Non è una sorpresa che il Microsoft Store non sia molto amato dai giocatori PC, e che le applicazioni UWP siano viste come la sabbia negli occhi, per tutta una serie di questioni che spaziano da problemi tecnici, etici, fino a toccare persino problemi all’interfaccia, la quale viene descritta come confusionaria.
Nonostante la grandiosa idea di Microsoft di lanciare il programma Xbox Play Anywhere, che permette di acquistare un gioco Xbox e ottenerne la controparte PC, la reputazione del Microsoft Store ha impedito a tali giochi di raggiungere vendite anche solo paragonabili a quelle ottenute su console – un esempio: Sea of Thieves, nel primo mese i giocatori su PC rappresentavano poco meno del 15% dei giocatori totali.
Ma ovviamente le critiche non sono passate inosservate: Phil Spencer, il capo della divisione Xbox, ha affermato durante l’XO18, evento tenuto questo fine settimana, che Microsoft è fedele al gaming su PC, e ha intenzione di avere un ruolo maggiore nella leadership dello sviluppo del Microsoft Store. In poche parole, si è impegnato a volerlo rendere uno store migliore, migliorandolo e aggiornandolo.
Ma la strada è lunga, tortuosa e piena di ostacoli, chiamati Steam, GOG, Origin, non solo, ma dovrà anche vedersela nel riconquistare la fiducia degli utenti, soprattutto coloro che ancora si portano dietro le cicatrici e gli incubi del fu Games for Windows Live.
Non sappiamo se Microsoft riuscirà nell’impresa, ma almeno è un bene che ne abbiano parlato. Come si suol dire, ammettere di avere un problema è il primo passo per risolverlo.