Ormai i giochi ad Accesso Anticipato hanno invaso Steam, un opportunità per lo sviluppatore di raccogliere finanziamenti offrendo all’utenza un Alpha con la promessa di renderla una versione completa dopo un pò di tempo tramite patch e aggiornamenti. Di certo uno sviluppatore indie non può permettersi un team di beta tester, quindi si appoggia a questo sistema che ovviamente viene indicato a chiare lettere sulla pagina di acquisto. Molto utile per raccogliere tante segnalazioni di possibili bug che possono essere corretti prima di togliere la nominazione “Accesso Anticipato “. Ultimamente in queste categorie spopolano i survival, come non citare DayZ o Rust, e quest’ultimo insieme a tanti altri titoli ad accesso anticipato o indie già completi, copiano il concept di Minecraft e purtroppo sembra che gli sviluppatori ci stiano calcando la mano sapendo che bene o male è un successo assicurato.
Però oggi vogliamo parlarvi di un titolo che ci ha particolarmente colpito, si, si tratta sempre dello stesso concept, ma cosa succederebbe se si svolgesse nello spazio? Stiamo parlando di giocare con la gravità, installare dei generatori di campi gravitazionali per rimanere con i piedi a terra, stiamo parlando di assalti a mano armata in delle stazioni con una distruttibilità di gran lunga più avanzata rispetto ai soliti survival, scontri con delle navi enormi che possono dilaniare intere stazioni, imbracciare una fiamma ossidrica per riparare i danni subiti allo scafo. È questo quello che volevamo vedere, un survival con elementi mai visti in questo genere, la possibilità di costruire delle navi o navicelle, inserire degli stabilizzatori per manovrare meglio le nostre navi; ogni elemento in questo gioco si può distruggere, anche gli enormi asteroidi su cui possono situarsi delle stazioni.
Un altra particolarità rispetto a Minecraft è che i “cubi” hanno un sacco di varianti, come gli angolari o altri sistemi per rendere le linee delle nostre creazioni meno cubettose. Insomma, l’elemento di personalizzazione è presente, niente mostri che esplodono o altre diavolerie, ma solo noi, gli Ingegneri. Il gioco include anche il multiplayer ma al momento oltre ad essere semi deserto ha dei server pessimi oppure ci capita di essere buttati fuori dopo due minuti di partita per colpa dell’Host, un vero peccato perchè in titoli come questo è il multiplayer quello che rendono grandi questi giochi.
Al momento il titolo è ancora agli inizi ma già in pochi mesi è riuscito a migliorare notevolmente, e lo sviluppatore ha assicurato che inserirà molti più elementi in futuro, ad esempio con l’ultimo aggiornamento ha inserito la gestione “climatica” come tempeste di asteroidi che possono danneggiare le nostre strutture o navicelle. Inoltre il supporto di Steam Workshop potrebbe allungare di parecchio la longevità del titolo e il suo relativo contenuto.