Google potrebbe avere intenzione di dare in licenza Stadia

google stadia licenze
google stadia licenze

Stando a Business Insider, Stadia è un fallimento, e per recuperare parte dei costi Google starebbe cercando di licenziare la propria tecnologia e l’infrastruttura a chi lo desiderasse. Non è esattamente il tipo di messaggio che ci si aspetterebbe da un’azienda che mesi prima aveva dichiarato che Stadia era in piena salute (nonostante avesse appena chiuso la propria divisione gaming).

Questa strategia sarebbe conosciuta internamente come “Google Stream”, il quale era uno dei nomi dati al prototipo di Stadia. Uno dei potenziali clienti potrebbe includere Bungie, la quale, lo ricordiamo, è passata da poco sotto il tetto di Sony, e potrebbe usarlo per far giocare i videogiocatori i propri prodotti.

Un altro cliente citato da Business Insider è Capcom, la quale potrebbe usarla per promuovere delle demo. Ma a questa lista potrebbe aggiungersi anche Peloton, azienda che si occupa di prodotti per il fitness, il quale starebbe sviluppando un gioco dal nome “Lanebreak“.

Stando a dei dipendenti, sia ex che attuali, solo il 20% del focus è rivolto alla piattaforma per i consumatori, il resto è rivolto a Google Stream. I titoli in esclusiva poi sarebbero diventati “fuori questione”. D’altronde, Stadia ha mancato il suo obiettivo di un milione di utenti per la fine del 2020 del 25% a causa di retention dei propri utenti. In poche parole non riusciva a far sì che tornassero.

D’altro canto, Google non ha commentato questa voce di corridoio, in quanto non fanno parte delle politiche dell’azienda. Come ha detto Patrick Seybold, portavoce di Google, l’azienda ha intenzione di portare più di cento titoli nel 2022 a disposizione dei clienti, come a voler rassicurare i giocatori.

google stadia licenze1

Mentre sei qui, considera di supportare PC-Gaming.it.Senza il vostro continuo sostegno, semplicemente non potremmo continuare! Puoi trovare ancora più modi per sostenerci in questa pagina dedicata. Grazie!

Potrebbero Interessarti

Lascia un commento