Sviluppato da Grimlore Games e prodotto da THQ Nordic, Spellforce 3 porta sui nostri PC una combinazione fra gli RTS e i GDR proponendoci un‘esperienza unica che non possiamo trovare in altri titoli. Insomma l’idea di partenza è molto interessante ma saranno riusciti gli sviluppatori a metterla bene in pratica?.

Il figlio del traditore

Nel prologo vestiremo i panni di Sentenza Noria(comandante della Wolf Guard) e della sua squadra, la nostra missione sarà trovare ed eliminare Isamo Tahar, mago ribelle che sta cercando di rovesciare la regina. Purtroppo riuscirà a sfuggire al nostro tentativo di cattura, non riuscendo però ad ultimare l’esecuzione di suo figlio, reo di non essere d’accordo con il padre sulla ribellione e di volerne contrastare i piani. Da questo momento in poi noi impersoneremo proprio il figlio di Tahar che, otto anni dopo l’essere sfuggito all’esecuzione e fresco di promozione nella Wolf Guard, dovrà cercare di contrastare l’Ardisangue, una maledizione che sta sterminando la popolazione di Northander. Sulla trama ci fermiamo qui, cosi da permettervi di scoprire da soli il resto. I dialoghi sono stati ben scritti, ci viene data sempre la possibilità di fare molte domande cosi da approfondire meglio alcune determinate questioni, purtroppo non abbiamo incontrato la possibilità di cambiare sensibilmente la storia prendendo delle scelte, in alcune parti il gioco sembra darci questa possibilità, ma in realtà la trama viaggia su binari prestabiliti. Purtroppo questi binari sono un po’ troppo prevedibili, i colpi di scena ci sono ma sono molto prevedibili. L’intero impianto narrattivo ci è parso troppo simile ad altri GDR, dandoci una brutta sensazione di già visto.

GDR

Come vi abbiamo detto nell’introduzione, Spellforce 3 ha due anime, una da GDR e una da RTS. Quella da GDR è quanto di più classico il genere ha da offrire, avremo infatti un party composto da un massimo di 4 personaggi ognuno con la propria classe(arciere, mago, guerriero ecc..). Ogni personaggio ha 3 piccoli rami di abilità, quindi non uno solo ma grande come in altri GDR simili, cosi da poter aumentare la nostra possibilità di personalizzazione. L’editor di creazione del nostro protagonista è abbastanza vario, permettendoci di modificare i suoi aspetti fisici, i suoi rami di abilità e tutti gli attributi, in questo il gioco ci da molta libertà non bloccandoci in delle classi prestabilite. Nei combattimenti potremo eseguire due tipi di attacchi, quello automatico, ovvero l’attacco che il personaggio fa automaticamente una volta che lo puntiamo contro il nemico, e le abilità, degli attacchi speciali che sbloccheremo spendendo i punti abilità che otteniamo avanzando di livello. Il combattimento è basato su un sistema di resistenze, premendo il tasto alt, mentre puntiamo un nemico o un nostro alleato, potremo vedere a quali tipi di attacco questo è vulnerabile( taglio, brutale, magia nera, frecce ecc…)per decidere meglio con quale personaggio attaccarlo. Proprio in questo il gioco presenta una profondità maggiore rispetto ad altri GDR, infatti ci presenterà una quantità di armi molto amplia che ci permetterà di eseguire tipi di danno molto differenti.

RTS

La seconda anima del gioco, quella da RTS, rispecchia la volontà degli sviluppatori di portare qualcosa di nuovo e unico, non si era mai visto infatti un’unione fra un GDR e un RTS. In alcune missioni è necessario, per avanzare, eliminare completamente la presenza nemica nell’area. Per farlo dovremo creare un esercito che, insieme al nostro party, possa eliminare tutti i nemici. Le meccaniche da RTS sono molto semplici e superficiali. Partiamo con un avamposto principale, dove troveremo tutti i nostri cittadini, che potremo poi collegare con altri avamposti per ampliare il nostro territorio. Con K si apre il menù di costruzione da dove si può ordinare la costruzione di tutte le strutture. La scelta di edifici è molto limitata, per la difesa avremo all’inizio unicamente una torre di guardia, quindi niente mura o sistemi simili, e anche per la raccolta di risorse il numero sarà abbastanza risicato. Non possiamo controllare ognuno dei nostri cittadini, per assegnarli ai svariati edifici dobbiamo andare nel suddetto edificio e decidere quanti operai assegnarli. Non è presente un sistema economico o commerciale, semplicemente dovremo accumulare risorse per creare nuovi avamposti cosi da ammassare più truppe per l’attacco finale al nemico. La creazione di nuovi avamposti non è libera, possiamo infatti costruirli solo in punti prestabiliti. Ampliare il nostro territorio ci servirà sia per aumentare la nostra capacità di reclutamento sia per ottenre il controllo di nuove risorse da sfruttare. Passando al lato militare dobbiamo per forza segnalarvi la nostra grande delusione. Purtroppo gli sviluppatori hanno fallito nel creare degli scontri divertenti e tattici, in quanto sin dai primi scontri ci renderemo conto che tutto il sistema di combattimento è tarato per controllare un personaggio alla volta, quindi mal si sposa con la gestione di 50 uomini insieme. Non c’è la possibilità di creare dei gruppi di selezione(cosi da selezionare solo la fanteria o solo gli arcieri), le formazioni sono veramente basilari e gli eroi sono troppo più forti rispetto alle singole unità. La tattica insomma non esiste, la maggioranza degli scontri saranno un confusionario ammasso di unità che se le danno di santa ragione, gli unici che potremo controllare bene saranno i membri del nostro party, le altre unità sarà molto difficile controllarle perché dovremo selezionarle quasi una per una, cosa impossibile nel bel mezzo di una grande battaglia. Almeno, grazie alla presenza di più fazioni giocabili, potremo utilizzare delle unità differenti fra di loro fattore che sicuramente riduce la ripetitività della parte RTS, anche se queste fazioni non sono poi cosi tanto differenti fra di loro.

Reparto tecnico

Nella build pre-release che abbiamo potuto provare, avevamo riscontrato un alto numero di bug e problematiche varie. Per fortuna, dopo l’uscita del gioco, molti di questi problemi sono stati risolti, anche se ne rimangono( dopo quasi 10 giorni dall’uscita del gioco) troppi. Di bug seri, ovvero che non ci hanno permesso di continuare l’avventura, per fortuna non ne abbiamo più incontrati, ma di bug grafici(animazioni diciamo molto “grezze”), dell’audio(voci che s’interrompono di colpo) oppure nei combattimenti(personaggi che per un po’ non rispondono più ai nostri comandi) ne abbiamo incontrati in buon numero, anche se, dobbiamo dirlo, gli sviluppatori sono molto attivi e stanno rilasciando molte patch risolutive. Dal lato grafico abbiamo poco di cui lamentarci, Spellforce 3 si presenta molto bene con delle ambientazioni ben curate e realizzate. Anche l’audio è di buon livello con delle voci che calzano sempre bene con il personaggio parlante. Meno buone sono le prestazioni, con una RX 480 e un I5 6500 abbiamo incontrato molti cali di frame, in alcuni frangenti addirittura abbiamo dovuto giocare con un frame rate vicino o sotto i 30 fps. Questo succede soprattutto nelle parti RTS dove, con la presenza di più unità a schermo, il gioco non riesce a mantenere un buon frame rate.

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