spider man remastered recensione

Introduzione

Nonostante con l’annuncio dell’arrivo su PC di Horizon Zero Dawn si sia aperto il vaso di Pandora, il successo ottenuto da questo titolo su una piattaforma straniera ha portato Sony a voler intraprendere una strada alquanto diversa da quella che ha sempre seguito: portare per l’appunto molti altri titoli esclusiva PlayStation su PC. E mentre God of War e Days Gone sono già belli che arrivati, e Uncharted 4 e The Last of Us remastered sono in arrivo, in questa sede parleremo dell’ultimo rilasciato, Marvel’s Spider-Man, esclusiva alquanto invidiata di PlayStation 4, qui riproposta in versione Remastered per PC nonché PlayStation 5.

Quant’è vero che dopo essersi scottati col fuoco ci si avvicina con molta diffidenza a esso, ma la diffidenza in questo caso la si può anche dimenticare. Stiamo ovviamente parlando di quanto accaduto con Horizon Zero Dawn, il quale è, lo ricordiamo, il primo titolo PlayStation a sbarcare su PC. Anche se lo sviluppatore è diverso, il publisher è pur sempre Sony, pertanto le probabilità che un titolo open world venisse rilasciato nelle stesse – pessime – condizioni del titolo di Guerrilla al rilascio non sono uguali a zero. Fortunatamente, come abbiamo già lasciato intuire, la scottatura avuta con quest’ultimo gioco può considerarsi un lontano ricordo. Spider-Man già al day one, come vedremo più dettagliatamente, gira senza i gravi problemi che affliggevano Horizon Zero Dawn a tal punto da renderlo ingiocabile. Merito anche al talento dei Nixxes, studio specializzato in porting che Sony ha acquisito e portato sotto la propria ala proprio per aiutarli a portare le proprie esclusive su PC senza intoppi. Purtroppo, questo non vuol dire che il titolo sia leggero o che sia esente da magagne, ma Sony è al lavoro per sistemare alcune di esse, per cui è probabile che quando leggerete queste righe sarà già stata rilasciata una patch per migliorare le performance del gioco nonché altre feature grafiche.

Prima di continuare, vi facciamo presente che tutti gli screenshot a corredo sono stati catturati su PC a dettagli Max e con ray-tracing e upscaling disattivati, salvo diversa segnalazione nella didascalia.

Comparto tecnico, Impostazioni e Requisiti di sistema

Spider-Man era un bel vedere all’epoca che uscì su PlayStation 4, ed è un bel vedere tutt’ora nella sua nuova veste di versione Remastered, anche grazie all’uso di tecnologie di nuova generazione, come il ray-tracing, che tuttavia richiedono hardware recente per essere sfruttato.

I requisiti minimi per far funzionare il gioco sono i seguenti, presi dalla pagina ufficiale:

  • CPU e sistema operativo a 64 bit
  • Sistema operativo: Windows 10 64-bit
  • Processore: Intel Core i3-4160, 3.6 GHz o AMD equivalente
  • Memoria: 8 GB di RAM
  • Scheda video: NVIDIA GTX 950 o AMD Radeon RX 470
  • DirectX: Versione 12
  • Memoria: 75 GB di spazio disponibile

Mentre i consigliati sono:

  • CPU e sistema operativo a 64 bit
  • Sistema operativo: Windows 10 64-bit
  • Processore: Intel Core i5-4670, 3.4 Ghz o AMD Ryzen5 1600, 3.2 Ghz
  • Memoria: 16 GB di RAM
  • Scheda video: NVIDIA GTX 1060 6GB o AMD Radeon RX 580 8GB
  • DirectX: Versione 12
  • Memoria: 75 GB di spazio disponibile

Da notare che né i requisiti minimi né i consigliati comprendono schede grafiche capaci anche solo di elaborare il ray tracing. A dirla tutta, le specifiche qui mostrate vi faranno giocare a Spider-Man in maniera decente senza tuttavia spingere al massimo la grafica. Se volete dunque giocare al massimo delle impostazioni, dovrete avere un PC molto più performante da quello consigliato. O almeno, avere una scheda grafica più potente di quelle elencate.

