A seguito della denuncia di molestie sessuali e discriminazioni nei confronti di Activision Blizzard, il team di World of Warcraft ha annunciato che si impegneranno nel togliere qualunque contenuto ritenuto inappropriato all’interno dell’MMO, molto probabilmente oggetti e NPC associati al precedente direttore creativo Alex Afrasiabi, il cui nome nella denuncia appare come molestatore sessuale.
Il messaggio postato dal team è il primo che riguarda proprio la causa in questione da quando è diventata di dominio pubblico.
Come specificato dal team, gli ultimi giorni sono stati spesi a riflettere sul da farsi, ad ascoltare le esperienze delle donne, e a come creare un ambiente inclusivo, accogliente e sicuro sia per gli sviluppatori stessi, sia per i giocatori all’interno del server, indifferentemente dal loro genere, etnia, orientamento sessuale e background. Hanno fatto sapere che sono a conoscenza del fatto che se vogliono riconquistare la fiducia del pubblico dovranno farlo tramite le proprie azioni nelle settimane e mesi seguenti.
Al momento non si conoscono con precisione quali elementi verranno eliminati, ma come detto poco sopra potrebbero essere gli NPC collegati a Afrasiabi, più probabilmente una missione dove il giocatore deve catturare un’arpia (essere senziente metà donna e metà uccello) e torturarla per ottenere informazioni, prima di decidere se liberarla o ucciderla.
La denuncia nei riguardi di Activision Blizzard arriva dalla California Department of Fair Employment and Housing a seguito di abusi sessuali e discriminazioni nei confronti di femmine e impiegati appartenenti a minoranze. All’inizio Activision aveva pubblicamente dismesso l’accusa, definendola distorta e falsa in larga parte. Ma più di 2500 impiegati hanno firmato una lettera dove condannano la risposta ufficiale.