Giovedì Intel ha subìto un massiccio furto di dati aziendali, e su Twitter qualcuno ha postato il link per postare l’intero archivio trafugato. Al suo interno si trovano infatti ben 20GB tra guide, tool di ogni genere, codici sorgente del Consumer Electronics firmaware Development Kit (CEFDK), simulazioni del “Rocket Lake S” e altre piattaforme, un simulatore “Snow Ridge”, un riferimento a “Elkhart Lake”, SDK Bootguard, documenti vari, roadmap aziendali, schemi e progetti di diversi prodotti, materiale di marketing, e altro ancora.
Tra l’altro, pare che chiunque abbia fatto questo non abbia postato tutto il maltolto. Ha infatti promesso che nei giorni a venire rilascerà altri dati ancora. Intel prenderà comunque tutte le misure necessarie per investigare la situazione e scoprire il colpevole.
Nell’articolo originale postato su Tom’s Hardware, Intel ha commentato l’articolo, negando che le proprie misure di sicurezza siano state violate, e ad aver trafugato questi dati sia una persona (un cliente, un partner o un terzo) che possedeva già dall’inizio l’accesso a essi e abbia poi deciso di rilasciarli al pubblico.
C’è anche da dire che pare che Intel abbia dei gravi problemi di sicurezza. Qualcuno infatti ha affermato che le password per accedere ad alcuni archivi protetti era “intel123” o “Intel123”. Difficilmente archivi protetti da tali password contenessero dati importanti o vitali, ma mai dire mai…