Le schede video sono ormai il componente che molti gamer amano sostituire all’interno del proprio PC e in un mercato ancora in crisi si tenta sempre di trovare il miglior prodotto che offra un adeguato rapporto prestazioni/prezzo, ogni volta che si tenta di fare un upgrade sono molteplici le varianti con cui bisogna fare i conti; le prestazioni, le temperature, i consumi e il costo del prodotto finale.
Con Maxwell, NVIDIA cerca di eliminare due di queste esigenze consumi e temperature, promettendo alte prestazioni con consumi ridotti poiché la GPU, grazie all’efficienza della nuova architettura, riesce a lavorare anch’essa in maniera più efficiente.
Pensando a Maxwell non dobbiamo soffermarci solo alla neonata 750 Ti, questa non è altro che la prima delle future schede, NVIDIA in passato ha sempre sfoggiato le nuove architetture su schede video TOP di gamma e visto che attualmente il podio della miglior GPU da gaming è già in mano sua ci viene da pensare che probabilmente ha deciso di scendere in campo e scoprire le proprie carte presentando una scheda in grado di combattere con le recenti R7 di AMD.
La GTX 750 Ti che abbiamo avuto modo di visionare è il modello Reference di NVIDIA, il primo impatto con questo piccolo mostro non è dei migliori, all’apparenza la scheda video sembra abbastanza scadente per essere rivolta ad un pubblico di soli gamer, il dissipatore è molto contenuto e di forma circolare molto simile a quello posti sui processori Intel mentre il PCB è poco più lungo di 15 Cm. Abbiamo tre uscite video, due DVI e una mini HDMI, quest’ultima scomoda poiché ormai l’HDMI normale è diventata il punto di riferimento per i gamer, l’alimentazione di questa schedina è garantita dalle PCI-E 3.0 che sono in grado di fornire tutta l’alimentazione di cui questa scheda ha bisogno. Il bundle di NVIDIA non comprende niente in questa versione. E’ giusto sottolineare che questa scheda video non sarà disponibile nei negozi, dove al contrario troverete tutte le versioni custom dei vari brand; per cui non soffermiamoci troppo su quello che è l’aspetto della 750 Ti e andiamo avanti con la recensione.
Anche in questa recensione abbiamo deciso di confrontare direttamente due schede che si aggiudicano la stessa fascia di prezzo.
[nextpage title=”Piattaforma e Metodologia di Test”]
Il sistema da test utilizza una versione pulita di Windows 7 appena installata su SSD. Windows, videogiochi e programmi da benchmark sono aggiornati all’ultima versione. Dove possibile i benchmark sono svolti almeno due volte in-game e non tramite script appositi. Tutti i risultati (FPS,frametimes) sono registrati con Fraps. I consumi del sistema vengono misurati tramite Wattmetro, OC e temperature gestiti da EVGA Precision X.
[nextpage title=”3Dmark, Heaven, Valley”]
Il Benchmark di Futuremark è sempre stato visto come un punto di riferimento per tutti coloro che amano fare Bench e che vogliono vedere che punteggio riesce a raggiungere la loro VGA, ovviamente con un prodotto entry level come questo non ci si possono aspettare punteggi esorbitanti riservati solo alle sorelle superiori.
Le due schedine raggiungono valori molto simili tanto che sul grafico la differenza è quasi impercettibile.
In Heaven, come nel 3DMark, le due schede combattono fino all’ultimo punto, la 750 Ti riesce anche qua a rimanere poco sopra la R7 260X.
Ed eccoci arrivati all’ultimo benchmark dedicato agli amanti dei punteggi, in Valley la R7 260X riesce a superare la 750 TI concludendo questa serie di Test con un punteggio di 2 a 1 per la casa di Santa Clara.
[nextpage title=”Battlefield 4″]
Iniziamo la serie di Test sui games con un titolo molto richiesto dagli amanti dei giochi FPS Multiplayer.
Battlefield 4 è il primo gioco a utilizzare il Frostbite 3, riesce ad avere una distruttibilità su larga scala anche sul piano multiplayer grazie alla tecnologia Destruction 4.0.
Nel primo test fatto con i dettagli medi le contendenti sono obbligate a condividere il podio raggiungendo entrambi i 59 FPS Medi mentre salendo con i dettagli la 750 Ti sembra soffrire meno e guadagna il 12% in più rispetto alla R7 260X
[nextpage title=”Bioshock Infinite”]
Bioshock Infinite sfrutta ormai il collaudato Unreal Engine 3 che su PC ha subito un trattamento abbastanza considerevole per la media, offrendo texture migliori e l’occlusione ambientale.
Questi Test danno vincente in tutti e due i casi la 750 Ti lasciando indietro rispettivamente di 12 e 14 FPS la rivale.
[nextpage title=”Call of Duty Ghosts”]
Call of Duty Ghosts riesce nell’impresa di mettere in ginocchio PC molto potenti, utilizzando diverse tecnologie tra cui PhysX (disattivato nei benchmarks) e l’occlusione ambientale.
Il grafico dei Test a dettagli medi rivela una differenza di soli 2 FPS mentre anche in questo bench a dettagli alti la GTX 750 Ti si stacca dalla rossa di ben 10 FPS.
[nextpage title=”Crysis 3″]
Crysis 3 utilizzando il CryEngine 3 si dimostra uno dei titoli più avanti a livello tecnico su PC.
