Che cosa fa un Dittatore? Subito penseremo a morte, distruzione e guerre.
Purtroppo la storia ci ha insegnato questo, una persona che dirige un governo e detiene il comando, ma è pur sempre vero che questo potere può essere usato favorevolmente per aiutare il popolo o bhè… per arricchire le proprie tasche, allargando il proprio conto svizzero, disinteressandosi della povertà in cui riversa la nostra nazione, tutto questo si chiama anche Tropico 5.
Sempre lo stesso gestionale?
La prospettiva iniziale, i menù e tutto quello che potremo notare ad una prima occhiata sembrerà riferirsi al classico gestionale a cui siamo sempre abituati: costruire e difendere.
Ma osservando più attentamente il gioco e affrontando per i neofiti della serie il tutorial, capiremo che in realtà Tropico è più del classico Simcity, infatti si riesce ad avvicinare seppur in maniera piuttosto leggera, cercando di semplificare molte meccaniche, anche ad altri titoli ben più complessi che riguardano in pieno anche il settore di politica ed economia come Democraty.
Ma cerchiamo di entrare passo per passo in questo magnifico titolo: infatti appena partiti saremo semplicemente una colonia britannica pronta a crescere e prosperare, mettendo mano alle nostre umili risorse, cominceremo ad addentarci nei numerosi impianti che potremo dare alla luce: ranch, miniere, case e quant’altro, considerando che alcune all’inizio non saranno disponibili e che lo diverranno ben presto grazie al passaggio all’”era successiva” o grazie alle ricerche.
Infatti tecnologie e opzioni saranno disponibili mano a mano che avanzeremo nelle ere, fintanto saremo per esempio in quelle coloniali, dovremo versare tasse alla corona britannica, ma istruendo rivoluzionari e accontentando il popolo riusciremo a fare delle elezioni che qualora vinceremo (si possono sempre truccare entro certi limiti) diventeremo i presidenti del nostro popolo e sarà veramente questo l’inizio della nostra dittatura.
Leggi, Editti e Commercio
A questo punto se scoperta potremo creare la costituzione tramite le varie leggi proposte: voto, leva militare e quant’altro saranno nelle nostre mani e solo noi potremo decidere il futuro della nostra nazione.
Molto utili saranno gli editti, annunci simili alle leggi che avranno valore immediato, come per esempio più pasti per tutti, il martedì grasso, meno tasse oppure se vogliamo più soldi potremo sempre optare per nessun pasto gratuito. Un altro aspetto fondamentale che si riverserà nell’economia del nostro paese saranno anche le tratte commerciali con cui interagiremo con altri paesi scambiando beni e merci stesse.
Piccoli dittatori crescono
Avviata la campagna ci ritroveremo nella scelta del nostro dittatore, potremo scegliere tra vari visi, capigliature e abiti, optando per un classico vestito che mette in risalto il nostro ruolo da governatore oppure abiti ben più moderni o fantasiosi come quello dell’angelo.
Una volta approdati nella nostra nazione ci ritroveremo sommersi da tasse e dazi con degli obbiettivi da risolvere per poter passare alla missione successiva.
Una campagna per nulla ben strutturata e alquanto ostica nella storia è quello che ci aspetta, effettivamente potevano optare per qualche trama più coinvolgente, anche se però rimane comunque un’esperienza da provare.
Interessante la parte online, che non risulta essere troppo “opprimente” come quella vista su Simcity, ma che riesce nel contempo ad aumentare il divertimento di un titolo che già offre decine e decine di ore a sperimentare tutte le possibili scelte di risposta dei nostri cittadini a seguito delle nostre decisioni.
Ovviamente non è un titolo esente da problemi, ho trovato infatti molto ostico il sistema di costruzioni delle strade che seguono il percorso più breve, rendendo quasi impossibile di fatto cercare di disporla come si vuole.
Solo musica latina per il nostro dittatore
Una cosa che mi ha colpito sono le musiche, capaci di indirizzarci quasi istantaneamente ad un’ambientazione tropicale dell’America del Sud.
L’allegria che si riesce a percepire nei suoni, è quasi un paradosso, di fronte alla crudeltà e alla violenza che potremo riversare sul popolo.
E la grafica?
Per quanto riguarda il lato grafico, al massimo dei dettagli Tropico 5 riesce a creare oltre agli ambienti paradisiaci e ben realizzati dei tropici stessi, una situazione piacevole attraverso una grafica che non vuole avvicinarsi alla realtà.
Sorprendente è la vita nella nazione: un buon quantitativo di persone che si muovono tra i vari edifici e le animazioni che sono ben realizzate, passo avanti rispetto ai precedenti capitoli.
Cosa cambia dal vecchio capitolo?
Un punto a cui volevamo porre un certo accento sono le differenze che abbiamo riscontrato rispetto ai precedenti capitoli: innanzitutto la Costituzione che si modifica di numero aumentando notevolmente le proposte di legge ed eliminando quindi i precedenti Tratti del Presidente, inoltre non esisteranno più i Ministeri che sono stati rimpiazzati dall’aggiunta del ben più semplice tasto ricerca per sbloccare edifici e potenziamenti aggiuntivi.
Conclusione
Quello che ci offre Tropico 5 non è un semplice gestionale ma ben di più, riesce a creare un ambiente che non si ferma al solito connubio tra soldi e costruzioni, ma si intinge anche della variante politica, commerciale e della ricerca.
Tutto questo potrebbe sembrare difficile da gestire, ma grazie ad un interfaccia grafica egregiamente realizzata ed un pratico tutorial, riusciremo in pochissimi passi a comprendere le meccaniche del gioco e ben presto risolveremo problemi che potrebbero sembrare difficilissimi attraverso la semplice emanazione di editti, leggi o un cambio di costituzione.
Certamente ha anche i suoi problemi, ma per questi a parte qualche duello all’ultimo sangue iniziale, non saranno talmente frustanti da compromettere la giocabilità del titolo.
Pro
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Rigiocabilità
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Molte leggi ed editti da emanare
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Totale libertà nella gestione del popolo
Contro
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Problemi legati ad alcune infrastrutture
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Storia non sorprendente
Commento Finale
Tropico è un gestionale a 360° riuscendo nell’intento di semplificare le meccaniche, ma senza entrare mai nel banale, è questo lo spirito rivoluzionario che ha il titolo capace di differenziarlo da tutti gli altri videogiochi.