Negli ultimi mesi Epic Games ha comprato diversi titoli affinché venissero venduti in esclusiva sul suo neonato Epic Games Store. Solo recentemente ha annunciato che persino le esclusive PlayStation prodotte da Quantic Dream approderanno inizialmente sul loro store.
Ma Steve Allison, il capo dietro l’Epic Games Store, ha annunciato alla GDC 2019 che questa mossa di accaparrarsi titoli per strapparli via da Steam o altri store non durerà per sempre.
Allison ha spiegato che l’idea di accaparrarsi le esclusive è nata perché sanno che altrimenti è alquanto difficile attirare persone e altri potenziali clienti da Steam o altri store al loro, ma che arrivati a un certo punto elargire soldi per ottenere l’esclusività di un gran numero di titoli sarà alquanto ridondante, perché avranno già guadagnato la fedeltà di un numero sufficientemente sostanzioso di utenti. Rimane comunque aperta la possibilità che si prenderanno l’esclusività di un ristretto numero di titoli all’anno e niente di più, rispetto a ciò che stanno facendo attualmente.
Allison ha proseguito affermando che un altro motivo per cui vogliono accaparrarsi le esclusive in questo momento è effettivamente per aiutare gli sviluppatori a crescere, tenendoli lontani dal vecchio modello 70/30 (70% agli sviluppatori, 30% alla piattaforma) e vendere quante più copie possibili sul loro store per il loro modello 88/12, cosa che permetterà di ricevere maggiori introiti e di aumentare la probabilità di crescere maggiormente.
Sergey Galyonkin ha inoltre aggiunto che ai tempi della nascita di Steam, il suo modello era più che giustificato, in quanto esisteva solo il retail (ad eccezione di alcuni publisher che già avevano un proprio store digitale per vendere i propri prodotti), ed esso faceva guadagnare nettamente meno del 70%. Ma oggi, con le tecnologie attuali, prendersi il 30% è troppo, ed è proprio per questo Epic è intervenuta.