Il gioco si presenta con cinque preset grafici: Base, Minimo, Medio, Massimo (solo di nome, visto che non è affatto l’ultimo) e Super. A dir la verità quest’ultimo di “Super” ha solo la qualità delle texture e della qualità dei particellari atmosferici, tutto il resto rimane ancorato a impostazione “Max”. Le impostazioni che si possono modificare sono quelle standard come si può vedere dagli screenshot sottostanti. Anche se le foto sono state prese dal menu impostazioni prima di avviare il gioco, naturalmente è anche possibile cambiarle in-game senza problemi. Si possono infatti cambiare le canoniche qualità delle texture, delle ombre e dei particellari atmosferici, modificare l’occlusione ambientale (disponibile tra SSAO e HBAO+) e il filtro antialiasing (disponibile tra SMAA, TAA e DLAA). Non manca naturalmente la possibilità di impostare il ray tracing a scelta tra Medio, Massimo e Super, e tre opzioni di tecniche di upscaling, DLSS, FSR 2.0 e IGTI, con quattro opzioni ciascuna, Bilanciato, Prestazioni, Prestazioni Ultra e Qualità, ad eccezione dell’IGTI che ha una quinta opzione, Qualità Ultra. Un plauso per la presenza della possibilità di modificare il campo visivo, ovvero la distanza alla quale la telecamera riprende il proprio personaggio, la quale è raramente personalizzabile nei titoli in terza persona.

Graficamente Spider-Man si difende piuttosto bene. La qualità delle texture è molto buona, il comparto di illuminazione ben fatto, i modelli dei personaggi credibili. Tutto questo permette alla città di avere una resa a dir poco sbalorditiva, che ben si adatta a essere usata come sfondo di una cartolina a qualunque ora del giorno che in qualunque condizione atmosferica. Da notare che il tempo nel gioco non scorre in tempo reale, ma varia a seconda di quale missione della campagna si sarà completata. Anche il meteo segue questa logica, ciononostante si avrà a che fare non solo con il giorno e la notte, ma anche con tempo sereno o nuvoloso, pioggia o nebbia. E sono tutti fatti davvero bene. Anche se di certo manca il traffico reale di Manhattan, la città è comunque viva a sufficienza da risultare verosimile, con passanti che non mancano di commentare o di fare frecciatine sulla nostra presenza, o che addirittura vogliono interagire con noi per darci il cinque, una stretta di mano o ricordarci delle nostre attività lasciate in sospeso. Piccoli tocchi che permettono di immedesimarsi come non mai nell’Uomo Ragno.

Due parole sul gioco

Dal punto di vista superficiale, Spider-Man è il classico titolo Open World che dopo anni e anni che vengono riproposti quasi tutti uguali è diventato un genere alquanto polarizzante e controverso. Il concetto è semplice: prendi una mappa e infarciscila di collezionabili, attività tutte uguali tra loro, missioni secondarie e una serie di primarie che portano ai titoli di coda, avendo cura di non mettere nessun ostacolo all’esplorazione e di permettere al giocatore di raggiungere qualunque pixel calpestabile facilmente, prendi il protagonista e imbottiscilo di abilità e gadget da sbloccare completando le sopracitate secondarie o attività, e il gioco è fatto.

Ciò che tuttavia dà una marcia in più a Spider-Man rispetto al resto della concorrenza è proprio il protagonista stesso: Spider-Man è un supereroe conosciuto in tutto il mondo (o quasi), nato da un fumetto e a cui hanno dedicato parecchi film, per cui al contrario di tanti altri titoli simili dove il lato narrativo è tutto da scoprire, Spider-Man non ha affatto bisogno di presentazioni, e dunque per chi già lo conosce, giocandolo si sentirà già a casa sin dai primi istanti.

