Dopo anni di stallo nello sviluppo delle CPU finalmente qualcosa si è mosso, complice anche il notevole lavoro operato da AMD con il lancio della serie Ryzen e, Intel ovviamente non è rimasta ferma a guardare. Abbandonato il processo Tick-Tock a favore di PAO (Process, Architecture, Optimization), apre nuovi orizzonti con la serie CoffeLake ed i nuovi processori SkyLake serie X socket 2066, proponendo all’utenza delle CPU con un numero elevato di core e thread, maggiormente dediti alle workstation vero, ma con un IPC e un potenziale di overclocking mai visti finora, in grado di soddisfare anche i videogiocatori.
Oggi andremo ad analizzare il nuovo i9 7900X, con ben 10 core per un totale di 20 thread grazie all’utilizzo della tecnologia Hyper-Threading.
Con l’introduzione della serie i9 l’aumento prestazionale è pari al 15% di velocità in più, rispetto al 5-10% che si otteneva negli anni passati con il cambio di generazione.
Basato sull’architettura Skylake-X, l’I9 7900X opera ad una frequenza base di 3.3 GHz fino a 4.3 GHz in Turbo Boost (3.0) , il quale gestisce indipendentemente il carico dei core in base all’utilizzo in applicazioni che richiedono più core, andando così ad incrementare le prestazioni della CPU.
Infatti il Turbo Boost Max 3.0. è stato studiato appositamente per riuscire a contenere gli esosi consumi di CPU come il 7900X, un pregio questo che però non esula dal far notare la prima pecca ereditata proprio dall’architettura SkyLake, ovvero una diminuzione prestazionale soprattutto sui giochi, “difetto” comunque risolvibile disattivando tale controllo, in modo tale da far operare tutti i core con lo stesso moltiplicatore.
Ulteriore e, forse peggiore eredità, deriva dalle temperature raggiunte, che ahinoi non scherzano di certo…….ma niente paura, un buon sistema di dissipazione ad aria e/o preferibilmente a liquido in caso di Overclocking, verrà in nostro aiuto.
Abbiamo provato infatti dapprima un dissipatore di fascia medio/bassa con scarsi risultati nel momento in cui abbiamo effettuato diversi benchmark sia con applicazioni che giochi, riscontrando dei significativi tagli di frequenza e conseguente calo prestazionale, in seguito con sistemi di fascia alta invece, constatando il notevole miglioramento.
Ovviamente chi pensa di acquistare una CPU di questo calibro non lo fa con l’intento principale di giocarci, anche se potrebbe essere una buona soluzione in caso si voglia, insieme al piacere videoludico, streammare, grazie alla generosità dei suoi dieci core.
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Il sistema di test utilizza una versione pulita di Windows 10 appena installata su HDD WD Caviar Black 500GB.
Windows, BIOS, videogiochi e i programmi da benchmark sono aggiornati all’ultima versione. Tutti i benchmark sono svolti almeno tre volte.
Come processore utilizziamo un i9-7900X installato su scheda madre ASRock Fatal1ty X299 Professional Gaming e RAM HyperX Predator 16GB 3000Mhz CL 15 in configurazione Quad channel.
I consumi vengono misurati tramite Wattmetro.
[nextpage title=”CPU Benchmarks”]
Come possiamo notare i consumi in determinate situazioni di utilizzo quali giochi e/o applicazioni che sfruttano diversi core, non possono essere paragonati con le altre serie Intel ne con la controparte AMD, ma nell’uso standard grazie al sistema di controllo Turbo Boost 3.0 consumi e temperature sono tenuti a bada.
[nextpage title=”Gaming”]
I test sui giochi sono stati effettuati con una Zotac GTX 980TI con i seguenti settaggi:
Risoluzione: 1920×1080
Qualità grafica:Very high
Filtri attivi:
FXAA/HBAO+
16x AF
Tessellation On
[nextpage title=”Conclusioni”]
Che dire, in termini di potenza sprigionata e velocità di esecuzione crediamo che l’I9 7900X abbia ben pochi rivali soprattutto se paragonato alla precedente serie.
Una CPU con ampio margine di Overclock caratterizzata dalla possibilità di overclockare ogni singolo core, funzionalità multitasking senza compromettere la velocità del nostro PC, nuova tecnologia Intel Turbo Boost Max 3.0 che oltre a monitorare e tenere sotto controllo temperature e consumi, individua i due core più veloci aumentandone la frequenza operativa, supporto completo ad Intel Optane rendono questa CPU un ottimo strumento di lavoro ma anche un efficace compagno di giochi.
Naturalmente è doveroso oltre a vantare i suoi pregi, ricordare anche i suoi “difetti”, le temperature eccessive sono contenibili solo con un ottimo sistema di dissipazione e per i più pignoli sarebbe di buon auspicio un delid con cambio pasta termica, dato che a differenza della controparte AMD, il die non è saldato all’IHS e i consumi, che sotto carichi di lavoro estremi iniziano a farsi sentire.
Il confronto con i nuovi AMD Threadripper ci lasciano un po’ con l’amaro in bocca in termini di prestazione-prezzo.
Se consideriamo infatti che un Ryzen Threadripper 1950X offre all’utenza 16 core e 32 thread, contro 10 core e 20 thread dell’I9 7900X, il 36% in più di linee PCI Express e il 68% in più di cache, il che si traduce in maggiore produttività nel rendering, nella codifica e nella compressione, un die saldato all’IHS, tutto ciò a parità di prezzo, si evince che Intel ha ancora da lavora parecchio se vuole conquistare la fiducia degli acquirenti.
Ci auguriamo che in un futuro prossimo non molto lontano ci sia più concorrenza ed un occhio di riguardo alle tasche dei consumatori.