Regno Unito (ASA) a seguito di un utente, Mazty, che ha inviato una lettera di lamentele nei riguardi della mancanza di trasparenza nei preordini delle astronavi, le quali non sono altro che ricostruzioni in computer grafica, in particolare nei riguardi della Gatac Railen messa in vendita senza tuttavia avvertire gli utenti che la nave al momento non esiste, e potrebbe non esistere mai. E questo senza nemmeno scrivere quale sarà il prezzo.
Dopo alcune settimane di indagini, l’ASA ha dato ragione all’utente. Le autorità hanno determinato che i preordini che Cloud Imperium sta facendo stanno violando l’Advertising Code of Practice, in quanto non informano adeguatamente l’utente che le navi che si preordinano non esistono nel gioco al momento della vendita, pertanto devono scrivere chiaramente che gli utenti non stanno acquistando una astronave che possono usare immediatamente all’interno del gioco.
Cloud Imperium ha prontamente aggiunto un piccolo (letteralmente) disclaimer in fondo alle email dei preordini per avvisare che le astronavi, come la Crusader Ares, A2 Hercules, Genesis Starliner, sono in sviluppo e che non sono pronte per essere visualizzate nell’hangar o per essere usate per volare all’interno di Star Citizen, ma che verranno aggiunte successivamente tramite patch.
Mazty non è comunque soddisfatto del risultato, in quanto come è formulato il disclaimer pensa che non sia sufficientemente chiaro, in quanto viene specificato che “l’astronave sarà giocabile in futuro”, ma questo potrebbe essere non vero poiché il suo sviluppo potrebbe venire cancellato.
