Il futuro del gaming su PC: cosa ci aspetta?

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Il gaming sta vivendo un periodo di profonde trasformazioni. L’avanzamento tecnologico, l’ampia disponibilità di device con cui giocare, la volontà da parte delle software house videoludiche di soddisfare le aspettative di tutte le fasce di giocatori, oggi molto più numerose del passato, stanno portando a un’evoluzione rapida di tutto il settore.

In questo contesto di continua evoluzione, il PC gaming continua a dire la sua, anche se sul suo futuro le opinioni sono contrastanti, vista l’enorme disponibilità finora inedita di titoli, dispositivi e modalità di gioco.

Se fino a pochi anni fa il PC, insieme alle console, era il dispositivo principale per il gaming, oggi “soffre” la concorrenza di smartphone e tablet, dove è possibile giocare a una notevole varietà di giochi, dagli MMRPG alle simulazioni sportive, passando dai casino online proposti da siti come PokerStars Casino, piattaforme tecnicamente sempre più sofisticate – presto troveranno spazio la Realtà Virtuale e la tecnologia aptica –  in cui trovare tutti i giochi da casinò (roulette, blackjack, slot machine) e vivere un’esperienza simile a quella reale. 

Tuttavia, il PC gaming non intende cedere così facilmente a quella che abbiamo chiamato concorrenza. In effetti, a ben vedere, il PC è il dispositivo per il gaming che più di tutti ha saputo resistere al passaggio del tempo, accompagnando diverse generazioni nel mondo del gaming. Non è crollato con l’affermarsi delle console casalinghe, tra gli anni ‘80 e ‘90, né ha ceduto alle next gen e tantomeno all’avvento degli smartphone e dei tablet, trovando sempre uno spazio nel variegato universo dei videogiochi.

Fino a pochi decenni fa, se ci pensiamo, a parte alcuni titoli in comune, c’era chi sceglieva le console per giocare a determinati titoli e c’era chi preferiva utilizzare il PC per altri, non disponibili, oppure non perfettamente fruibili su console. Per esempio, chi amava le avventure grafiche come Monkey Island o Sam & Max Hit the Road optava per il PC, mentre chi sceglieva una console Nintendo o Sega lo faceva per giocare a titoli in esclusiva.

Ora le cose sono un po’ differenti: molti giochi sono disponibili per i più diversi device, dalle console next gen a “ibridi” come la Nintendo Switch fino agli smartphone e ai PC. In questo contesto, i duri e puri del PC continuano a preferire l’esperienza di gioco che può darti un computer iper-performante, con schede audio e video di ultimissima generazione.

Quello che potremmo definire cross-gaming, ossia il poter giocare con lo stesso titolo da diverse piattaforme (e con un unico account), ha intaccato solo in minima parte il PC-gaming, che secondo alcune analisi potrebbe vivere la sua epoca d’oro.

Se ci riflettiamo, potrebbe non essere una visione così sbagliata: se è vero che i costi dell’hardware sono elevati, il risparmio che deriva dai costi minori di software e giochi potrebbe compensarli. Inoltre, il cloud gaming, uno dei tanti futuri possibili del “videogiocare”, permetterà a chi avrà un’ottima connessione Internet di giocare anche senza hardware di ultimissima generazione. 

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A questo aggiungiamo servizi come Steam Deck e cataloghi sempre più ampi e variegati, complice anche l’integrazione dei sistemi Windows con l’ecosistema Xbox, fattori che compensano gli alti costi dell’hardware – potenzialmente maggiori rispetto anche a quelli di una console next gen – e la necessità di acquisire le competenze per assemblare un PC da gaming.

Dunque, non è chiaro se stiamo vivendo l’epoca d’oro del PC gaming, se questo è l’apice oppure il futuro riserverà momenti ancora più rosei.

Sicuramente, come ha sottolineato il communication manager di Intel Agostino Melillo al Milan Games Week, il futuro prossimo passa da alcuni fattori indispensabili: la “democratizzazione” dei PC, ossia l’abbattimento dei costi di hardware e software, fondamentale soprattutto in un momento di crisi (vedi il calo di vendita delle GPU registrato ultimamente); l’implementazione di nuove tecnologie come la Realtà Virtuale, che contribuirà a rendere ancora più immersivi e realistici i giochi; lo sviluppo del Metaverso, che modificherà le modalità di interazione tra le persone; il cloud gaming, che nei prossimi anni vedrà la sua affermazione definitiva, coinvolgendo una platea di videogiocatori sempre più estesa.

Il futuro del PC gaming, in conclusione, potrebbe assumere varie forme, integrarsi con ecosistemi videoludici complessi e beneficiare dell’evoluzione tecnologica, da cloud computing al metaverso. Quel che è certo è che il PC gaming è molto lontano dal tramontare: al contrario, se saprà adattarsi ai cambiamenti in corso, potrà ancora avere un ruolo di primo piano nel variegato mondo del gaming. 

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