Abbiamo parlato di esplorazione senza limiti, e non è difficile capire il motivo: Spider-Man può letteralmente raggiungere qualunque posto usando le proprie abilità di ragno, potrà appicciarsi sopra virtualmente qualunque superficie, che siano pareti o soffitti poco importa, sfruttare le proprie ragnatele per tirarsi verso sporgenze o altre superfici, fare parkour con la propria agilità sovrumana, persino correre sopra i muri per raggiungere le cime dei grattacieli più alti, nonché attraversare l’intera Manhattan in pochi minuti facendosi dondolare a tutta velocità sfiorando i grattacieli, cosa che qualunque fan dell’Uomo Ragno ha sempre voluto fare. Il sistema di navigazione è nel complesso molto buono e permette, se fatto correttamente, di muoversi con grande fluidità da un punto all’altro nella mappa, anche se in diverse situazioni si ha la percezione che la fisica del gioco faccia qualche strappo alla regola di troppo per renderla davvero così fluida. Ma va bene così, d’altronde parliamo di un gioco su di un supereroe e la fisica non è detto che si applichi per forza di cose anche su di egli, no?

Forse l’unico vero limite del gioco è l’essere relegato alla sola Manhattan per motivi di lore, rendendo l’ambientazione piuttosto monotona. Se prendiamo ad esempio Gotham City di Batman, essa è una città inventata, e dunque gli sviluppatori si sono potuti sbizzarrire su come costruirla per renderla appagante dal punto di vista del giocatore, cosa che in Spider-Man non si è potuto fare, essendo Manhattan reale questo ha posto dei limiti non da poco sulla costruzione della mappa, anche se siamo in un universo narrativo fittizio. A sopperire questo senso di monotonia ci pensano comunque le decine di attività da completare presenti all’interno del gioco, che spaziano dal raccogliere zaini per ottenere punti da spendere nell’equipaggiamento a rilevare postazioni di Black Cat, senza dimenticarsi di arrestare bande di malavitosi intenti a delinquere, che forse è l’attività più snervante di tutti, in quanto all’ennesima effrazione da sventare o spaccio di droga da interrompere la cosa può risultare frustrante, anche perché capitano tutte a poca distanza di tempo le une dalle altre, ma per fortuna a volte portano con sé piacevoli variazioni, come un delinquente che si dà alla fuga e si trasforma in un inseguimento, e soprattutto sono in numero limitato, solo che sono parecchie e dunque per un bel po’ vi terranno impegnati. Essendoci molti cattivi nella Manhattan della Marvel, si finisce col combattere molto, e non poteva che essere così. Il combat system di Spider-Man ricorda da vicino quello di Batman della Rocksteady, il che è un bene, in quanto a livello di fluidità e di immediatezza non lo batte nessuno, e con un supereroe ai comandi, la spettacolarità è assicurata. Anche se abbiamo parlato di immediatezza, i combattimenti in realtà sono tutt’altro che semplici, e richiedono di padroneggiare tutto il repertorio di mosse che Spider-Man conosce, oltre all’usare i numerosi gadget e abilità speciali che si possono apprendere e ottenere nel corso della campagna. Già a difficoltà normale la sfida non è affatto banale e usare le mosse sbagliate contro un particolare nemico può farvi ricaricare dal checkpoint precedente senza che nemmeno ve ne accorgiate. Non mancheranno ovviamente anche sezioni stealth, dove l’Uomo Ragno potrà dare sfoggio della propria furtività per mettere fuori gioco tutti i nemici di una zona prima ancora che si rendano conto di essere in pericolo.

Performance

Spider-Man Remastered non è di certo un titolo leggero dal punto di vista grafico. Come tutti i giochi open world di questa categoria, poterlo giocare al massimo ad almeno 60fps richiede possedere una macchina molto performante, come avevamo già spiegato.

Nel nostro caso, con un PC dotato di un processore Intel i5-4690K @3.50@GHz, 16GB di RAM DDR3 e una Nvidia RTX 2070 con 8GB di VRAM, il gioco restava a malapena ancorato a 60fps anche ai dettagli più bassi, ma restava sempre ben al di sopra dei 30fps, che paiono essere proprio il target dei requisiti di gioco sopracitati. Magra consolazione di certo, ma perlomeno il gioco è sempre rimasto giocabile dall’inizio alla fine, senza mostrare particolari problemi di performance importanti.

I valori riportati nel grafico sottostante sono una media presa in diverse zone della mappa open world. Chiaramente, quando si è dentro gli edifici durante una missione il frame rate sale vertiginosamente, toccando anche i 90fps in alcuni frangenti, ma essendo queste zone esclusive solo per determinate missioni, e che dunque il giocatore ci passerà solo una piccola percentuale del proprio tempo complessivo, non le abbiamo conteggiate per il calcolo della media.

