Durante il 2020, dozzine di coach di Counter-Strike: Global Offensive si sono macchiati la reputazione nell’aver usato un exploit del gioco a proprio vantaggio. Questo exploit consisteva nel poter visualizzare qualunque punto della mappa durante un incontro con la modalità spettatore, ottenendo informazioni impossibili da ottenere dai giocatori sul campo, come la posizione dei nemici nascosti. Valve, resasi conto di questo exploit, ha deciso di punire 37 colpevoli a suon di ban, di cui 4 banditi completamente da qualunque evento maggiore relativo a CS:GO.
Con un update su misura, Counter-Strike: Global Offensive è stato munito di un sistema per verificare la posizione dei coach virtuali durante un replay, in modo da poter essere sicuri che non stessero spiando in zone dove non avrebbero dovuto. Non solo, ma Valve ha cambiato le proprie policy in modo da proibire ai coach di unirsi durante i match competitivi per evitare di nuovo episodi del genere.