Durante la conferenza con gli investitori tenuta da Activision Blizzard, come ha svelato GameRant, è stata data una notizia alquanto negativa: Blizzard negli ultimi quattro anni ha visto un vistoso calo dell’utenza, che di fatto è arrivata a dimezzarsi.
Il picco che Blizzard ha visto dei propri giocatori è stato nel secondo trimestre del 2017, con una media mensile di 46 milioni, picco toccato un anno dopo il lancio di Overwatch e l’espansione di World of Warcraft Legion. Da allora l’utenza è calata ogni mese, arrivando a toccare una media di 26 milioni negli ultimi mesi.
Il calo si è stabilizzato nel corso del 2020, complice la pandemia che ha costretto molti a stare a casa, dove il numero di utenti si è stabilizzato sui 32 milioni, ma quando poi tutto è tornato alla normalità (o quasi), il declino ha ripreso.
Non ha salvato la situazione nemmeno Shadowlands, l’ultima espansione di World of Warcraft, la quale è stata per un breve periodo il gioco per PC più venduto velocemente, primato soffiato alcuni giorni dopo da Cyberpunk 2077.
La ragione per cui milioni di giocatori stanno abbandonando i titoli Blizzard come Overwatch, World of Warcraft, Hearthstone e altri non è noto al cento per cento, ma può essere che siano stanchi di attendere per aggiornamenti o espansioni che poi si rivelano essere non all’altezza, come il già citato Shadowlands, a tal punto che ha spinto diversi utenti a giocare a Final Fantasy XIV.
Se poi ci mettiamo che uno dei più famosi streamer di World of Warcraft, Asmongold, ha definito “spazzatura” o “immondizia” la community attorno al gioco, al fatto che Overwatch 2 uscirà probabilmente nel 2023, e alle recenti accuse di molestie sessuali all’interno dell’azienda, il quadro dipinto non lascia molti dubbi sul fatto che Blizzard sia nei guai e che dovrà correre ai ripari.