Tutti i PC gamer bene o male sanno che il PC da sempre ha avuto una potenza hardware tale da non avere praticamente nessun rivale in ambito video ludico. In tanti ancora si ricordano di quando all’uscita di una nuova generazione di console questo o quell’altro amico andava in giro a decantare la potenza hardware della propria console e la straordinaria resa grafica che questa restituiva quando noi già da tempo avevamo raggiunto ed anche superato quello standard che già sapeva di vecchio. Le cose a marzo 2017 non sono ancora cambiate, ma presto potrebbero, rendendo di fatto inutili i nostri sforzi economici nel tentativo di avere macchine con sufficiente potenza hardware da garantire rese grafiche al di sopra della media.
Ma facciamo un passo indietro, cosa è cambiato rispetto al passato, ma soprattutto cosa ci aspetta in futuro? Qualche anno fa, precisamente nel 2013 sono state messe in commercio le nuove console da gioco dando così inizio ad una nuova generazione delle stesse. Il più grande cambiamento avvenuto durante il passaggio a questa nuova generazione di console è stato sicuramente il cambio di architettura dei processori con la definitiva apertura all’architettura x86, che per chi non lo sapesse è la stessa di quella PC. Naturalmente i benefici di tale passaggio sono soprattutto lato sviluppo software, con sviluppatori che si sono visti facilitare di colpo non solo il lavoro di creazione del gioco ma anche quello di porting sulle varie piattaforme. Naturalmente in un’era di continuo progresso tecnologico proporre alla massa una macchina che durasse nel tempo ad un prezzo contenuto mal si conciliava con la mera potenza hardware, che di conseguenza sin dall’uscita di Playstation 4 e Xbox One sul mercato si è dimostrata piuttosto deludente. Proprio da questa necessità di potenza di calcolo l’anno scorso durante la conferenza tenutasi all’E3 di Los Angeles, Microsoft ha deciso di fare un passo molto audace svelando che nei propri uffici fosse in fase di progettazione una nuova console che aveva come obbiettivo principale quello di portare nelle case dei propri utenti un’esperienza di gioco in 4K nativi.
Con queste premesse sfavillanti, qualche giorno fa Microsoft tramite la famosa testata di Eurogamer, “Digital Foundry” ha svelato le prime importanti caratteristiche della sua futura console. Quello che emerge subito da una rapida occhiata alla scheda tecnica della console (che vi riporteremo più in basso) è sicuramente la potenza della GPU, facilmente assimilabile ad una RX 480. Infatti ancora una volta Microsoft ha deciso di avvalersi dell’aiuto di AMD per costruire una macchina capace di soddisfare le esigenze di potenza richieste dagli sviluppatori per ottenere giochi capaci di girare in 4K nativi.
I più maliziosi di voi si saranno chiesti come sia possibile che una macchina così “poco potente” sia in grado di portare alle masse il gaming in 4k, quando le poderose “bestie” sotto i nostri cofani (case) arrancano nel tentativo di offrire un’esperienza decente a tale risoluzione? . Presto detto, infatti sin dagli albori le console rispetto ai PC hanno goduto di una ottimizzazione maggiore se non ad hoc dei giochi, che spesso venivano creati e cuciti in modo tale da poter usare nella maniera più efficace possibile tutta la potenza a disposizione. Naturalmente al momento non si ha nessuna certezza che Scorpio venga usata in maniera soddisfacente dagli sviluppatori, ma a tal proposito la stessa Microsoft ha dichiarato che sta lavorando a stretto contatto con diversi studi di sviluppo per fornire il miglior supporto possibile. Al di la dei meri numeri, quello che ci porta a sostenere questa console è il progetto che c’è dietro.
Infatti Microsoft da un po’ di tempo è in pieno fermento nel tentativo di creare un ecosistema che comprenda non solo i propri servizi, ma anche una complessa rete di macchine di vario tipo a corredo. In quest’ottica sono arrivati dapprima i giochi, in origine esclusive per Xbox One, su PC grazie alla formula Play Anywhere e al Windows Store, che tra le altre cose ha portato anche il cross play online in alcuni titoli come Gears of War 4. Abbiamo poi assistito al passaggio ad una forma custom di Windows 10 come OS di Xbox One, per finire poi ad un servizio non ancora lanciato di streaming e noleggio di videogiochi sulla falsa riga di Netflix.
In tutto ciò cosa centra Xbox Scorpio con il mondo PC ma soprattutto con l’utenza che lo popola? A nostro avviso la nuova console Microsoft potrebbe arrivare laddove le steam machine hanno fallito, proponendo ad un prezzo contenuto prestazioni più che adeguate alla stragrande maggioranza dell’utenza PC( si ipotizza un prezzo stimato di vendita compreso tra i 499€ e le 599€), con il plus di una libreria sempre fresca ed aggiornata, al pari di Steam, ma soprattutto senza quelle cicliche seccature in cui possono incorrere utenti poco esperti, come ad esempio la scelta dei componenti o l’aggiornamento dei driver.
Naturalmente con questo articolo non vogliamo dire che il PC gaming è arrivato nella sua fase finale di vita, anzi come sempre sarà un porto sicuro per chi cerca il meglio del meglio e non vuol badare a spese, però a nostro avviso questa volta Microsoft potrebbe aver fatto realmente centro riuscendo a trovare quell’anello di congiunzione che unirà gli utenti PC con quelli console cercando di proporre il nostro hobby preferito su diverse fasce di prezzo.
Voi cosa ne pensate a riguardo? Trovate che i due mondi possano coesistere o debbano rimanere separati?