Passiamo un terzo della nostra vita dormendo, e in questa fase sogniamo, a volte non ricordiamo quello che abbiamo sognato ma nei casi in cui riusciamo a ricordarli ci lasciano un impronta indelebile. Un sogno si suddivide in tre categorie: sogno classico, bizzarro e incubo, NaissanceE si trova in equilibrio tra quest’ultimi, esaminiamolo più da vicino.
Struttura di gioco
NaissanceE segue il filone dei “non – giochi”, ovvero quei titoli atipici che si distaccano dai generi classici dei videogiochi, il primo esempio ricorrente può essere Dear Esther o The Path, giochi dal gameplay semplice che punta all’esplorazione, con comandi ridotti ai minimi termini se non quello di camminare o correre e fare delle azioni minime nello scenario, a volte hanno una trama assente o criptica, possiamo definirli il più delle volte viaggi del subconscio o esperienze oniriche, come la strada verso “Damasco” su Dear Esther. Ma cosa rende NaissanceE veramente unico? Diciamo che riesce a emergere dal pantano di indie che ci vengono propinati ogni giorno, offrendoci un alternativa ai titoli commerciali senza rinunciare a un gameplay un po più “spinto”.
Respiro pesante
Una cosa che ho apprezzato in alcuni giochi è l’introduzione dell’elemento stanchezza quando il personaggio corre, magari con un apposita barra che indica quando stai per raggiungere il limite massimo, e va benissimo quando il tuo personaggio ha corso per 30 metri, ma se invece di 30 fossero solo 3? Esatto, su NaissanceE dopo aver corso per 3 metri la protagonista incomincerà a dare segno di cedimento incominciando ad ansimare in modo equivoco ricordandoci i bei momenti passati in compagnia del bellissimo doppiaggio in italiano dell’ultimo Tomb Raider. E la cosa ancora più divertente è che per evitare di perdere lo sprint bisognerà tenere il ritmo cliccando col tasto sinistro del mouse quando apparirà un cerchietto al centro dello schermo, se saltiamo l’azione, la protagonista incomincerà a vedere tutto sfocato e dopo aver saltato tre azioni saremo impossibilitati a correre per un po, l’idea non era male se avessero dato un po più di margine alla protagonista, posso capire magari a 10-15 metri ma non puoi incominciare a diventare cianotico dopo 3 metri, anche perchè in questo gioco si dovrà saltare parecchio e a volte sarà necessario prendere la rincorsa per effettuare un salto lungo. Quindi preparatevi a gestire il respiro mentre siete assorti a saltare al momento giusto, anche perchè saltare l’azione quando avete spiccato il volo vuol dire morte certa dato che rallenterà la rincorsa all’ultimo. Comunque si, questo gioco offre un gameplay un po’ più frenetico se comparato ai titoli nominati in precedenza, ha sezioni platform che ruotano intorno alla gestione della luce (il più delle volte) e enigmi legati ad essa e ci ritroveremo in più occasioni in delle situazioni abbastanza ardue, se avete vi siete fatti i calli con Portal considerate NaissanceE ancora più difficile, anche per colpa della gestione del respiro, che renderà il titolo a tratti frustrante.
Poi evitando spoiler, al capitolo “Kids Toy” è capitato uno dei bug più rari e strani che siano mai esistiti, il sottoscritto dopo 20 morti nello stesso punto ha scoperto che ciò che impediva il proseguimento del livello dipendeva dagli fps a schermo, in pratica nel gioco ci capiteranno delle enormi ventole a terra che ci spingono in alto, di solito basta andarci sopra e basta, ma in quell’occasione bisognava aspettare una corrente d’aria per darci la spinta necessaria per portarci in alto, l’aria c’era ma la spinta era insufficiente e non capivamo il perchè, e andava a finire che dopo aver acquisito un po di spinta venivamo frullati dalle pale, guardacaso nel trailer ufficiale assistiamo proprio a quella scena ma li si vedeva una bella spinta. Grazie all’aiuto della community si è scoperto che la forza fisica del vento era dettata dal quantitativo degli fps, sulla configurazione su cui è stato testato il gioco si aveva una media di fps che spaziava dai 30 fino ai 55 frame, e in quel punto della ventola se non si riuscivano a raggiungere 60 fps era letteralmente impossibile andare avanti per via di una spinta insufficiente, a volte si dice che i 60 fps non sono necessari nei giochi, anche con NaissanceE si può giocare tranquillamente a 30 fps, dopotutto non siamo parlando di un Hack and Slash o un gioco di guida ma in quell’occasione era necessario se non si voleva rimanere impantanati a vita su quel livello, per chi ha un PC poco potente quando arriverà in quel punto è consigliato che abbassi la risoluzione per raggiungere i fatidici 60 fps. Probabilmente tra tutti i bug riscontrati nei videogiochi questo è quello più discriminatorio verso la potenza hardware.
