In un recente post sul blog, Activision ha sottolineato l’impegno nel rimuovere i cheater entro un’ora dal loro ingresso in una partita, grazie all’implementazione di un sistema chiamato “Time to Action“, che monitorerà i progressi interni relativi al raggiungimento di questo obiettivo.
Durante le fasi di beta testing, Activision ha già messo alla prova le proprie procedure: nel primo weekend, i cheater sono riusciti a completare circa 10 partite multiplayer prima di essere rimossi, mentre nel secondo weekend questo numero è sceso a 5. Inoltre, il 25% dei cheater individuati nel secondo weekend è stato bannato durante la loro prima partita.
Ma le misure adottate da Activision non si limitano a questo: l’azienda sta lavorando per fermare i cheater ancor prima che abbiano la possibilità di avviare il gioco. Durante la beta, ben 12.000 persone sono state bannate prima ancora di poter influenzare una partita.
Naturalmente, con il lancio ufficiale del gioco, il numero di potenziali cheater aumenterà notevolmente e continuerà a crescere man mano che le comunità dedicate scopriranno nuovi exploit. Tuttavia, sembra che Activision abbia un piano ben definito per mantenere l’esperienza di gioco il più possibile priva di frustrazioni.