Jason Schreier, il noto giornalista videoludico che lavora per Bloomberg, ha fatto una grossa intervista a 20 sviluppatori di CD Projekt riguardo a Cyberpunk 2077, scoprendo svariati retroscena sul suo sviluppo, tutti riportati in un lungo e corposo articolo.
Ad esempio, difficile non ricordarsi della demo dell’E3 2018 di Cyberpunk 2077 che ha stupito e ammaliato tutti, mostrando cosa il gioco sarebbe stato in grado di fare. Tuttavia, sembra che quella demo fosse finta, un grosso spezzone di gioco modificato pesantemente solamente per essere mostrato alla più grande fiera videoludica del mondo e niente più, col risultato che parecchie meccaniche mostrate durante la demo non hanno visto la luce del sole. Se tutto questo vi ricorda la situazione Anthem, non siete i soli. E, tra parentesi, anche quella volta fu Schreier ad aver scritto quell’articolo.
Non solo, ma pare che molti sviluppatori fossero a conoscenza dello stato in cui versava il gioco, tant’è che molti di loro furono sorpresi quando venne mostrata per la prima volta l’ipotetica data d’uscita del gioco, aprile 2020, una scadenza che gli sviluppatori sapevano che non sarebbero stati in grado assolutamente di rispettare, e infatti il gioco venne rinviato numerose volte prima del rilascio. Cionondimeno, alcuni degli sviluppatori pensavano addirittura che il gioco sarebbe uscito nel 2022. Il fatto che sia uscito due anni prima di ciò che chi lavorava dietro al gioco pensasse la dice lunga.
Quando a ottobre venne annunciato agli sviluppatori che il gioco è andato in gold, sono rimasti alquanto sorpresi, in quanto c’erano ancora pezzi di dialogo non ancora inseriti, c’erano ancora numerosi bug non ancora scoperti e altri non ancora sistemati, e gli sviluppatori hanno avuto tre settimane per sistemare tutto il più in fretta possibile (anche se dopo il gioco è stato rinviato ulteriormente).
Ricordiamo che CD Projekt ha pubblicato un video di scuse e ha mostrato in esso una roadmap riguardo ai futuri aggiornamenti di Cyberpunk 2077.