Probabilmente avrete già sentito parlare del VAC, il Valve Anti-Cheating, altro non è che la versione di Steam di Punkbuster, il celebre programma per stanare i giocatori che sfruttano cheat per ottenere vantaggi.
Orbene, Valve ha annunciato di aver introdotto un importante upgrade per il VAC basato sul Deep Learning, denominato VACnet, e costituito da un sistema comprendente più di 1700 CPU, e di averlo messo in funzione per raccogliere dati sul comportamento dei cheater nel celebre gioco Counter-Strike: Global Offensive.
Il sistema consiste nel sfruttare una IA per analizzare e studiare nel dettaglio il replay dei giocatori beccati a usare cheat (wallhack, aimbot, ecc.), studiare i loro metodi di input, trovare dei pattern, e quindi sfruttare queste conoscenze acquisite per stabilire velocemente se un giocatore sta usando cheat o no a seguito di una segnalazione. Tuttavia, la decisione di bannare o sospendere l’utente spetterà sempre e solo ai moderatori umani.
Il sistema dovrebbe inoltre essere in grado di riconoscere agilmente nuovi e creativi cheat.
Basterà questo in futuro per far desistere ai giocatori disonesti di usare trucchi? Noi diciamo di no, in quanto servirebbero punizioni molto più esemplari che un semplice ban [tipo mandargli un terminator a casa loro?], ma come si suol dire, chi vivrà, vedrà!