Dove devo andare?
Poche chiacchere, NaissanceE ha un design visionario, che spazia da camere claustrofobiche dalla forma geometrica irregolare a strutture enormi e altissime, il tutto racchiuso all’interno di stanze chiuse che si estendono quasi all’infinito, accompagnato da uno stile asettico e artificiale, niente colori accesi. Da allo spettatore una sensazione di oppressione e dispersione, forse quest’ultima ne da anche troppa, avevamo spiegato che questi giochi puntano all’esplorazione, nulla di male quindi fare un gioco senza indicatori ne obiettivi o mappe, ma quando lo scenario diventa un po troppo grande che succede? Da curiosità a lungo andare incomincia la noia, non si riesce a capire dove andare e stai correndo da 10 minuti cercando una via. Ecco che sale la rabbia. Non sorprendetevi se ci perderete anche una mezz’ora buona per capire dove andare, certo non capiterà ad ogni livello ma quei pochi che offrono una mappa più ampia metteranno a dura prova la vostra pazienza. Siete avvertiti.
Viaggiatore dove stai andando?
Diciamocelo, a parte rare occasioni gli indie con trame razionali sono veramente pochi e NaissanceE non fa eccezione, la trama in questo gioco non viene spiegata a parole ma è solo un enorme opera d’arte che si mostra in azione, non c’è una meta, quello che facciamo nel gioco è un viaggio ma rispetto ad altri viaggi questo lascia qualcosa di più a livello di soddisfazione, l’esperienza passata in queste 7-8 ore di gioco è stata appagante dopotutto, te ne esci soddisfatto, forse per via di un tasso di sfida più elevato ma anche per gli eventi che si sono manifestati nel corso dell’avventura, è un gioco che rimane impresso, proprio come un sogno bizzarro, o un incubo.
Sento tutto
Il comparto sonoro è un tocco di classe, le musiche sono veramente disturbanti, sembra che da un momento all’altro debba saltar fuori un mutante con una motosega in mano, probabilmente la gestione dell’audio è una delle migliori che si può trovare su un indie, è d’obbligo giocarselo con le cuffie per godere appieno dei vari suoni ambientali che si propagano lungo le pareti, intorno a noi, è un sonoro che ti avvolge e fa raggelare il sangue allo stesso tempo. Impeccabile e funzionale da qualsiasi punto di vista lo si guardi, perfettamente in sintonia con l’atmosfera che si respira.
Tocco d’artista
Dal punto di vista artistico NaissanceE non fa una piega ma se dovessimo stare a contare i poligoni allora è un altro paio di maniche, per via dello stile adottato non si fa tanto caso alla pochezza a livello texture quindi l’occhio non rimarrà nemmeno insoddisfatto dinnanzi a questa pecca, da un lato possiamo anche ringraziare dato che l’UE3, il motore su cui si poggia il gioco, non è particolarmente leggero quando ci si ritrova in delle mappe gigantesche, soprattutto con configurazioni un po più vecchiotte, per il resto il gioco garantisce in linea generale ottime prestazioni.
In conclusione
NaissanceE è uno di quei titoli che si amano o si odiano, ci ritroveremo in delle situazioni fuori di testa, in cui il tempo e lo spazio saranno un concetto astratto (letteralmente), mettendoci dinnanzi a dei quesiti che scoprirete a vostre spese e vi faranno dannare per trovargli una logica, abbiamo un gameplay votato al platform e esplorazione ma che offre un esperienza fuori dal comune in tutto tondo o come dicono in molti “mind blowing”, certo non è esente da difetti ma al prezzo a cui viene proposto gli si può dare una possibilità.
Pro
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Atmosfera e design d’eccezione
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Musiche d’impatto
Contro
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A tratti frustrante
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Decisamente non per tutti
Commento Finale
Difficilmente si può trovare di meglio allo stato attuale se si è alla ricerca di un gameplay più marcato in un contesto astratto.