Alla ricerca della libertà

Il concept di gioco di The Escapists 2, titolo 2D con visuale dall’alto, è tanto semplice quanto accattivante: il giocatore veste i panni di un detenuto di una prigione, e il suo obiettivo è quello di evadere e riottenere l’agognata libertà. Ciascuna delle 10 prigioni presenti (più 1 acquistabile come DLC) è caratterizzata da una ambientazione unica, che comprendono la classica prigione americana, un deserto, la tundra, persino una vecchia piattaforma petrolifera nonché una stazione spaziale, e una propria difficoltà, che stabiliscono il numero di secondini e i sistemi di sicurezza, come metal detector, telecamere, cecchini e via di questo passo. Esistono anche dei livelli ambientati in enormi mezzi di trasporto in movimento, in cui si ha un lasso di tempo limitato per riuscire a trovare un modo di scappare. Naturalmente ogni livello può essere completato in diverse maniere, dalla più semplice fuga in cui si rompono i muri o si scavano tunnel con strumenti fabbricati con materiali di fortuna, a modi più originali, come cercare di raggiungere il centro rifiuti e fuggire nascondendosi nel camion della nettezza urbana. Ogni modo diverso di evadere elargisce al giocatore una chiave, la cui raccolta è ovviamente essenziale per sbloccare le prigioni più avanzate.

Il piano di fuga perfetto

La sicurezza è importante per una prigione, pertanto ogni struttura avrà le proprie routine che stabiliscono quando si va a dormire, quando si va a fare l’appello, quando si mangia, e così via, che il giocatore dovrà rispettare scrupolosamente per non dare nell’occhio alle guardie e non insospettirle, per non aumentare momentaneamente il livello di guardia, valore che stabilisce il numero di guardie che pattugliano la zona e, cosa più importante, se si alza troppo verranno rilasciati i cani, unità pericolose poiché sono in grado di percepire se il giocatore ha o no degli oggetti di contrabbando nell’inventario, e attirare l’attenzione per poi essere preso a manganellate col risultato di perdere tutti i propri oggetti proibiti, soprattutto se ottenuti con fatica, non è molto raccomandabile.
A tal proposito, è bene segnalare che a volte la fortuna ha un ruolo un po’ troppo determinante per stabilire quali oggetti troveremo frugando nei banchi dei propri compagni di prigione e quale sia la merce in vendita dai contrabbandieri durante quel giorno, rendendo così la ricerca di un singolo oggetto, magari fondamentale, snervante.
Snervanti lo sono anche un po’ i comandi di gioco, in quanto non sono particolarmente intuitivi e all’inizio sono alquanto confusionari, in quanto il breve tutorial su questo aspetto non aiuta, pertanto serve un po’ di tempo per prenderne dimestichezza.

Chi non fugge in compagnia…

Mentre The Escapists era un gioco prettamente single player, con il sequel si è voluto fare le cose in grande e si è pure aggiunta una modalità cooperativa, sia locale che online, dove un massimo di 4 giocatori potranno cooperare per evadere. Se sulla carta, questa modalità è divertente, all’atto pratico affiora qualche problemino di natura sia tecnica che di gameplay. Parleremo nel dettaglio dei bug nel prossimo paragrafo, ma sappiate che la maggior parte di essi è capitata proprio durante le nostre sessioni in cooperativa online, soprattutto sul lato della sincronizzazione, dove alcuni oggetti venivano viste dall’host in maniera diversa da quella degli altri giocatori, causando gravi problemi di confusione.
Sul lato gameplay invece, uno dei problemi ad esempio è che solo chi possiede una chiave può attraversare una porta chiusa, rendendo necessaria la fabbricazione di più copie della stessa chiave e darla una a giocatore, il che va a cozzare con una particolare meccanica di gameplay dove un giocatore può tenere aperta una pesante saracinesca e un altro invece può passare per andare dall’altra parte.
Nel complesso però, la modalità cooperativa diverte, e al netto dei bug, fa la sua bella figura e permette di passare qualche serata spensierata in compagnia di amici o sconosciuti e tentare i più disparati modi per scappare.
Esiste anche una variante della modalità cooperativa, ed è la modalità Versus, dove invece vince il giocatore che riesce a evadere prima di tutti.

Per una manciata di bug

Inutile negarlo: già durante la nostra preview avevamo segnalato la presenza di certi problemi, in particolare la presenza massiccia di bug, bug che speravamo venissero corretti in concomitanza dell’uscita del gioco. Purtroppo così non è stato, e anzi, sebbene alcuni bug fossero stati effettivamente corretti, ne abbiamo trovati molti altri, a tal punto che hanno minato gravemente la nostra esperienza di gioco, con bug che spaziavano da sparizioni di oggetti, oggetti che cambiavano, cecchini che sparavano attraverso i muri, impossibilità di interagire con determinati meccanismi, desincronizzazioni tra partite online, salvataggi non eseguiti e parecchi crash. Ogni partita, più che cercare una via di fuga dalla prigione, sembrava più una roulette russa sperando di non incappare in qualche grave bug. Fortunatamente però, al momento di scrivere sono già state rilasciate diverse patch che hanno eliminato gran parte di questi problemi, e siamo riusciti a terminare diverse partite senza subire né crash né strani bug di sorta. Un ottimo passo in avanti che però evidenzia come questo gioco avesse bisogno di essere rimandato anche solo di un paio di settimane.
Prevedibilmente, a fronte di uno stile grafico bidimensionale molto gradevole, il gioco non accusa alcun problema sul lato delle performance.

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