Come ormai quasi tutti sanno, di norma le criptonomente come Bitcoin ed Ethereum hanno bisogno di una elevata potenza computazionale per essere minate e dunque generare profitti per chi decide di creare le cosiddette farm, mega installazioni con centinaia se non migliaia di schede grafiche in parallelo.

Naturalmente queste installazioni estremamente costose hanno bisogno di GPU belle performanti, e la scelta fino a ora si è rivolta proprio alle schede grafiche per gaming, cosa che ha portato a una carenza sul mercato globale di questi componenti, nonché un aumento massiccio del loro prezzo, portandolo al di sopra delle tasche di molti.

Tuttavia, sembra che una nuova criptomoneta che verrà lanciata tra poco, Chia, sviluppata dal padre di Bittorrent, Bram Cohen, possa far salire alle stelle la domanda di hard disk e SSD, facendone dunque lievitare il prezzo.

Chia si presenta come avere una blockchain migliore con una piattaforma per le transazioni più decentralizzata, più efficiente e più sicura, ma sicuramente la parte più interessante è che sfrutta non la potenza computazionale di componenti hardware dedicate, ma lo spazio inutilizzato sui propri hard disk o SSD sfruttando due tecniche chiamate Proof of Space e Time.

Il Proof of Space essenzialmente può essere visto come la prova che la propria unità di archiviazione è vuota e disponibile, e gli utenti, chiamati “contadini” (“farmers”), che decidono di allocare questo spazio a minare Chia lo riservano per installarci sopra il software che gestiscono e immagazzinano una serie di numeri criptografici in blocchi chiamati “terreni” (“plots”).

Quando la blockchain chiede di risolvere il seguente blocco, i “contadini” possono verificare i propri “terreni” e vedere se hanno un hash che è vicino a quello richiesto. Le probabilità di risolvere un blocco è la percentuale di spazio libero che il contadino ha rispetto all’intero network.

La parte di equazione che contiene il Proof of Time richiede invece che passi un breve periodo di tempo tra i vari blocchi.

Al momento è ancora presto per dire che questo Chia impatterà il mercato degli HDD e/o degli SSD (la criptomoneta verrà lanciata il 3 maggio), tuttavia in Cina il prezzo degli hard disk è già salito al 67%, segno che gli interessati stanno già facendo probabilmente razzia di questi componenti per avere quanto più spazio disponibile nelle proprie farm e minare questa nuova criptomoneta.

Anche Seagate sembra aver fiutato l’affare e durante la recente riunione con gli investitori ha affermato che sta vedendo un incremento della domanda delle proprie unità di memoria per via di Chia.

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