Il game manager di Daybreak, Anthony Castoro, ha rilasciato una intervista a IGN circa il successo di PUBG (PlayerUnknown’s Battlegrounds) e di come pensi che possa influenzare lo sviluppo di H1Z1: King of the Hill.
Per Castoro, PUBG non esisterebbe se non ci fosse stato H1Z1, ma non è preoccupato circa il suo successo, in quanto egli vede il suo successo come un’opportunità per allargare il già grande audience di H1Z1: KotH.
Quanto al successo di PUBG, Castoro afferma che si tratta solo di una “opportunità da fast follower”, ovvero chi prende idee altrui e le implementa nel proprio prodotto il più in fretta possibile per cavalcare l’onda del successo, e reclama la propria paternità al genere affermando che H1Z1 è il primo gioco commerciale di questo genere che ha funzionato.
Castoro continua spiegando che H1Z1 stava andando comunque bene sin da quando è partito come Accesso Anticipato come survival di zombie, salvo poi sdoppiarsi nel bel mezzo del cammino e aggiungere una componente Battle Royal che ha avuto un incredibile successo e ha attratto un maggior numero di utenti. Brendan “PlayerUnknown” Greene, creatore della mod per Arma Battle Royal, nonché direttore creativo di PUBG, era stato inizialmente assunto da Daybreak per portare la sua mod in H1Z1,e chiamarla King of the Hill.
Quanto a Brendan, Castoro dice che è stato grazie all’esperienza ottenuta lavorando a Daybreak che ha potuto quindi lavorare su PUBG, in quanto prima di allora non aveva mai lavorato a un progetto commerciale, ed è per questo che dice che senza H1Z1, PUBG non esisterebbe.
Castoro conclude l’intervista spiegando che non è affatto preoccupato del successo di PUBG, in quanto la vede come una opportunità per differenziarsi e capire che cosa li rende speciali.
