[nextpage title=”Introduzione e Caratteristiche”]
In attesa di Vega, proviamo la Radeon RX 570, una delle nuove schede video della famiglia Radeon RX 500.
Radeon RX 570 continua ad essere basata sulla quarta generazione dell’architettura Graphics CoreNext, Polaris, con pressochè le stesse caratteristiche della Radeon RX 470. L’unica differenza risiede nel processo produttivo a 14nm, che dopo un anno è stato affinato e ora permette di ottenere frequenze di funzionamento più elevate.
Il modello che abbiamo in prova è la versione SAPPHIRE Radeon RX 570 PULSE ITX da 4 GB GDDR5. Questa versione ITX ha dimensioni contenute (170 X 112mm), ideali per tutti le persone che vogliono fare un PC da gioco compatto. Il dissipatore total black ha due heatpipe in rame con un raffreddamento a singola ventola e occupa due slot.
Le frequenze di funzionamento sono rispettivamente di 1244 MHz in Boost per la GPU e 1750 MHz (7000 MHz effettive) per le memorie. L’alimentazione è affidata ad un connettore a 6 pin, mentre come uscite video sono presenti: una DVI-D, una HDMI 2.0 e una DisplayPort 1.4.
Vengono supportate le più recenti e future risoluzioni tra cui: 1080p @240Hz, 1440p @240Hz, 4K @120Hz o perfino 1440p @190Hz “ultrawide”. Ma anche l’HDR e codifica/decodifica hardware per la registrazione 4K utilizzando il codec H.265.
Inoltre sono compatibili le ultime tecnologie di casa AMD come FreeSync, Eyefinity, Crossfire, Radeon Chill e Radeon Relive. Come ogni scheda GCN e in particolare Polaris, l’architettura è ottimizzata per le prossime/attuali API grafiche, DirectX 12 e Vulkan.
Dimensioni: RX 470 NITRO+ vs RX 570 PULSE ITX
[nextpage title=”Analisi Tecnica”]
Dal punto di vista tecnico, il crossbar non differisce particolarmente da quello della RX 580, chip full e completo.
Con la RX 570 per contenere i costi AMD ha disabilitato solo 4 compute unit per un totale di di 256 shader processor.
Nessuna variazione sul resto del chip, infatti il Chip è composto da un core da 232 mmq2 e da:
-5,6 miliardi di transistor su un core da 14 nanometri
-32 CU (compute unit)
-2048 shader processor (ALU)
-32 rop’s
-128 TMU, divisi in 4 per CU.
-256 bit suddivisi in MC da 64 bit
-4gb di ram
-2mb di buffer cache l2
-4 ACE
-2 HWS
CU (compute unit)
Nessuna variazione sui compute unit, ma solo una lieve ritoccata in numero. Ogni CU è formato da 4 unità vettoriali, ciascuna dotata di memoria e da 16 ALU per vettore
Vettore 1- 16 ALU
Vettore 2-16 ALU
Vettore 3-16 ALU
Vettore 4-16 ALU
Abbiamo quindi 64 ALU (shader), memoria vettoriale e 4 TMU, suddivisi in 32 Compute engine
Ogni vettore viene inviato in esecuzione dallo sheduler, che evita nel possibile il remoto caso di shader in idle, fattore che compromette parte di calcolo totale.
I 32 CU sono suddivisi in 4 griglie che chiameremmo con il loro nome (render back-end o rasterizzatori). Ogni rasterizzatore è composto da 9 CU, eccetto per uno, che come detto in precedenza è leggermente decurtato.
I triangoli processati sono 4 e grazie al clock elevato, la RX 570 ha un comparto geometrico superiore alle vecchie GPU AMD anche di fascia enthusiast.
Infine ogni rasterizzatore accede a 8 rop’s per un totale di 32. Le ROP al contrario delle VGA Nvidia sono specializzate in blending e calcoli MSAA, quindi ne troviamo meno ma sono molto potenti quando li si richiede un certo tipo di calcoli e filtri.
[nextpage title=”Piattaforma e Metodologia di Test”]
Il sistema da test utilizza una versione pulita di Windows 10 appena installata su SSD. Windows, videogiochi e i programmi da benchmark sono aggiornati all’ultima versione.
Dove possibile i benchmark sono svolti almeno due volte.
Tutti i risultati sono registrati con Fraps o MSI AfterBurner e i consumi del sistema vengono misurati tramite Wattmetro, OC e temperature gestiti da Radeon WattMan.
Piattaforma
AMD Ryzen 7 1700 Stock
ASRock X370 Killer SLI
G.SKILL TridentZ 2x4GB DDR4 3200MHz
SSD 850 EVO 500GB
Antec HCP-850w Platinum
Radeon Software Crimson 17.4.4
[nextpage title=”3Dmark, Heaven, Valley”]
[nextpage title=”Battlefield 1″]
[nextpage title=”Deus Ex: Mankind Divided”]
[nextpage title=”For Honor”]
[nextpage title=”Hitman”]
[nextpage title=”La Terra di Mezzo: L’Ombra di Mordor”]
[nextpage title=”Tom Clancy’s Ghost Recon Wildlands”]
[nextpage title=”Rise of the Tomb Raider”]
[nextpage title=”Total War: WARHAMMER”]
[nextpage title=”Temperature, Consumi”]
Seppur la singola ventola e le dimensioni contenute, le temperature sono identiche al modello dual ventola NITRO.
[nextpage title=”Conclusioni”]
SAPPHIRE con la serie PULSE porta ad un prezzo ancora più competitivo la qualità costruttiva delle schede video NITRO.
In particolare questa versione RX 570 PULSE ITX riesce ad offrire una scheda video ideale per i PC compatti, con ottime prestazioni nel gaming a 1080p. A questa risoluzione i 4GB di memoria non sono un problema e non si hanno reali differenze con il modello da 8GB.
Dai benchmark risulta pressoché uguale alla vecchia top RX 470 NITRO+. In particolare ci hanno sorpreso le temperature identiche, seppur le dimensioni siano notevolmente inferiori con una singola ventola che rimane lo stesso silenziosa.
Rispetto al precedente modello, la Radeon RX 570 ha un margine maggiore in overclock grazie all’affinamento del processo produttivo e altri piccoli miglioramenti impercettibili.
Il modello SAPPHIRE Radeon RX 570 PULSE ITX è un’ottima scelta non solo per sistemi ITX, ma anche per chi vuole risparmiare, considerando che attualmente è la proposta più economica sul mercato.