Il valore di Chia, criptomoneta che sfrutta la tecnica del Proof of Space per essere minata, sin dal giorno del suo debutto è crollato dell’80%. Da un picco di $1645, è sceso fino a toccare il valore di circa $280. A causa di ciò, i miner (pardon, i farmer) cinesi che si erano attrezzati per ottenere Chia, la quale sfrutta lo spazio di archiviazione disponibile sulle proprie macchine, hanno deciso di rivendere tutto. Ma lo stanno facendo spacciando i loro SSD usati come se fossero nuovi.
Per ottenere Chia, è necessario possedere grandi quantità di Gigabyte, o meglio ancora di Terabyte, a disposizione sulle proprie macchine, in quanto lo spazio lasciato a disposizione per questa criptovaluta verrà riempito con numerosi numeri criptografici. Chi possiede il numero che occorre per passare al blocco seguente, viene ricompensato.
Proprio per questo, gli hard disk e gli SSD che vengono usati per ottenere Chia vengono usati in maniera intensiva a tal punto che possono rovinarli. Specialmente gli SSD, i quali come sanno tutti hanno un numero finito di cicli prima che le celle in cui immagazzinano i dati si rompono permanentemente. Si presume, ad esempio, che un SSD usato esclusivamente per estrarre Chia possa durare solo una manciata di mesi, contro i 10 anni di uso per un utente normale.
Il fatto che i farmer cinesi stiano vendendo i loro SSD usati per Chia come se fossero nuovi pone un problema di longevità non da poco. Il rischio è che le unità usate durino al più una manciata di anni e non di più, con tutte le conseguenze nel caso. Al momento questo è un problema del mercato cinese, ma potrebbe presentarsi anche qui se non si sta attenti. Il consiglio è quello di acquistare SSD e hard disk su siti affidabili.