Abbiamo intervistato il direttore creativo di The Forest, ecco come è andata l’intervista.
Salve, sono Ben Falcone, il direttore creativo di The Forest, sarò ben felice di rispondere alle vostre domande come meglio posso:
-The Forest sarà lineare?
No, il gioco sarà completamente open-world. Ci concentriamo ad offrire al giocatore la più totale libertà, permettendogli di sopravvivere in questo ambiente horror in qualsiasi modo.
-Il crafting sarà simile a Minecraft?
No, abbiamo un sistema differente di crafting. Entreremo nei dettagli quando saremo prossimi al rilascio sul mercato.
-Chi è il personaggio principale? Se c’e ne uno.
Interpreteremo l’unico sopravvissuto ad uno schianto aereo, e cercheremo di scoprire cos’è successo agli altri passeggeri che erano a bordo e allo stesso tempo dovremo cercare di sopravvivere in questo ambiente misterioso.
-Quanto sarà grande il mondo di gioco?
Non abbiamo ancora annunciato le esatte dimensioni. Puntiamo a un mondo che sia grande abbastanza per potercisi perdere, e costantemente interessante con un sacco di cose da trovare/esplorare.
-Ci sarà un sistema di orientamento? Se si, come funzionerà?
Abbiamo piazzato alcuni sistemi per aiutare il giocatore a muoversi e orientarsi autonomamente nel mondo di gioco. Ma cerchiamo di mantenere tutto questo al minimo, come parte dell’esperienza che punta ad offrire una sensazione di essere totalmente persi e soli in un ambiente estraneo.
-Quale engine state usando? E perché?
Stiamo usando l’Unity 4. L’Unity si è davvero evoluto come motore nell’ultimo anno grazie all’introduzione delle DirectX11 che offre features capaci di garantire una qualità visiva impressionante.
-Come si differenzia The Forest rispetto ai soliti survival horror?
Ci concentriamo maggiormente sugli elementi di sopravvivenza reali, mischiati ad una nuova essenza dell’orrore che è diversa da qualsiasi cosa sia stata mai giocata prima dall’utenza.
-Supporterete PhysX?
Si.
-Ci sarà distruttibilità nel gioco?
Ogni albero e pianta nell’ambiente di gioco si potrà abbattere, nelle caverne le stalagmiti e stalattiti potranno essere distrutte. Stiamo cercando di rendere il mondo di gioco il più interattivo possibile.
-L’intelligenza artificiale sarà competitiva?
Ci concentriamo un sacco nel creare un IA che non sia solo competitiva, ma anche realistica. L’IA può balzare da un albero all’altro per cacciarci e cercherà di soccorrere i compagni caduti. Possono mostrare reazioni emotive legate agli eventi circostanti, e le loro azioni cambieranno a seconda di come il giocatore interagirà con essi.
-Quali sono le feature tecnologiche principali di The Forest? Qual’è la caratteristica grafica/tecnologica di cui siete veramente orgogliosi?
Ne abbiamo diverse, il mare usufruisce dell’illuminazione BRDF così come il subsurface scattering. La pelle delle “creature” si basa sull’SSSSS e ci sentiamo di dire che probabilmente sia la pelle più realistica che abbiate mai visto in un videogioco. L’illuminazione globale è unita con un sistema di dispersione della luce volumetrica (God Rays attraverso le nubi e attraverso le foglie), che rende veramente l’idea di percepire un mondo vivo.
-Cosa ne pensate di Mantle?
Non abbiamo ancora avuto l’occasione di dare un occhiata a Mantle, ma siamo veramente entusiasti di ogni nuova tecnologia su PC.
-Grazie mille per l’intervista, avete qualche ultima parola da condividere con i nostri fan?
Grazie per le domande! Il nostro gioco si ispira pesantemente ai film horror Italiani dagli anni ’70 a quelli ’80 di Lucio Fulci e film riguardanti il tema del cannibalismo. Speriamo davvero di soddisfare i fan italiani dei giochi horror, dato che noi riteniamo The Forest il primo gioco che toccherà questi argomenti.