Forse avrete già sentito parlare di Denuvo. Ma sì, certo che sì, il famoso DRM tanto odiato dai videogiocatori e ben noto per provocare visibili cali di prestazioni in diversi titoli. Ma sarà davvero così o è solo una diceria? E se fosse davvero così, in che proporzione le impatta?
Queste domande se l’è poste lo youtuber Overlord, il quale ha eseguito diversi benchmark su sette titoli differenti, e le sue conclusioni le potrete trovare nel video postato qui sotto.
I sette titoli testati sono: Hitman, Abzu, Sherlock Holmes the Devil’s Daughter, Mass Effect Andromeda, Mad Max, Agents of Mayhem e Sniper: Ghost Warrior 3. Tutti titoli che al rilascio sono stati dotati della controversa protezione, e solo in seguito le rispettive software house hanno rilasciato una patch per eliminarlo.
Dai risultati forniti dunque, Denuvo impatta le performance dei videogiochi? Risposta breve: sì. Risposta lunga: dipende da svariati fattori intrinseci del titolo in questione.
Dal test eseguito, le performance della versione senza il DRM sono vistosamente migliorate in Mad Max, Sherlock Holmes the Devil’s Daughter e Mass Effect Andromeda. D’altro canto, in Agents of Mayhem le performance sono sì migliorate, ma marginalmente. Viceversa, negli ultimi tre titoli, Hitman, Sniper: Ghost Warrior 3 e Abzu, non c’è alcun miglioramento visibile.
Chiaramente vi è una certa logica per cui la presenza di Denuvo si fa più pesante per le performance. Essendo Denuvo un DRM che sfrutta in maniera quasi prepotente la CPU per poter operare, è chiaro che i titoli che fanno un uso intenso di questa componente del PC ne risentiranno di più. Soprattutto per quei titoli che usano motori grafici (Unreal Engine, Apex Engine, Frostbyte Engine) capaci di sfruttare i molteplici thread del processore.
Viceversa, titoli che usano in maniera più intensiva la GPU, tanto da rappresentare il classico collo di bottiglia, non traggono invece alcun beneficio nell’avere maggiori risorse computazioni della CPU a disposizione.