Alcune settimane fa, Valve ha svelato ufficialmente la nuova Steam Deck. Si tratta di una vera e propria console ibrida, pensata per il gaming in mobilità, che richiama, nel design, la Nintendo Switch. Lato software, invece, c’è Steam OS che, dopo un lungo lavoro da parte di Valve, potrebbe aver raggiunto la maturità giusta per rappresentare la base di partenza di una console che punta a garantire l’accesso alla propria libreria Steam anche in mobilità.
Nei giorni seguenti la presentazione, la Steam Deck ha destato diversi dubbi. Il progetto rappresenta, sicuramente, una ventata di novità per il mondo videoludico ma gli aspetti da valutare sono diversi. Il fallimento delle Steam Machines, nonostante gli anni, è ancora lì a certificare la difficoltà di Valve di proporre qualcosa di nuovo ed in grado di convincere i videogiocatori. Questa volta, però, le basi per il successo ci sono.
Il progetto Steam Deck non nasce dal nulla ma si basa su di un lungo lavoro di sviluppo da parte di Valve che, senza annunci, da anni lavora all’idea di creare una console portatile in grado di sfruttare l’enorme libreria di titoli di Steam. In questi anni, Valve ha lavorato sulle specifiche, per realizzare un dispositivo in grado di “reggere” l’impatto con il videogiochi di ultima generazione, e sul software, per rendere sempre più completo e supportato Steam OS (anche con un escamotage che potrebbe rivelarsi la mossa vincente dell’azienda).
Vediamo, quindi, tutto quello che c’è da sapere sulla Steam Deck e quali sono i motivi che potrebbero garantire il successo del progetto, cancellando i rischi di un possibile flop.
Steam Deck: specifiche e prezzo di tutte le versioni
La Steam Deck è una vera e propria console portatile con un design simile a quello della Nintendo Switch. A disposizione degli utenti c’è un display LCD da 7 pollici di diagonale con rapporto tra le dimensioni di 16:10 e risoluzione di 1280 x 800 pixel. Il display è limitato a 60 Hz e può contare su di una luminosità di 400 nits. Il pannello è touch e può contare sul supporto di un sensore di luminosità.
Sulla scocca della Deck troviamo tutti i tasti che ci aspettiamo di trovare da una console portatile di oggi. Ci sono i pad direzionali, le levette, i grilletti, i tasti A,B,X, Y e due trackpad. Sotto la scocca, invece, c’è una CPU AMD Zen 2 con 4 Core e 8 Threads ed una frequenza compresa tra 2,4 e 3,5 GHz supportata da una GPU RDNA 2 e da 16 GB di memoria RAM.
La Steam Deck verrà commercializzata in tre varianti. Il modello base ha una memoria eMMC da 64 GB e viene proposto ad un prezzo di 419 euro. Il modello intermedio ha un SSD NVMe da 256 GB ed un prezzo di 549 euro mentre il modello top di gamma ha un SSD NVMe da 512 GB con un prezzo di 679 euro. Tutti i modelli possono contare su di uno slot d’espansione per schede microSD.
Le unità disponibili al lancio sono già esaurite. Attualmente, tutte e tre le varianti della Steam Deck sono ordinabili con consegne a partire dal secondo trimestre del 2022. Ci vorrà più di un anno, quindi, per poter contare su scorte sufficienti per una completa commercializzazione internazionale. Nel frattempo, gli “early adopters” potranno sfruttare appieno le caratteristiche della console, senza reali limitazioni grazie anche ad un catalogo di giochi enorme.
La Steam Deck sarà completamente integrata con Steam. Basterà effettuare l’accesso con il proprio account per poter sfruttare la propria libreria di giochi anche in mobilità. Il supporto software sarà un componente chiave del successo della console. Solo una parte ridotta dei giochi disponibili su Steam supportano nativamente Steam OS (basato su Linux). Per superare il problema, come vedremo, Valve ha già trovato una soluzione che promette davvero bene.
Quali potrebbero essere i segreti del successo della Steam Deck
Il progetto è realmente qualcosa di inedito in ambito videoludico, sia lato hardware che lato software. I rischi per un nuovo colossale flop da parte di Valve ci sono tutti. Allo stesso tempo, però, il lavoro svolto dall’azienda in questi anni fa pensare che la nuova Steam Deck abbia realmente le carte in regola per riuscire dove le Steam Machines hanno fallito: convincere i videogiocatori. Ecco perché:
Hardware giusto e tempi di commercializzazione chiari
A differenza del progetto delle Steam Machine, questa volta Valve sembra aver cambiato completamente registro, prendendosi carico direttamente della progettazione dell’hardware della console e dando vita ad un progetto unico, chiaro e definito fin dalla presentazione. La nuova Steam Deck è una console portatile a tutti gli effetti, con specifiche tecniche ben precise ed in grado di rappresentare un riferimento per gli sviluppatori che vorranno investire sul progetto e, naturalmente, per i videogiocatori.