Entrambe le schede soffrono con questo titolo dandoci la possibilità di giocarlo con FPS giocabili solo con dettagli medi.
[nextpage title=”Hitman Absolution”]
Il Glacier Engine in Hitman Absolution è in grado di gestire ambienti affollatissimi e pieni di dettagli, ovviamente questa meraviglia si paga a caro prezzo con le prestazioni anche se non sembra pesare molto se viene utilizzato come filtro per i dettagli la versione Standard o Extra offerte direttamente dal gioco.
La R7 260X supera di qualche FPS la Verde anche se entrambe le soluzioni offrono FPS elevati così da non andare ad influenzare in alcun modo la nostra esperienza videoludica.
[nextpage title=”Metro Last Light”]
Metro Last Light utilizza il 4AEngine e supporta la tessellatura e gli effetti PhysX (disattivati nei benchmarks). Riesce ad offrire un impianto grafico veramente impressionante, curato in ogni minimo dettaglio facendo patire le schede video di qualsiasi livello.
Settando i dettagli su Medium, disabilitando l’SSAA e il PhysX gli FPS entrambe le schede garantiscono FPS giocabili, ovviamente appena si sale con i dettagli le due soluzioni riescono a stare per poco al di sopra dei 30.
[nextpage title=”Splinter Cell: Blacklist”]
Splinter Cell Blacklist è mosso dall’Unreal Engine 2.5, ed utilizza diverse tecnologie tra cui la tessellatura e HBAO+.
In questi Bench le due schede si equivalgono raggiungendo pressoché le stesse identiche prestazioni.
[nextpage title=”The Witcher 2″]
In attesa del terzo capitolo della saga abbiamo deciso di riprendere in mano questo titolo per i nostri Benchmark così da poter mostrare a voi che ci seguite quanto queste schede sono in grado di fare con un gioco di ormai vecchio di due anni.
The Witcher 2, mosso dal promettente RED Engine riesce a sfruttare appieno le GPU più moderne; In questo test abbiamo voluto disabilitare l’esoso Ubersampling, il pesante filtro presente in questo gioco.
Come nel titolo precedente anche in questo le due schede offrono le stesse prestazioni dando qualche FPS in più alla Rossa quando si utilizzano i dettagli Medi.
[nextpage title=”Tomb Raider”]
Il reboot di Tomb Raider utilizza il CrystalEngine modificato, sfrutta le DirectX 11 e DirectComputer.
Anche qua come in altri test precedenti la 750 Ti sembra soffrire meno del carico di lavoro sottopostogli dal titolo in questione garantendo una media di FPS medi più alta.
[nextpage title=”Temperature, OC, Consumi”]
I valori sono stati rilevati con EVGA precision X eseguendo la prima missione di Battlefield 4 cinque volte consecutive, ovviamente le temperature potrebbero variare in base al gioco utilizzato.
Inizialmente ci eravamo permessi di criticare il dissipatore di questa scheda, adesso è il momento di rimangiarsi tutto, grazie alle nuove prestazioni offerte da Maxwell le temperature sono molto ridotte tanto da superare di poco i 60°, valori più che ottime per una scheda video da gaming; non nascondo che ci aspettavamo temperature decisamente più alte dopo aver visto la scheda.
Overclock
Abbiamo deciso di azzardare l’overclock su questa piccolina consapevoli di non poterla stirare per bene a causa dei limiti imposti dai driver che abbiamo utilizzato che impediscono al GPU Clock di andare oltre al +135; nonostante tutto abbiamo ottenuto buoni risultati salendo di 300 Mhz sulle memorie e di 135 sulla GPU.
Siamo riusciti a guadagnare ben 5 FPS quindi il 10,5% in più, limite che verrà scavalcato dai nuovi driver e dalle soluzioni custom.
Consumi
Siamo arrivati al punto focale su cui si basa la nuova “architettura” di NVIDIA, i consumi.
Per misurare questo dato ci siamo affidati ad un Wattmetro che ci ha mostrato il consumo totale del sistema durante le sessioni di Test.
La differenza rilevata tra le due schede è di ben 34 Watt, che su queste soluzioni non sono affatto pochi il che dimostra l’enorme lavoro svolto da NVIDIA per diminuire i consumi.
[nextpage title=”Conclusioni”]
Pro
-
Prezzo
-
Consumi
Contro
-
Estetica
NVIDIA ha sicuramente fatto un ottimo lavoro, è riuscita a proporci una scheda video che nonostante i consumi ridotti è in grado di rivaleggiare con le concorrenti.
La GTX 750 Ti si è rilevata un ottima scheda video Entry Level battendo la R7 260X nella maggior parte dei Benchmark, e permetterà a coloro che decideranno di acquistarla di potersi godere tutti i titoli attualmente in commercio scendendo a qualche compromesso.
Non possiamo far altro che consigliarla per un upgrade ai gamers che vogliono o necessitano di un salto generazione per poter sfruttare le tecnologie odierne o che al contrario hanno acquistato tempo fa uno dei classici PC da centro commerciale e non vogliono esagerare con la spesa sostituendo anche l’alimentatore nel caso non disponga di alimentazioni PCI-E per poter dare “benzina” alle schede video attuali.
Siamo solo all’inizio di quello che sembrerebbe essere la rivoluzione nel mondo delle GPU, e perchè non immaginare un futuro SLI di GTX 880 con un alimentatore da 500W?