Stando a un recente sondaggio da parte di Childcare.co.uk, l’86% dei genitori nel Regno Unito permettono ai loro figli minorenni di giocare “senza alcuna supervisione o senza sapere nulla circa il gioco”.
Più di 2mila genitori sono stati intervistati, e solo il 23% ha risposto che non segue alcuna restrizione dell’età dei film, mostrando una grande disparità tra come vengono visti i rating dei videogiochi e quelli dei film.
Tra i giochi nel mirino compaiono Fortnite e Grand Theft Auto V. Così come Fortnite è giocato anche da molti ragazzini di età minore di 12 anni (Fortnite ha un PEGI di 12+), GTAV d’altro canto ha molti giocatori con un’età minore di 18 anni (e GTAV ha un rating di 18+). Per di più, se un amico del figlio possiede un certo gioco, è molto probabile che i genitori glielo comprino anche a lui.
Childcare.co.uk ha pure notato che il 43% dei genitori si dice preoccupato, perché ha intravisto segni di comportamenti negativi nei loro figli che giocano a titoli per adulti, mentre il 22% ha notato che i loro figli “capiscono e usano linguaggio offensivo” sin da quando giocano a titoli per cui sono troppo piccoli.