Dopo aver recensito la Radeon RX 480, la miglior incarnazione di Polaris 10, oggi è il giorno del chip più piccolo Polaris 11, che è il cuore dell nuova Radeon RX 460.
La Radeon RX 460 è stata pubblicizzata da AMD principalmente per gli e-sports, ma in realtà permette di avere prestazioni uguali se non superiori alle console moderne, consentendo di giocare agli ultimi videogiochi con dettagli medio-alti a 1080p.
Il nuovo processo produttivo a 14nm FinFET permette di avere una migliore efficienza energetica rispetto al passato, con consumi inferiori a 75 watt che consentono al modello base di non richiedere alimentazioni aggiuntive. Grazie ai consumi ridotti, AMD ha potuto inserirla anche in alcune soluzione notebook ad un prezzo accessibile.
L’architettura Graphics Core Next 4.0 è la fondamenta di ogni scheda video Polaris, ed è caratterizzata da un motore geometrico migliorato, di cache potenziata e shader asincroni nativi che assicurano la completa compatibilità e le massime prestazioni con le ultime librerie API DirectX 12 e Vulkan.
Nel dettaglio la RX 460 ha 896 Stream Processor e un clock di 1200 MHz, ed è disponibile nelle varianti da 2 e 4 GB di memoria GDDR5 con bus a 128-bit.
Il prezzo di vendita parte da 99$ e 119$, e sostituisce le vecchie soluzioni entry level R7 360 e GTX 750 ti con prestazioni del 20/30% superiori.
In questa recensione parleremo del modello NITRO, una delle migliori proposte offerte da SAPPHIRE.
La Radeon RX 460 NITRO ha un overclock di fabbrica con un boost clock di 1246 MHz e 4GB GDDR5 a 1750 MHz per una larghezza di banda di 7 Gbps.
Il dissipatore è la nuova versione del pluripremiato Dual-X con due ventole da 95mm con pale migliorate e doppi cuscinetti a sfera, che si traducono in un aumento della silenziosità e durata rispetto alla generazione precedente, inoltre il calore della GPU viene trasferito da due heatpipe ed è presente un connettore aggiuntivo a 6-pin.
Il nuovo dissipatore Dual-X consente una semplice e rapida sostituzione o pulizia delle ventole, rimuovendo le due viti di fissaggio è possibile facilmente rimuovere ogni singola ventola, senza dover smontare altre parti della scheda. Inoltre in caso di rottura, SAPPHIRE o uno dei suoi partner provvederà a inviare una ventola di ricambio direttamente a casa nostra.
Le ventole utilizzano l’Intelligent Fan Control che le disattiva completamente in condizioni di carico leggero per poi attivarle quando la scheda video raggiunge i 52°C, per ottenere il giusto equilibrio tra prestazioni e rumorosità delle ventole.
A livello estetico la nuova RX 460 NITRO si presenta completamente in nero opaco con una texture puntinata e una costruzione in plastica, è presente sul lato il logo SAPPHIRE (non retroilluminato) e sul PCB è “inciso” il logo NITRO illuminato da un led blu.
Come uscite video, SAPPHIRE, ha scelto una HDMI 2.0b, una DisplayPort 1.4 e una DVI. La DisplayPort 1.4 supporta le più recenti e future risoluzioni tra cui: 1080p @240Hz, 1440p @240Hz, 4K @120Hz o perfino 1440p @190Hz “ultrawide”. La RX 460 per di più supporta la nuova generazione di display con tecnologia HDR, ed è dotata di codifica/decodifica hardware per la registrazione 4K utilizzando un codec H.265 fino a 60 FPS.
[nextpage title=”Analisi Tecnica”]
Rispetto a Polaris 11, il chip è praticamente dimezzato, gli 896 stream processor lavorano inseme a 56 TMU (texture mapping) e 16 ROP, che si occupano di blending ed operazioni legate al MSAA.
La RX460 è formata da 14 CU (compute engine), la cache l2 è ridotta ad 1mb, quattro partizioni da 256kb.
Non mancano infine tutte le caratteristiche di Polaris, gli ACE e i due stadi HWS, capaci di organizzare il programma da calcolare limitando l’overhead.
Il bus è composto da due canali da 64 bit, per un totale di 128bit. 2 Render back-end alla base di Polaris 11 contro i quattro di P10, ed il bus arriva ad una banda di ben 112 gb/s.
AMD indica per la GPU della RX 460 una frequenza di 1090 MHz, con un boost fino a 1200 MHz.
Memory Compression
Notevoli le migliorie anche sul fronte memoria. Il 40% sbandierato sia da AMD che Nvidia, non produceva i risultati sperati, tanto che spesso si arrivava a soglie del 17-20-25% massimi. Ora sia Polaris che Pascal sono in grado di decomprimere qualsiasi formato, ed in qualsiasi valore, in scala 8:1 / 4:1 / 2:1. Il valore di 2:1 non veniva compresso, saturando porzioni di banda sequenziali, ora con la nuova modalità si riesce a decomprimere qualsiasi formato, raggiungendo il vero valore teorico impostato sia da Nvidia che da AMD.
