Tutto ciò che c’è da sapere su questa occasione storica all’orizzonte
Siamo un mondo in costante evoluzione. Il secolo scorso ha racchiuso dentro di sé buona parte di tutte le tecnologie che oggi ci accompagnano nella nostra vita quotidiana. Basti pensare alla velocissima innovazione ed espansione del settore Gaming nell’arco di soli trent’anni, sotto tutti i punti di vista (visivo, uditivo, tecnico, ludico, ecc.) e spesso vien da pensare se siamo effettivamente arrivati al culmine dello sviluppo tecnologico raggiungibile oppure possiamo andare ancora oltre.
Ma il progresso, per definizione, ci ha insegnato che si può sempre fare di più
Non a caso, siamo tutt’ora travolti da quest’onda di progresso, che non smette mai di calmarsi, come un mare vero e proprio. Risulta essere infatti sempre più incombente la rivoluzione della tecnologia blockchain, delle criptovalute e degli NFT.
Ma cosa sono esattamente?
Partiamo dal principio, dalla blockchain. Si tratta di una tecnologia concettualmente molto semplice e potentissima allo stesso tempo. Come suggerito dal nome stesso, la “blockchain” è una “catena di blocchi”, posti uno dietro l’altro, ognuno contenente delle informazioni.
In altre parole, è una specie di enorme archivio digitale composto da numerosi scaffali sui quali vi sono delle cartelle con dentro immagini, testi, informazioni.
Fin qui non sembra nulla di speciale, vero? In effetti si. Ma ora immaginate che questo archivio non abbia una sede fisica materiale (come un server) e che sia distribuito a tutti gli utenti del mondo, che possono accedervi e visionare le cartelle presenti ad un’unica condizione: dare il proprio contributo all’archivio, supervisionandolo e controllandolo.
Infatti, la forza di questa tecnologia sta nel concetto di community e collaborazione. Ogni singolo blocco di informazioni, per essere aggiunto, deve essere approvato dalla maggioranza degli utenti che operano nella blockchain. Stesso discorso laddove si voglia alterare il contenuto di un blocco. La persona intenzionata a fare la modifica dovrebbe aver accesso al 51% dei computer che operano nella medesima catena di blocchi. Stiamo parlando di una tecnologia diffusa tra centinaia di milioni di persone. Ad oggi, non esiste un computer con una potenza di calcolo tale da poter alterare un blocco di una qualsiasi blockchain.
Ciò rende i dati contenuti in ciascun blocco pressoché immodificabili e, allo stesso tempo, consultabili liberamente.
Quindi indubbiamente maggiore è la community, maggiore sarà il livello di impenetrabilità della blockchain utilizzata. Nella sua semplicità, è una rivoluzione.
Rendiamoci conto di quanto potrebbe risultare utile l’implementazione di una tecnologia come questa in settori come quelli della Pubblica Amministrazione di uno stato. Ogni cittadino con il proprio blocco dove può inserire tutte le proprie informazioni, rese poi crittografate e protette ma accessibili da parte degli enti pubblici. Ciò renderebbe più efficiente ogni processo di autenticazione del cittadino. Con un sistema integrato e ben congeniato, attraverso la blockchain si potrebbero accelerare molte operazioni come, ad esempio, presentare un ricorso o richiedere un permesso al Comune.
Giunti a questo punto quindi, una domanda sorge spontanea: come potrebbe evolversi il settore del Gaming attraverso la blockchain?
Per farvi comprendere la potenzialità di tutto ciò, immaginate un gioco RPG basato su una propria blockchain, dove dovete accumulare esperienza, salire di livello e andare avanti nella storia. Nel corso dell’avventura troverete armi, potenziamenti e collezionabili che verranno immagazzinati nel “blocco” destinato al giocatore. Ogni arma avrà la propria estetica e le proprie caratteristiche rese uniche dalla blockchain e sarà assegnata per sempre a voi dato che contenuta all’interno del vostro blocco. Immaginate ora di poter scambiare tutti gli oggetti che troverete durante la vostra avventura con quelle di altri giocatori o, perché no, anche venderli. Ciò renderebbe il gioco ancora più stimolante, perché lo sforzo compiuto dal giocatore per trovare gli oggetti migliori verrebbe ripagato sia con gli scambi migliori sia con profitti migliori.
