Evidentemente ancora scosso per la forzata rimozione delle loot box in Belgio e nei Paesi Bassi, il senior producer di NBA 2K19 presso 2K, Rob Jones, ha affermato in una intervista su Trusted Reviews (via PCGamesN) che la valuta virtuale nel gioco è una “sfortunata realtà del gaming moderno”.

Jones prosegue affermando che ogni gioco, a un certo punto, dovrà in qualche modo avere una valuta virtuale per tentare di ottenere introiti extra dai giocatori che giocano a quel determinato gioco. Egli poi afferma che il grinding per ottenere determinati oggetti è una scelta, non un obbligo.

La sua giustificazione gioca sul fatto che la maggior parte delle persone non ha molto tempo per giocare. Essi infatti vogliono raggiungere la cima senza troppi sforzi, senza perdere troppo tempo, motivo per cui 2K vede la cosa come una opportunità e offre dunque loro questa opzione di pagare per ottenere subito ciò che normalmente occorrerebbero ore e ore di gioco per avere.

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