Primitive discard
AMD non integra polymorph engine ogni 128 shader come la rivale, si serve sempre dei raster, da cui elabora solo un triangolo su ogni raster, ma la vera difficoltà è data dall’espulsione dei micro triangoli, fattore che spesso nei giochi come The Witcher, basati su un massiccio uso di tassellazione, o sui bench sintetici heaven benchmark (backface culling), facevano crollare la scheda perchè la pipeline grafica si ingolfava di dati, non eliminando a dovere la geometria già calcolata.
Il PDA, compatibile solo con le GPU Polaris o Vega di prossima generazione, fa in modo che la geometria venga espulsa subito, dopo tutte le operazioni sui vertici senza andare ad intasare i buffer. Siamo certi che questo sarà un bel guadagno nei giochi Gameworks Nvidia.
[nextpage title=”Piattaforma e Metodologia di Test”]
Il sistema da test utilizza una versione pulita di Windows 10 appena installata su SSD. Windows, videogiochi e i programmi da benchmark sono aggiornati all’ultima versione.
Dove possibile i benchmark sono svolti almeno due volte.
Tutti i risultati sono registrati con Fraps e I consumi del sistema vengono misurati tramite Wattmetro, OC e temperature gestiti da Radeon WattMan.
Piattaforma
Intel i7 5820K 4.3GHz
Fatal1ty x99 Professional
HyperX Predator 4x4GB DDR4 2400MHz
SSD 850 EVO 500GB
Antec HCP-850w Platinum
Radeon Software Crimson 16.8.1
GeForce 368.81
[nextpage title=”3Dmark, Heaven, Valley”]
[nextpage title=”Crysis 3″]
[nextpage title=”Metro: Last Light”]
[nextpage title=”La Terra di Mezzo: L’Ombra di Mordor”]
[nextpage title=”Ryse: Son of Rome”]
[nextpage title=”Tom Clancy’s The Division”]
[nextpage title=”Rise of the Tomb Raider”]
[nextpage title=”The Witcher 3: Wild Hunt”]
[nextpage title=”Total War: WARHAMMER DX12″]
[nextpage title=”3DMark Time Spy DX12″]
[nextpage title=”Temperature, OC, Consumi”]
Temperature
A livello di temperature in full load, il nuovo dissipatore Dual-X, è in linea con la versione precedente, ma in idle permette di avere una completa silenziosità.
Consumi
Il sistema con la Radeon RX 460 NITRO consuma 164w contro i 186w della scorsa generazione, questo grazie al nuovo processo produttivo e a Polaris, ma ci aspettavamo un risultato migliore.
Overclock
Con le schede video Polaris, l’overclock è gestito tramite il software AMD Wattman che sostituisce CCC Overdriver ed è incluso con la suite AMD Crimson Software. Una novità consiste nella possibilità di specificare diversi stati con frequenze personalizzate.
Complice l’overclok di fabbrica di SAPPHIRE, con la RX 460 NITRO abbiamo raggiunto i 1349MHz sulla GPU e 1800MHz sulle memoria, con un guadagno del 6% in gioco.
[nextpage title=”Conclusioni”]
AMD, con la Radeon RX 460, ha rilasciato una scheda video dalle prestazioni discrete, a livello delle console moderne, ad un prezzo accessibile. Le prestazioni superano di gran lunga la scorsa generazione (R7 260x & GTX 750Ti) ma anche la R7 370 e GTX 950 grazie ad un’architettura migliorata.
L’architettura GCN è pienamente compatibile con le nuove librerie API DirectX e 12 e Vukan, che saranno la base dei futuri videogiochi e portano ad un considerevole miglioramento prestazionale rispetto alle DirectX 11.
Sempre per una prospettiva futura, il modello da 4GB GDDR5 offre una quantità di VRAM che oggi può sembrare quasi sprecata ma con i prossimi giochi sarà lo standard minimo.
L’overclock è sufficiente ma non porta a grandi guadagni prestazionali, ma stiamo pur sempre parlando di una scheda video entry level. Un’altro fattore importante sono i consumi, seppur con il nuovo processo produttivo, i 14nm e Polaris non riescono a competere con la concorrenza.
Questa versione SAPPHIRE Nitro, porta un dissipatore discretamente costruito, silenzioso e performante. È estremamente garantita la possibilità di smontare le ventole in maniera semplice e immediata, oltre all’ormai standard “Zero RPM”.
L’unica cosa che non ci ha convinto è il nuovo design, troppo anonimo e meno elegante/accattivante rispetto alla versione precedente.
In definitiva, la Radeon RX 460 è attualmente l’unica vera scelta per chi cerca una scheda video Entry Level, pensata per il presente ma sopratutto per il futuro, con il prezzo competitivo di 99$ per la versione da 2GB e 119$ per quella da 4GB. SAPPHIRE con la RX 460 NITRO si conferma una delle migliori aziende, sia in termini di qualità costruttiva ma anche di supporto, una scelta da tener d’occhio durante l’acquisto.