Ancora oggi, il Crysis originale uscito nel 2007 è un titolo difficile da spingere al di sopra dei 60fps, anche con hardware all’ultimo grido. E lo stesso vale anche per Crysis Remastered, il quale condivide con l’originale un “difetto” tecnico non trascurabile.
Il Cryengine per Crysis era stato infatti sviluppato pensando all’hardware che sarebbe stato disponibile per il futuro, ovvero processori a singolo core con 8 o più GHz a disposizione, in quanto ai tempi era quello l’obiettivo che presumibilmente si sarebbe raggiunto. Peccato che lo sviluppo delle CPU abbia preso una strada completamente diversa, finendo poi con il partorire CPU con più core e thread.
Pertanto, Crysis e la sua remastered sono fortemente limitati dalla CPU, anche se la macchina dove vengono fatti girare ha una RTX 2080Ti, in quanto non sono assolutamente in grado di sfruttare appieno i vari core delle CPU moderne.
Nel caso della Remastered questo problema si fa notare di più rispetto all’originale, in quanto le impostazioni più alte richiedono ancora più computazione da parte della CPU rispetto alle impostazioni più basse, e tutto questo si traduce in pesanti episodi di stuttering e cali di frame rate in determinate situazioni, cose che limitano fortemente il godimento del titolo, soprattutto per chi ha computer di fascia alta.
Si sperava che con la Remastered questo problema sarebbe stato risolto, e invece forse Crytek voleva vincere anche questa volta il premio per il titolo più pesante dell’anno o qualcosa del genere.