Purtroppo, la scarsità di chip e componenti elettroniche che sta colpendo un po’ tutti i settori high tech, un po’ a causa dei minatori di criptomonete che stanno comprando tutta la potenza computazionale possibile, un po’ a causa della pandemia che ha messo in ginocchio il settore delle spedizioni, un po’ perché molte industrie hanno bisogno di sempre più chip e componenti per creare i propri prodotti, e Acer ovviamente non è da meno.
In una intervista con The Guardian, stando al co-direttore operativo di Acer Tiffany Huang, questa scarsità durerà almeno fino ai primi mesi del 2022, e che nel frattempo l’azienda è in grado di soddisfare solamente il 50% della propria domanda quotidiana.
A causa di questo, Acer ha deciso di concentrare le proprie forze sulla produzione di device per il lavoro, l’educazione e l’apprendimento, in quanto questo settore è ben più importante dal punto di vista umano dei computer da gioco, poiché con questi dispositivi la gente può lavorare e imparare. Certo, per alcune persone il gaming è un vero e proprio lavoro (sviluppatori, streamer, youtuber, recensori, ecc.) ma questa è un’altra storia.
Ben Lee, un senior analista presso Gartner, sostiene che le parole della Huang siano sufficientemente accurate, e che dunque che la scarsità di chip duri fino ai primi mesi del 2022 sia alquanto verosimile. Inoltre, ha voluto sottolineare come i prezzi dei prodotti aumenteranno durante questo anno turbolento.