Andiamo a vedere il modello ROG STRIX della Radeon RX 460, la più piccola della famiglia Polaris.

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La RX 460 è basata sulla GPU Polaris 11 “Baffin” prodotta con il processo produttivo a 14nm FinFET. Il chip è caratterizzato da 896 Stream Processor, 56 TMU, 16 ROP ed è disponibile nelle varanti da 2 GB4 GB GDDR5.

L’architettura Graphics Core Next 4.0 è la fondamenta di ogni scheda video Polaris, ed è caratterizzata da un motore geometrico migliorato, di cache potenziata e shader asincroni nativi che assicurano la completa compatibilità e le massime prestazioni con le ultime librerie API DirectX 12 e Vulkan.

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In questo versione il dissipatore DirectCU III ha due ventole e una costruzione in plastica per mantenere i costi bassi, esteticamente è completamente nero ma sono inclusi nel bundle due adesivi colorati oltre alla presenza del logo ROG con illuminazione RGBSono presenti due heatpipe a diretto contatto con la GPU oltre a un piccolo dissipatore per le VRM e il tutto viene raffreddato dalle due ventole con tecnologia 0dB.

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Il modello STRIX ha un frequenza core di 1256 MHz e i 4GB di memoria GDDR5 a 1750 MHz. Il TDP di 75W non richiederebbe nessuna alimentazione aggiuntiva, ma ASUS ha deciso comunque di fornire un connettore aggiuntivo a 6-pin.

Le uscite video sono una HDMI 2.0b, una DisplayPort 1.4 e una DVI dual link. La DisplayPort 1.4 supporta le più recenti e future risoluzioni tra cui: 1080p @240Hz, 1440p @240Hz, 4K @120Hz o perfino 1440p @190Hz “ultrawide”. Viene inoltre supportato l’HDR e codifica/decodifica hardware per la registrazione 4K utilizzando il codec H.265.

[nextpage title=”Analisi Tecnica”]

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Rispetto a Polaris 11, il chip è praticamente dimezzato, gli 896 stream processor lavorano inseme a 56 TMU (texture mapping) e 16 ROP, che si occupano di blending ed operazioni legate al MSAA.

La RX460 è formata da 14 CU (compute engine), la cache l2 è ridotta ad 1mb, quattro partizioni da 256kb.

Non mancano infine tutte le caratteristiche di Polaris, gli ACE e i due stadi HWS, capaci di organizzare il programma da calcolare limitando l’overhead.

Il bus è composto da due canali da 64 bit, per un totale di 128bit. 2 Render back-end alla base di Polaris 11 contro i quattro di P10, ed il bus arriva ad una banda di ben 112 gb/s.

AMD indica per la GPU della RX 460 una frequenza di 1090 MHz, con un boost fino a 1200 MHz.

Memory Compression

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Notevoli le migliorie anche sul fronte memoria. Il 40% sbandierato sia da AMD che Nvidia, non produceva i risultati sperati, tanto che spesso si arrivava a soglie del 17-20-25% massimi. Ora sia Polaris che Pascal sono in grado di decomprimere qualsiasi formato, ed in qualsiasi valore, in scala 8:1 / 4:1 / 2:1. Il valore di 2:1 non veniva compresso, saturando porzioni di banda sequenziali, ora con la nuova modalità si riesce a decomprimere qualsiasi formato, raggiungendo il vero valore teorico impostato sia da Nvidia che da AMD.

Primitive discard

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AMD non integra polymorph engine ogni 128 shader come la rivale, si serve sempre dei raster, da cui elabora solo un triangolo su ogni raster, ma la vera difficoltà è data dall’espulsione dei micro triangoli, fattore che spesso nei giochi come The Witcher, basati su un massiccio uso di tassellazione, o sui bench sintetici heaven benchmark (backface culling), facevano crollare la scheda perchè la pipeline grafica si ingolfava di dati, non eliminando a dovere la geometria già calcolata.

Il PDA, compatibile solo con le GPU Polaris o Vega di prossima generazione, fa in modo che la geometria venga espulsa subito, dopo tutte le operazioni sui vertici senza andare ad intasare i buffer. Siamo certi che questo sarà un bel guadagno nei giochi Gameworks Nvidia.

[nextpage title=”Piattaforma e Metodologia di Test”]

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Il sistema da test utilizza una versione pulita di Windows 10 appena installata su SSD. Windows, videogiochi e i programmi da benchmark sono aggiornati all’ultima versione.

Dove possibile i benchmark sono svolti almeno due volte.
Tutti i risultati sono registrati con Fraps e I consumi del sistema vengono misurati tramite Wattmetro, OC e temperature gestiti da Radeon WattMan.

Piattaforma

Intel i7 5820K 4.3GHz
Fatal1ty x99 Professional
HyperX Predator 4x4GB DDR4 2400MHz
SSD 850 EVO 500GB
Antec HCP-850w Platinum

Driver:
Radeon Software Crimson 16.9.2
GeForce 372.90

[nextpage title=”3Dmark, Heaven, Valley”]

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[nextpage title=”Crysis 3″]

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[nextpage title=”Deus Ex: Mankind Divided”]

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[nextpage title=”Metro: Last Light”]

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[nextpage title=”La Terra di Mezzo: L’Ombra di Mordor”]

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[nextpage title=”Ryse: Son of Rome”]

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[nextpage title=”Tom Clancy’s The Division”]

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[nextpage title=”Rise of the Tomb Raider”]

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[nextpage title=”The Witcher 3: Wild Hunt”]

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[nextpage title=”Temperature & Consumi”]

Temperature

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Il dissipatore DirectCU III mantiene temperature e rumore in linea con la rivale SAPPHIRE, mantenendo i 70°C in full load.

Consumi

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Seppur avendo un leggero overclock superiore al modello NITRO, il sistema con la RX 460 ROG Strix ha un consumo di 153w.

[nextpage title=”Conclusioni”]

La RX 460 è nel complesso un’ottima scheda video per chi vuole giocare principalmente agli eSports (MOBA o FPS competitivi) o che si accontenta di giocare agli ultimi giochi AAA in commercio, con qualche compromesso di dettagli e risoluzione come succede anche alle attuali console. Con l’ausilio delle DirectX 12 le prestazioni sono superiori alla GTX 950, questo è dovuto all’architettura evoluta GCN di Polaris che assicura la completa compatibilità con le future e ormai presenti librerie grafiche.

La soluzione ASUS ha un overclock di fabbrica con una frequenza clock superiore del 5% rispetto al modello reference e un dissipatore che mantiene temperature accettabili e silenziosità. Per quanto riguarda il design, ASUS riprende alcune linee delle soluzioni TOP che donano un look moderno e aggressivo. Anche per questa soluzione economica è presente un led RGB personalizzabile e un connettore a 4-pin per gestire una ventola.

La RX 460 è una scheda entry level che da la possibilità anche a chi ha un budget limitato di giocare con alcuni compromessi agli ultimi videogiochi. Il modello con 4GB GDDR5 assicura una quantità elevata di VRAM ma senza migliorie rispetto al modello da 2GB, quindi è consigliabile risparmiare quei 30-40€ e puntare su quest’ultimo.

Ma se comunque volete per sicurezza una versione da 4GB, questa ASUS ROG Strix RX 460 ad un prezzo di solamente 10$ superiore al modello reference è una valida scelta, che offre un buon dissipatore e un overclock di fabbrica.

Ora bisognerà solamente vedere come si difenderà con l’imminente GTX 1050.

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