LawBreakers – Recensione

Nell’ultimo paio d’anni abbiamo assistito ad un vero e proprio boom del genere degli hero shoter. Per chi non lo sapesse in questa sotto categoria del genere degli sparatutto rientrano giochi come Overwatch e Team Fortress 2, che mettono al centro dell’esperienza il combattimento tra due team composti da Eroi differenziati in base al ruolo che devono assumere in battaglia. In questo agguerrito e sempre più affollato panorama è da poco disponibile sul mercato LawBreakers, che a detta del suo creatore Cliff Blazinski, dovrebbe cambiare le carte in tavola portando al pubblico un prodotto tutto nuovo e che si diversifichi dalla  massa. Ma sarà realmente così? Non vi resta che scoprirlo attraverso la nostra recensione.

Come è facile intuire, la trama di LawBreakers è presente con l’unico scopo di giustificare le ambientazioni di gioco. L’unico accenno di trama in Lawbreakers ci introduce un mondo che a seguito di una catastrofe ha subito cambiamenti profondi che hanno alterato la gravità in zone specifiche; sullo sfondo di tale apocalisse due fazioni si danno battaglia per l’egemonia, rispettivamente abbiamo i Law che rappresentano i buoni e i Brekers che rappresentano i cattivi. Dimenticatevi dunque personaggi ben caratterizzati e dal background ben delineato perché qui è il mondo di gioco a farla da padrone.

LawBreakers in maniera non dissimile a quanto visto in altre produzioni simili e dell’ultimo periodo, propone un gameplay che prende il meglio da diversi generi di FPS. Tra le sicure fonti di ispirazioni è possibile ritrovare un forte richiamo agli arena shooter che tanto erano famosi negli anni 90. Da tale ispirazione viene mutuato un gameplay fortemente basato sulla velocità di azione e sulla precisione di queste, tanto da rendere l’intera esperienza fortemente  basata sull’abilità del singolo giocatore. Infatti tutti coloro che amano poter fare la differenza all’interno di ogni singolo match troveranno pane per i propri denti. Ovviamente ritroviamo anche l’elemento che negli ultimi tempi è stato motivo di successo di diverse produzioni, ovvero gli eroi. Anche in LawBreakers infatti ogni fazione è provvista di diversi eroi abbastanza diversificati, anche se all’atto pratico è possibile riscontrare uno sbilanciamento di questi verso la componente offensiva. In totale sono presenti 9 eroi con varie armi e caratteristiche uniche che spaziano dal classico tank, passando per il medico di supporto piuttosto che al flanker di turno. Tuttavia ogni classe è accomunata da un elemento in comune molto importante, infatti ogni eroe è provvisto di un’abilità unica preposta allo spostamento, che detta così può suonare male ma vi assicuro che per una caratteristica che descriverò a breve risulterà fondamentale.

Dalla descrizione fatta sino ad ora del gioco, LawBreakers potrebbe sembrare l’ennesimo hero shooter buttato nella mischia, ma cos’è che lo differenzia realmente dalle produzioni come Overwatch? Detto fatto, infatti dal punto di vista del gameplay la gravità, sopra descritta per quanto riguarda la storia, ha un ruolo centrale nell’intera esperienza di gioco, tanto da risultare vero e proprio elemento distintivo dell’esperienza che sa creare situazioni di gioco inaspettate e poco battute negli FPS moderni. Infatti grazie a questo espediente l’intera esperienza, in alcune aree specifiche, guadagna una verticalità nell’azione che in certi frangenti obbliga il giocatore a doversi scontrare in vere e proprie battaglie a 360 gradi. Inoltre sempre grazie alla gravità alterata in queste aree sarà possibile fluttuare o addirittura volare, tant’è che le sopracitate abilità di spostamento avranno un ruolo di primo piano poiché utilizzarle al momento giusto garantirà una via di fuga privilegiata o fornirà un utile soluzione per inseguire i nemici e garantirsi le uccisioni. Un altro elemento che ha convito di LawBreakers sono le mappe di gioco, queste infatti ricalcano alla perfezione quelle proposte nei migliori shooter arena anni 90, offrendo allo stesso tempo sia aree dall’ampio respiro che sezioni più claustrofobiche dedicate a scontri a corto raggio. Ma non finisce qui, poiché durante la fase di recensione la parte migliore del gioco è risultata quella del gunplay, solido con un ottimo feeling delle armi ma soprattutto capace di offrire grande appagamento anche se non padroneggiato con maestria, il tutto è accompagnato da un time to kill leggermente superiore alla media degli FPS competitivi che offre quindi una tempo di reazione supplementare  che limita l’effetto one shot one kill che in certi casi mina l’esperienza utente.

Come avrete ben intuito l’intenzione di LawBreakers è quella di proporre un FPS dal taglio hardcore ed incentrato fortemente sulla competitività tra giocatori, tuttavia non è oro tutto ciò che luccica; infatti dopo le prime entusiasmanti ore di gioco, questo mostra evidenti difetti non totalmente trascurabili. Ma andiamo con ordine, quello che non convince di LawBreakers è un’esperienza globale non proprio esaltante. Nonostante un gunplay molto valido, il gioco infatti offre un continuo senso di deja vu per via delle abilità dei vari eroi che restituiscono a più riprese quella sensazione di già visto quindi senza spiccare e differenziarsi dalla concorrenza. Anche per quanto riguarda le modalità di gioco LawBreakers mostra poca fantasia e coraggio non andando oltre al classico cattura la bandiera e al re della collina. Infine la mancanza più grande è la totale mancanza di una modalità competitiva, che visto anche il target di riferimento, rischia di minare seriamente la presenza online di giocatori, che già allo stato attuale non è massiccia come ci si aspetterebbe.

Dal punto di vista tecnico LawBreakers fa il suo lavoro offrendo prestazioni più che soddisfacenti, tant’è che con una GTX 970 e con il preset alto il gioco non scende mai sotto la ragguardevole soglia dei 100 fps. Anche il comparto visivo è di buona fattura con modelli dei personaggi dettagliati e mappe mia troppo scarne e avare di dettagli.

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