NVIDIA ha accettato l’insediamento preliminare delle class action create sulle false specifiche tecniche, che l’azienda avrebbe divulgato sulla GTX 970.
Oltre a questo NVIDIA ha anche riconosciuto un rimborso di 30 dollari per ogni acquirente della scheda video, e al pagamento delle spese legali sostenute per avviare la causa legale che si attestano intorno a 1,3 milioni di dollari.
Con questo NVIDIA da una parte ammette di aver fatto della pubblicità ingannevole, e dall’altra vuole chiudere le ben 15 class action create attorno alla faccenda con un rimborso inferiore a quello che i consumatori chiedevano, infatti loro chiedevano un rimborso di 43,75$ l’uno calcolando che i o.5 gb di VRAM mancanti rappresentano il 12,5% dei 4 disponibili, e quindi chiedevano quella percentuale sul costo medio della GTX 970.
Le class action erano state aperte perchè, secondi i consumatori, NVIDIA avrebbe fatto della pubblicità ingannevole, affermando delle specifiche tecniche che in realtà la 970 non aveva, come per esempio la VRAM che invece di essere 4 gb “reali” erano 3.5 + 0.5 , cosa che nella pubblicità della scheda video non era stato detto, ma le specifiche non veritiere non sarebbero solo queste, infatti si segnala anche una minor ROPs e meno L2 Cache.
Per adesso non sappiamo se questa manovra sarà estesa a tutti i consumatori, quindi non ci resta che aspettare informazioni da NVIDIA.