Dopo tanta attesa finalmente Ryzen è tra noi, rilasciando al grande pubblico i suoi prodotti enthusiast, Ryzen 7 1800x, 1700x e il 1700 : ma come sono effettivamente questi tre nuovi processori?
Introduzione
Per molto tempo Intel ha dominato tutti i segmenti del mercato dei processori per PC e server, surclassando AMD per prestazioni, temperature e rendimento.
Tutto questo fino al 17 agosto 2016, quando la Dr. Lisa Su ( attuale CEO di AMD) ha mostrato per la prima volta ZEN con uno slogan molto diretto: “We are back! And just gettin started” ovvero “Siamo tornati, e questo è solo l’inizio” presentando così dopo quattro anni di lavoro il primo modello con il nome in codice di Summit Ridge ( ciò che adesso è Ryzen 7), promettendo un processore con un processo produttivo a 14 nanometri (grazie anche alla partnership di Synopys con cui collabora dal 2014, abbandonando in maniera definitiva il processo a 28 nm), un octa core con sedici thread e con un IPC migliore del 40% rispetto ai precedenti modelli (successivamente dichiarerà di essere giunti ad una miglioria del 52%) grazie ad una tecnologia molto simile all’ Hyper-Threading utilizzata da Intel ma chiamata SMT, accennando anche ad un prezzo molto concorrenziale.
Nella stessa conferenza viene confermato il socket AM4 con le versioni X370 B350 e A320, rispettivamente di fascia enthusiast, media e base.
Le prime due sono dotate di slot PCIe 3.0 e 16x con chip chip PLX(ma solo per la X370), supporto al protocollo NVMe e interfaccia M.2, USB 3.1 e ddr4 dual channel anche se nella versione B350 la frequenza è limitata a 2400Mhz, mentre sulla A320 abbiamo PCIe 2.0 che può gestire un massimo di quattro linee, non supporta l’overclock ma come le “sorelle maggiori” è dotata di funzionalità DDR4 dual channel e USB 3.1.
Specifiche
Iniziamo quindi elencando in dettaglio le principali caratteristiche di ognuno di essi:
Ryzen 7 1800X ha un clock di 3,6 e 4 Ghz in modalità boost, 20 mb di cache (4 in L2, 16 in L3) e come tutti i modelli con il suffisso X, è dotato XFR ovvero Xtended Frequency Range, che permette di raggiungere frequenze elevate se opportunamente raffreddato oltre ad alzare il clock della CPU in base alle temperature dei core. Ha un TDP di 95 W, con un prezzo di 574.90€.
Ryzen 7 1700x ha un clock di 3,4 Ghz fino ad arrivare in boost a 3,8 Ghz, 20 mb di cache (4 in L2 e 16 in L3) , è dotato di XFR, un TDP di 95 W, e ha un costo indicativo di 445.00€
Ryzen 7 1700 è l’unico modello della serie Ryzen 7 a non utilizzare la tecnologia XFR, ha una frequenza di 3 Ghz fino a 3,7 Ghz in boost, 20 mb di cache(4 in L2, 16 in L3) e un TDP di 65 W con un dissipatore chiamato Wraith Spire.
Prestazioni in-game
Abbiamo già visto nei giorni precedenti come si comportano i nuovi Ryzen 7 nei principali benchmark in single e multi thread, ma come sono le prestazioni “in-game”?
(Prima di iniziare dobbiamo precisare che i seguenti test sono stati fornita da AMD e i processori sono stati testati utilizzando come scheda grafica una Nvida Titan X per il primo, Gtx 1080 8 Gb per il secondo e Gtx 1070 8 Gb per il terzo, in tutti i casi sono stati utilizzati 16 Gb di ram composti da moduli 2×8 Gb ad una frequenza di 2400Mhz)
Come possiamo vedere dal grafico il 1800x viene messo a confronto con un I7 6900k (un processore molto simile alla controparte),ad una risoluzione di 4096×2160:
i risultati non “eleggono” nessun vincitore in fatto di prestazioni non essendoci un grande divario se non in Civilization VI (in DirectX 12) dove il processore di Intel si mantiene con circa 20 fps in più.
Nulla di strabiliante quindi se non fosse per il non trascurabile fatto che il processore I7 6900k ha un costo pari la doppio del prezzo del 1800x.
La situazione è simile anche per quanto riguarda il 1700X, questa volta messo a confronto con un Intel I7 6800k alla risoluzione di 1440p:
Questa volta i risultati che spiccano maggiormente riguardano GTA V e Alien: Isolation (entrambi in dx12), nel primo caso la soluzione di AMD ha un frame rate minimo decisamente più elevato mentre la situazione si inverte su Alien: Isolation, entrambi mantengono valori molto simili per quanto riguarda gli fps massimi.
Per ultimo viene effettuato il confronto tra il 1700 e un I7 7700k a 1440p, anche in questo caso non si evidenziano grandi vantaggi, mostrandosi nella maggior parte dei casi all’altezza dell’avversario, tranne in GTA V dove il processore di Intel si comporta decisamente meglio con una differenza media di ben 30 fps.
Considerazioni
Siamo sicuramente davanti ad un punto di svolta per AMD che finalmente è riuscita a sbloccare il mercato dei processori:
Molto probabilmente con un’ottimizzazione maggiore riusciremo ad avere prestazioni molto più concrete in ambito gaming, ma tener testa ad I7 6900k non è certo cosa facile, farlo mantenendo i prezzi inferiori del 50% è davvero un risultato strabiliante, anche se è ancora presto per decretare un “vincitore” il ritorno in pista di AMD non può che far bene al mercato, costringendo la concorrenza a correre ai ripari e a “limare” i prezzi.