[nextpage title=”Introduzione”]Quest’anno è stato ricco di novità sopratutto se guardiamo il mercato dei processori, con la rinascita di AMD che ha ripristinato una necessaria concorrenza. Intel dalla sua parte dopo soli otto mesi di Kaby Lake ha lanciato i processori Coffee Lake, una manovra che sembra affrettata per cercare di limitare l’agguerrita rivale.
Questa famiglia di processori Coffee Lake si basa sull’ottava generazione dell’architettura Intel Core. Il design è pressoché identico a Skylake ma viene usato un perfezionato processo produttivo a 14 nm ++, per aumentare le frequenze di clock con minori consumi e temperature.
La vera caratteristica distintiva dei processori Coffee Lake è l’aumento, dopo quasi un decennio, dei core; ora le CPU Intel Core i3 hanno quattro core mentre i5 e i7 presentano sei core fisici. I chip i7 includono anche una cache maggiore insieme alla tecnologia HyperThreading che raddoppia i thread totali. Questo aumento di core serve a garantire migliori prestazioni in applicazioni multithreading per competere maggiormente contro le CPU AMD Ryzen, che come sappiamo offrono un numero elevato di core/thread ad un prezzo estremamente competitivo.
Per quanto riguarda i modelli disponibili troviamo le famiglie Intel Core i7, i5 e i3 con la classica distinzione tra processori bloccati e sbloccati, quest’ultimi caratterizzati dalla lettera K nel nome. I chip sbloccati consentono di aumentare a piacimento le frequenze per un overclock “senza limiti”, ma purtroppo come sempre vengono venduti ad un prezzo superiore.
Insieme ai processori Intel Coffee Lake è stato lanciato anche il nuovo chipset Z370 Express, mentre i chipset meno costosi B360 Express e H310 Express saranno introdotti nel primo trimestre del 2018.
Rispetto al precedente Z270, il chipset z370 presenta pressoché identiche funzionalità con il socket LGA 1151. Infatti le CPU Coffee Lake usano lo stesso socket delle schede madri serie 100 e 200, tuttavia funzionano solamente con le serie 300, perchè almeno a detta di Intel, sul nuovo chipset alcuni pin servono ad erogare più potenza necessaria per i sei core.
Altri miglioramenti riguardano la compatibilità con le RAM DDR4 e la scheda grafica integrata. Le frequenze standard supportate sono di 2666Mhz per gli Intel Core i7 e i5 mentre 2400Mhz per gli i3, inoltre troviamo completa compatibilità con i profili XMP 2.0. Anche la scheda grafica integrata ha subito un aumento delle frequenze ma rimane fisicamente uguale a quella presente nei processori Kaby Lake, ed è in grado di gestire display 4K ultra HD con connettività DP 1.4 e HDMI 2.0.
[nextpage title=”Intel Core i5-8400″]
In questa recensione analizzeremo l’Intel Core i5-8400, forse il chip Coffee Lake più interessante considerando il prezzo di solamente 200 euro.
Come suggerisce anche il nome non troviamo il moltiplicatore sbloccato quindi l’overclock è limitato, anche se con un aumento leggero del BCLK si riescono a migliorare le prestazioni del 2-3 %.
Intel Core i5-8400 è un processore a sei core senza ovviamente Hyperthreading, come frequenze ha un clock base di 2,8 GHz e un boost clock massimo di 4,0 GHz. Insieme al processore è compreso anche un dissipatore stock per diminuire i costi dell’intera piattaforma.
[nextpage title=”Piattaforma e Metodologia”]
Il sistema di test utilizza una versione pulita di Windows 10 appena installata su HDD WD Caviar Black 500GB.
Windows, BIOS, videogiochi e i programmi da benchmark sono aggiornati all’ultima versione. Tutti i benchmark sono svolti almeno tre volte.
Come processore utilizziamo un i5 8400 installato su scheda madre ASRock Z370 Extreme 4, RAM Corsair Vengeance LPX 16GB 3000Mhz CL 15 in configurazione dual channel.