Tutto questo, al giorno d’oggi, è già possibile. Stiamo parlando, infatti, degli NFT.
I “Not Fungible Tokens” possono essere qualsiasi cosa: una foto, una canzone, un’arma di un videogame o una skin di un personaggio. Principalmente gli NFT si creano sulla blockchain di Ethereum, ad oggi una delle principali blockchain esistenti. Ad ogni NFT creato corrisponde un blocco specifico che, a sua volta, è collegato ad un “wallet”, il portafoglio del giocatore, dal quale può essere venduto o scambiato. È una tecnologia ancora in fase embrionale ma che permetterebbe a molti videogiocatori di poter ottenere denaro fisico e reale dai propri oggetti trovati in game.
Numerosi sono i progetti che si basano su questo concetti, aventi ognuno il proprio token di riferimento, come “Decentraland” con il suo token “MANA”, “Axie Infinity” con “AXS” o “The Sandbox” con “SAND” ma anche Ubisoft con Quartz. Questi token sono tutte criptovalute che sono scambiate sul mercato, acquistabili con euro o dollari e utilizzabili per acquisti in-game di NFT (poi scambiabili). Esistono anche i videogiochi “play-to-earn” che ti permettono di accumulare questi token per poi poterli vendere sul mercato.
Tutto ciò creerebbe un legame mai visto prima tra il mondo reale e il mondo in game.
Il mondo si sta già muovendo verso questa direzione
Gli NFT iniziano ad essere visti come un modello di business altamente profittevole per le aziende perché permetterebbe a queste di vendere i propri prodotti “virtuali” in questi “mondi paralleli” creati da siti come “Decentraland”, conosciuti con il nome di “Metaversi”. Nike, ad esempio, ha recentemente deciso di acquistare un creatore di sneakers per progettare e vendere le proprie scarpe digitali, sotto forma di NFT, agli avatar di Decentraland, così da allargare ulteriormente la loro quota di mercato anche nell’universo digitale. Seppur scontando molti rischi legati alla possibile bolla speculativa che si sta creando attorno a questo mondo, il potenziale di mercato degli NFT risulta essere enorme e accessibile da parte di tutti.
Nike non è l’unica azienda che si sta muovendo sotto questo punto di vista: è notizia di oggi infatti il lancio di NFT proprietari dell’azienda “LevlUp”, un’azienda tedesca specializzata nella creazione di integratori destinati ai videogiocatori. LevlUp, pur avendo riscosso notevole successo grazie ai propri prodotti per i gamer, ha deciso di estendere la propria sfera di influenza lanciando questi 50 NFT sul mercato, NFT raffiguranti immagini customizzate del proprio integratore.
L’idea di permettere al cliente e al videogiocatore di poter avere oggetti unici, NFT che nel tempo potrebbero aumentare di valore e che potrebbero essere rivenduti, incrementa di molto il valore aggiunto fornito dall’azienda o dal videogioco, instaurando un legame di “unicità” che ha sempre interessato collezionisti, fan e appassionati di un settore.
Dietro ogni opportunità però si nasconde un rischio, un rischio legato al possibile “fuoco di paglia” che potrebbe essere questo mercato di NFT, fuoco alimentato dalle sole speculazioni, senza una reale utilità di fondo. Basti pensare alle cifre assurde che sono state impiegate per l’acquisto di anche un solo NFT della collezione “Bored Apes Yacht Club”, una collezione di immagini che raffigurano delle scimmie vestite nei modi più stravaganti e con facce annoiate (stiamo parlando di circa 400’000$ a NFT). Più aziende decidono di entrare a far parte di questo mondo e più consumatori dovrebbero palesarsi. Ma nulla è garantito.
In conclusione, non possiamo far altro che osservare e assistere a questo particolare momento storico, dove l’idea del Web 3.0 risulta essere sempre più vivida e dove un cambiamento tecnologico sembra essere sempre più richiesto.
Chi vivrà, vedrà.