Dopo Total War: Attila si è capito che la serie aveva bisogno di grosse innovazioni, troppe erano le somiglianze fra Rome 2 e questo capitolo, cosi tante che molti hanno visto Attila con un’espansione a prezzo pieno di Rome 2(cosa non del tutto sbagliata). Anche se con Attila i limiti della serie sono stati resi più evidenti, che ci fosse bisogno d’innovazione si sapeva già da prima del disastroso(almeno al lancio) Rome 2. A questa richiesta d’innovazione e soprattutto per attirare del nuovo pubblico alla serie, i ragazzi di Creative Assembly hanno risposto stravolgendo(in senso positivo) il brand portandolo nel fantasy, da questa idea è nata la trilogia di Warhammer che secondo molti sta riuscendo a rinnovare la serie, ma è davvero cosi?
La risposta a questa domanda è secondo noi un secco no, nei combattimenti Warhammer è riuscito realmente a portare delle innovazioni, possiamo trovare unità volanti, unità mostruose e molte altre truppe inedite per la serie, ma non è la stessa innovazione, forse in maniera minore, che hanno portato Empire o Napoleon? Oppure il DLC di Shogun 2 che portando le armi da fuoco cambiava molto i combattimenti. Ci bastano seriamente solo delle nuove unità per affermare che Warhammer abbia salvato la serie rinnovandola? Soprattutto quando andiamo a guardare l’impoverimento che ha subito la parte gestionale del gioco, che è stata semplificata per permettere anche a chi non ha dimestichezza con la serie di provare il gioco. Sia chiaro con questo non vogliamo in alcun modo affermare che Warhammer sia un pessimo gioco, anzi abbiamo trovato molti punti positivi, (che potete leggere nella nostra recensione) sinceramente non ci sentiamo di definirlo come un capitolo “rivoluzionario”.
Per rivoluzionare una serie non basta cambiare l’ambientazione, per quanto questo possa essere fatto bene, (come in Warhammer) ma ci vogliono nuove idee che nella serie storica mancano e in quella fantasy, fino ad ora, sono troppo poche e non cosi sconvolgenti. Portare la serie in un mondo fantasy può rappresentare un’ottima opportunità per attirare altre persone, oppure per variare un po’ la formula, ma non certo una cosa necessaria per non far morire i Total War. Alla serie non mancano nuove ambientazioni, perché sinceramente non crediamo che il problema sia il conquistare per la 50° volta l’Europa, perché altrimenti non si farebbero più giochi sull’epoca romana per esempio, ma sia conquistarla con la stessa intelligenza artificiale deficitaria, con le stesse pessime prestazioni, con lo stesso commercio superficiale e non gestibile, con la stessa gestione degli insediamenti largamente rivedibile, con le stesse fazioni tutte uguali se non per qualche skin dei soldati ecc……… Potremo parlare anche delle molte feature perse per strada, come la possibilità di costruire delle mure in ogni insediamento, i discorsi dei generali e molte altre feature minori che i fan di vecchia data ricorderanno sicuramente. Il vero problema è la mancanza d’idee, che si cerca di sopperire(sbagliando) portandoci in un mondo fantasy. In quest’ottica ci sentiamo in parte di giustificare le persone che si sono lamentate per l’annuncio di Warhammer 2, che si preannuncia non come un nuovo capitolo della serie, ma più come un expansion pack del suo predecessore. Per adesso le nostre speranze sono riposte nel nuovo capitolo “storico” della serie, ma non perché a noi piace di più un’ambientazione storica, ma perché sembra essere un reale nuovo capitolo della serie, con grossi investimenti alle spalle (si parla di un nuovo engine) e quindi si spera anche con nuove idee.
Come si può capire leggendo l’articolo per noi la risposta alla domanda che ci siamo fatti nel titolo è un no, ma non perché odiamo particolarmente il fantasy, ma perché crediamo che serva altro per innovare una serie ferma da troppo tempo. Il fantasy può essere un ottimo spin-off per la serie, ma non si può credere che alcun grifoni possono risolvere la stagnazione dei Total War, che può essere risolta alla radice solo con nuove idee.