Sebbene oggigiorno ci sia una grave carenza di chip elettronici che sta spingendo il prezzo dei prodotti di elettronica di consumo alle stelle, stando a un analista della IDC le cose si invertiranno nel 2023, in quanto ci sarà invece una sovraproduzione.

Il report della IDC pubblicato tramite The Register afferma infatti che nel corso del 2022 ci sarà un periodo di equilibrio e normalizzazione, con un potenziale di sovrapproduzione nel 2023, in quanto gli impianti di espansione entreranno in funzione verso la fine del 2022.

Al momento l’attuale capacità produttiva è completamente al massimo, ciò significa che i chip che verranno prodotti sono già tutti prenotati fino alla fine del 2021. Fortunatamente aziende come AMD e Nvidia stanno messe meglio rispetto ad altre aziende.

Tra le aziende che stanno costruendo nuovi impianti di fabbricazione ci sono Intel, Samsung e TSMC, ma la loro costruzione è ancora in alto mare, e non si vedrà niente fino alla fine del 2022.

Le aziende comunque dovranno stare attente a un eventuale sovrapproduzione. Al momento stanno vendendo tutto ciò che producono, ma produrre più delle vendite potrebbe portare non solo a un abbassamento dei prezzi, ma anche effetti indesiderati, come magazzini colmi fino all’orlo, che hanno portato a un crash del valore delle azioni Nvidia nel 2018.

Insomma, al momento il prezzo delle schede grafiche rimarrà quello che è, piuttosto alto rispetto a ciò che dovrebbe essere, e a giudicare dalla situazione, con la scarsità di chip che perdurerà per tutto il 2021, sotto l’alberello difficilmente troveremo delle nuove, fiammanti schede grafiche. Ma per gli anni a venire, chissà.

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