Epic, per chi ha diversi anni sulle spalle, se la ricorderà come la casa che ha dato i natali a Jazz Jackrabbit, Jill of the Jungle, Epic Pinball e Unreal. Oggi è più conosciuta per la serie di Gears of War.
Ma durante lo sviluppo del primo GoW, come precisa il fondatore Tim Sweeney, il PC, prima dell’avvento di Steam, secondo lui era una piattaforma in caduta libera, a causa della pirateria incontrollata, che grazie all’avvento delle connessioni internet più diffuse, BitTorrent, Napster e compagnia, portavano intere compagnie a fallire in quanto per ogni copia venduta, dieci venivano scaricate illegalmente.
Passare alla Xbox avrebbe portato grandi vantaggi economici allo studio, in quanto, sempre secondo il fondatore, la serie di GoW ha venduto sulla piattaforma Microsoft più copie di quanto non avrebbero mai fatto su PC. Microsoft infine comprò il franchise, guadagnando un miliardo di dollari di incasso vendendo 22 milioni di copie.
Il primo GoW avrebbe fruttato allo studio $100 milioni, e ne costò all’incirca 12, ma GoW: Judgement, costato la bellezza di $60 milioni, anch’egli ne portò a casa 100. Fu chiaro infine che con le nuove console dietro l’angolo i costi di produzione sarebbero aumentati a dismisura, e vendere il prodotto a una sola utenza non avrebbe portato grandi vantaggi economici.
Così, lasciando alle spalle GoW, la Epic cominciò a sviluppare un nuovo Unreal Tournament, il MOBA in terza persona Paragon, e Fortnite, di cui su quest’ultimo è stato detto solo che “arriverà presto”. Ed è anche interessata ai visori per la realtà virtuale.