Ormai è noto che Destiny 2 non avrà i server dedicati ma sfrutterà la classica connessione P2P, dove sono i giocatori a fungere da host per le partite. Bungie, tramite la voce di Matt Segur, è quindi intervenuta a proposito spiegando come mai di questa scelta. Matt spiega che in realtà ogni attività è ospitata sui server di gioco per evitare fastidiose migrazioni di host proprio durante una partita, e così, mentre il server gestisce come la partita online prosegue, ogni player ha invece l’autorità sui propri movimenti e sulle proprie abilità, rendendo così i movimenti e del proprio personaggio e le sparatori immediati e fluidi. Si tratta così di un sistema ibrido, ma va notato che sebbene il sistema sia P2P, il costo dei server che funzionerà in parallelo avrà dei costi elevati, pertanto non si potrà accusarli di star risparmiando sui server.
Parlando di questi argomenti, Matt s’è lasciato volutamente sfuggire l’argomento “cheater”, un argomento tanto delicato ma che su PC rappresenta una vera e propria preoccupazione, ma Matt rassicura che essi avranno una vita non facile. Che abbiano deciso di adottare il permaban come avviene su Overwatch? Naturalmente, su come funzioni la loro tecnologia di rilevamento cheat ha tenuto la bocca cucita.