La configurazione AMD è similare, processore Ryzen 5 1600 installato su scheda madre ASRock x370 Gaming K4, RAM Corsair Vengeance LPX 16GB 3000Mhz CL 15 in configurazione dual channel.
I consumi vengono misurati tramite Wattmetro.
[nextpage title=”CPU Benchmarks”]
[nextpage title=”Gaming & Consumi”]
[nextpage title=”Conclusioni”]
Intel Core i5-8400 è il sei core più economico offerto da Intel, le frequenze sono limitate ma il boost clock raggiunge i 4.0 GHz, questo insieme al numero maggiore di core assicurano prestazioni di gran lunga superiore al precedente Intel Core i5-7400.
Nei nostri test l’abbiamo confrontato direttamente con il suo rivale Ryzen 5 1600, bisogna precisare che Ryzen è stato overcloccato a 3.8 Ghz per avere un paragone più equilibrato.
Contro il chip AMD, i5-8400 grazie a frequenze e IPC migliori oltre a varie altre ottimizzazioni, garantisce leggermente frame rate superiori nei giochi a 1080p, anche se in alcuni titoli abbiamo visto un utilizzo al limite con sporadico stuttering. Diversamente nei software multi threading i risultati sono inferiori a Ryzen, questo perchè tutte le nuove CPU AMD integrano Simultaneous MultiThreading che raddoppia i thread disponibili.
A seconda dell’utilizzo, Intel Core i5-8400 riesce ad avere migliori prestazioni soprattutto in single threading e gaming mente prestazioni peggiori quando il carico è multithreading.
Intel Core i5-8400 è uno dei processori di riferimento se si costruisce oggi un PC da gioco. Con solamente 200 euro si acquista una CPU sei core Intel con frequenza di 4GHz, caratterizzata da un’architettura e una piattaforma estremamente ottimizzata, stabile e completa.
Il lavoro di Intel con Coffee Lake è nel complesso buono ma alcuni aspetti sono certamente da migliorare sopratutto se consideriamo la concorrenza. Siamo felici di vedere i core aumentati ma troviamo sempre una distinzione tra chip bloccati e sbloccati con una disparità di prezzo esorbitante. Poi solo la famiglia Intel Core i7 integra l’hyperthreading mentre tutte le proposte AMD Ryzen offrono una tecnologia simile oltre al moltiplicatore sbloccato.
Forse l’aspetto più importante riguarda il lancio di Coffee Lake, ancora oggi la disponibilità è minima con prezzi elevati sopratutto per i chip sbloccati. Inoltre sono disponibili solamente le costose schede madri Z370, che hanno funzionalità per l’overclock, inutili nel caso dell’i5-8400 o altri chip bloccati. La soluzione migliore è aspettare l’arrivo delle più economiche B360 nel primo trimestre del 2018 e una normalizzazione dei prezzi.
Un’altra incognita riguarda la vita di questa piattaforma serie 300, realmente non offre nulla di nuovo rispetto al passato, anche il socket è identico da tre generazioni.
La famiglia Intel Coffee Lake porta finalmente un maggior numero di core ma sotto alcuni aspetti delude e sembra più una mossa per correre ai ripari. Il prossimo futuro è estremamente interessante, AMD Ryzen è riuscito a portare una ventata di aria fresca con una piattaforma di sicuro più economica e longeva, processori con migliori prestazioni in multi-threading e moltiplicatore sbloccato gratuito, peccato solamente per alcuni problemi di compatibilità con le RAM.
C’è solo un piccolo problema, non si trova in giro e quando lo trovi ha prezzi allucinanti.
fosse soltanto quello il problema xD In teoria da questa settimana la disponibilità dovrebbe aumentare grazie alla fabbrica in cina :/
Il che è ottimo, sperando che a gennaio vengano rilasciate anche mobo con chipset h310,b360 e h370.
personalmente non vedo l’ora di vedere il dopo “Coffee Lake” e Ryzen 🙂