Anche la scelta di presentare e avviare immediatamente la commercializzazione rende il progetto Steam Deck più forte in vista di un possibile successo futuro. All’apertura dei preordini, infatti, i videogiocatori interessati alla nuova console hanno avuto l’occasione di assicurarsi un’unità con consegna entro fine 2021. Ora, anche a causa della “crisi dei chip” che sta rallentando la produzione di componenti hardware, acquistando una nuova Steam Deck, la consegna è prevista per il secondo trimestre del 2022.
Si tratta, in ogni caso, di tempistiche chiare e definite che confermano che, dal prossimo anno, chi vorrà potrà portare con sé la propria libreria Steam e giocarci in mobilità grazie alla nuova Steam Deck. Questa volta, Valve ha fatto le cose per bene gettando le basi per un successo o, quanto meno, evitando gli stessi errori che caratterizzeranno il lancio delle Steam Machines.
Linux potrebbe non essere più un problema
Ad oggi, solo il 15% del catalogo di giochi Steam supporta ufficialmente Steam OS, la piattaforma software alla base della Steam Deck. Steam OS è basato su Linux e Valve, nonostante il fallimento del progetto delle Steam Machines, continua a lavorare per espandere, al massimo il supporto. La percentuale di giochi supportati è ancora ridotta, rispetto all’enorme catalogo di Steam, ma le cose stanno cambiando, rapidamente.
A garantire la crescita del catalogo di titoli che supporteranno Steam Deck c’è Valve Proton, il sistema in grado di garantire la corretta esecuzione dei giochi sviluppati per Windows su Linux e, quindi, anche in Steam OS e su Steam Deck. L’implementazione di Proton ed il suo perfezionamento, in termini di compatibilità con i giochi già esistenti, potrebbe incrementare, di molto, le potenzialità della nuova console di Valve, riducendo il gap con il mondo Windows in termini di catalogo di titoli.
Per verificare la diffusione del supporto a Proton all’interno dell’enorme catalogo di giochi disponibili su Steam è possibile consultare il sito ProtonDB. Il database è utilizzabile collegandolo al proprio account Steam in modo da verificare la compatibilità con la propria libreria. I titoli vengono valutati in base ad un sistema di giudizi (Rotto, Bronzo, Argento, Oro, Platino e Nativo) che indica il grado di giocabilità di un determinato titolo.
Da notare, inoltre, che, in futuro, tutti i principali shooter multiplayer competitivi dovrebbero poter contare sul supporto a Proton. Valve ha confermato di essere al lavoro per permettere il corretto funzionamento dei software anti-cheat che, attualmente, risultano essere incompatibili con Proton. L’obiettivo è rendere giocabili su SteamOS tutti questi titoli prima del lancio della Steam Deck.
Una novità per il gaming in mobilità
A differenza delle Steam Machine, che riproponevano in una chiave differente delle soluzioni già da tempo diffuse in ambito videoludico, la Steam Deck rappresenta un’importante ventata di novità nel mondo del gaming. Il nuovo progetto di Valve, infatti, non è un diretto concorrente della Nintendo Switch e non ha nulla in comune con il gaming su smartphone.
Si tratta di un vero e proprio PC in miniatura che, a differenza di soluzioni simili nate principalmente dal crowdfunding (come Aya Neo), punta ad offrire un’elevata qualità costruttiva ed un prezzo di vendita decisamente più abbordabile per gli utenti. Con Steam Deck ci sono le basi giuste per riuscire a portare l’esperienza di gioco su PC anche in un contesto differente e mobile, senza dover andare a fare concorrenza alla Switch e potendo contare sull’enorme catalogo dello store di riferimento in ambito PC gaming.
Giochi in esclusiva firmati Valve
A sostenere la diffusione della Steam Deck, una volta che i problemi legati alle scorte limitate saranno superati, potrebbero essere precise scelte di Valve. L’azienda, dopo anni di silenzio sotto questo punto di vista, potrebbe tornare a proporre nuovi giochi esclusivi. Lo scorso gennaio, quando il progetto Steam Deck era già da tempo in sviluppo, Game Newell confermato che Valve sarebbe tornata a sviluppare giochi in single player.
Questi titoli saranno, inevitabilmente, esclusive di Steam e verranno ottimizzati per massimizzare le potenzialità della Steam Deck. In modo simile a quanto fa Nintendo con la sua Switch, Valve potrebbe spingere le vendite della Steam Deck grazie anche a giochi esclusivi sviluppati internamente. Maggiori dettagli potrebbero arrivare nel corso del prossimo futuro.
I giocatori sono pronti alla spesa
Rispetto al periodo delle Steam Machines, il mondo dei videogiochi è completamente cambiato, anche per via della pandemia. Molti videogiocatori sono abituati e pronti a spendere il giusto per una console portatile in grado accedere all’enorme catalogo di Steam. La domanda di videogiochi, anche in mobilità, è elevata e continua a crescere.
Acquistare oggi una console, come la Playstation 5 o la Xbox Series X, o anche una scheda video non è facile e anche nei prossimi mesi (o anni) le scorte potrebbero essere limitate. La Steam Deck potrebbe, quindi, trovare terreno fertile per soddisfare le esigenze di tantissimi videogiocatori su scala internazionale, pronti a spendere le cifre richieste da Valve per il progetto.