Spider Man benchmark new

La ragione della non così ampia differenza tra le performance dei preset più estremi (Base e Super) è che le differenze visive tra le due non sono affatto così evidenti. Quindi che si giochi a Base o che si giochi a Super, cambia veramente poco. Basta che teniate attivo il filtro antialiasing, almeno il TAA o il DLAA, perché senza di esso, o con il SMAA attivo, l’aliasing diventa un vero e proprio pugno in un occhio! La differenza più evidente la fanno le texture, che risultano essere più definite da vicino con la qualità più alta selezionata, ma per il resto, in particolar modo per gli elementi posti lontano, le differenze sono poco rilevabili, come a dimostrazione del panorama sottostante.

Abbiamo anche avuto modo di testare il ray-tracing abbinato al DLSS. Abbiamo fatto le nostre prove settando il ray-tracing a Medio (per quello di qualità superiore sono richiesti almeno 10GB di VRAM) e il DLSS impostato su Bilanciato. Col ray-tracing attivo i cambiamenti che più saltano all’occhio riguardano i riflessi sui vetri dei palazzi e nelle pozzanghere, che diventano in tempo reale e riflettono decentemente l’ambiente circostante, anche se qui e là rimangono delle incertezze, in particolar modo negli interni, che spesso risultano essere spaventosamente esagerati e riflettono a volte luce che nemmeno c’è. Ma tutto questo ha un prezzo abbastanza importante. Come potete vedere nei risultati sottostanti, il ray tracing, anche col DLSS attivo, si mangia via una gran fetta del frame anche a dettagli bassi.

Spider Man ray tracing benchmark new

Comandi e dintorni

Sony lo aveva promesso e l’ha mantenuto: il supporto a mouse e tastiera in Spider-Man c’è e funziona bene. Da questo punto di vista c’è poco e nulla da ribadire, anche perché altri esponenti del genere, come il già citato Batman, funzionavano molto bene anche con l’accoppiata, supponendo naturalmente di trovare il giusto abbinamento di tasti e le loro rispettiva azioni che ben si adatta alle proprie abitudini ed esigenze. Padroneggiare l’Uomo Ragno richiede comunque un periodo di adattamento per scelte di game design, specialmente lato combattimenti. Ad esempio il tasto per afferrare i nemici con le proprie ragnatele è diverso dal tasto per afferrare e scagliare oggetti. Naturalmente questa non è una critica, è solo per evidenziare che le prime volte che si combatte potrebbe non risultare essere poi così intuitivo. Passato questo periodo di addestramento, non si avrà più alcun problema. Piccola svista: il tasto laterale sinistro del mouse viene etichettato come “tasto 5”, anziché “tasto 4” come fanno praticamente tutti gli altri giochi. E viceversa, naturalmente. Di per sé non è un problema, ma se li avete assegnati entrambi, ricordatevi di questo scambio qualora dovesse apparirvi il prompt corrispondente!

Conclusioni

Fa piacere che Sony abbia deciso di condividere Spider-Man Remastered con il mondo PC nonostante gli sviluppatori avevano affermato tempo addietro che sarebbe rimasta esclusiva PlayStation 4 (e tecnicamente è vero, visto che è la versione remastered a non essere esclusiva Sony), sia perché il protagonista rappresenta un’icona, uno dei supereroi più amati e conosciuti, sia perché rappresenta un videogioco di pregio che merita di essere giocato almeno una volta, merito non solo del gameplay proposto che è come ci si aspetterebbe da un gioco dedicato all’Uomo Ragno, ma anche per il comparto narrativo che propone una storia alquanto interessante, la quale, assieme a tutte le attività extra e missioni secondarie presenti, terrà il videogiocatore impegnato per 15-20 ore. L’unico scoglio è che essendo un gioco pesantuccio per poterlo usufruire per bene occorre avere un PC ben al di sopra dei requisiti consigliati, altrimenti ci si dovrà accontentare di poter giocare ad almeno 30fps.

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