Dopo i famigerati Spectre e Meltdown, una nuova vulnerabilità colpisce le CPU Intel, si chiama Lazy FP State Restore.
Alcuni ricercatori di sicurezza hanno scoperto questa vulnerabilità che interessa tutti i moderni processori Intel Core e Xeon, un exploit di una funzionalità di ottimizzazione delle prestazioni, che può essere sfruttata per individuare informazioni sensibili. Il problema riguarda tutte le micro-architetture x86 di Intel, Sandy Bridge e versioni successive.
La funzione Lazy FP State Restore è un insieme di comandi utilizzati per archiviare o ripristinare temporaneamente gli stati delle applicazioni FPU. Red Hat afferma che i numeri contenuti nei registri della FPU potrebbero essere utilizzati per accedere a informazioni sensibili sulle attività di altre applicazioni, incluse le chiavi di crittografia. Intel ha iniziato a collaborare con i più diffusi fornitori di sistemi operativi per implementare rapidamente patch contro la vulnerabilità.