Talen Energy ha annunciato che ha intenzione di costruire un data center per il mining di criptomonete nelle immediate vicinanze della centrale nucleare Susquehanna in Pennsylvania. Inizialmente l’energia elettrica consumata dal data center si assesterà attorno ai 164 MW, numero che è tuttavia destinato a salire fino a 300 MW a lavori conclusi.
La centrale nucleare di Susquehanna ha due reattori ognuno capace di generare circa poco più di 1,21 GW di energia elettrica. L’idea di sfruttare l’energia nucleare per minare criptomonete da una parte è grottesca, perché questa energia elettrica avrebbe potuto essere invece usata per alimentare le case, le aziende e altre utenze, diminuendo al tempo stesso quella generata da altre fonti “sporche” come carbone e gas, da una parte permetterà di diminuire l’inquinamento da anidride carbonica generato proprio dalle criptomonete, che volenti o nolenti non andranno da nessuna parte.
Rispetto alla farm ucraina di cui avevamo parlato qualche giorno fa, che era stata fatta spegnere perché illegalmente allacciata alla rete, questa naturalmente sarà legittima. Altre compagnie di energia hanno annunciato progetti riguardanti le criptomonete, come la Energy Harbor Corp, la quale ha annunciato una collaborazione di cinque anni con Standard Power per il suo data center per minare Bitcoin in Coshocton, in Ohio, a partire da dicembre.
Chissà cosa avrebbe da dire Homer Simpson a proposito.